HomeLa RivistaAttualità e AmarcordQUANDO ARRIVARONO I CINESI PER IMPOSSESSARSI  DEL “TESORO RIFIUTATO” NEL NOSTRO ADRIATICO

QUANDO ARRIVARONO I CINESI PER IMPOSSESSARSI  DEL “TESORO RIFIUTATO” NEL NOSTRO ADRIATICO

Attualità /49

di Marcello Martelli

Qualche anno fa, in tempi di vacche grasse, ricordai che “dormiamo con un tesoro sotto il cuscino e a portarcelo via erano arrivati i cinesi che, più di tutti, avevano capito il grande business”. Secondo la valutazione degli esperti, l’Adriatico era “uno scrigno con cinquantatré miliardi di metri cubi di gas. Davvero incredibile che, in vista di crisi e battute d’arresto dell’economia, fosse ignorata una risorsa così a portata di mano. Con la bravura e la tenacia che li distinguono, i cinesi mettevano le mani su una risorsa che noi non abbiamo saputo valutare con la giusta attenzione. Prima o poi -aggiunsi- prepariamoci a vedere le trivelle di grandi compagnie straniere che estraggono idrocarburi di fronte alle coste abruzzesi e molisane. Allo studio già da qualche tempo, il progetto punta allo sfruttamento anche dei giacimenti segnalati nel mare di Sardegna, Toscana e Tirreno, non escludendo Campania, Calabria e Veneto. “Gl’idrocarburi che stanno sotto l’Adriatico- confermava la Federpetroli- potrebbero soddisfare la metà della domanda interna e l’Italia diventare addirittura una potenza energetica”. ”Opporsi – sottolineava la Cisl – alla ricerca degli idrocarburi, di cui siamo importatori per il 90%, anche in aree marine distanti dalla costa di 12 miglia, pari a 22 km circa, significa procurarsi del male con le proprie mani, contro ogni buon senso”. Significa dare campo libero a compagnie estere che mettevano le mani sui giacimenti dell’Adriatico. I politici, come non mai uniti (pentastellati in testa), si sono opposti e considerano una follia le trivellazioni. Insomma, non vogliamo e non sappiamo produrre energia. Né ci piace approfondire più di tanto scelte risolutive per le casse dello Stato e la creazione di nuovi posti di lavoro. Intanto, la potente China Merchants Group ha già insediato il suo quartiere generale a Ravenna, avviando in Adriatico la caccia agl’idrocarburi, che presto saranno sul mercato all’insegna degli “occhi a mandorla”. MAI PROFEZIA FU TANTO CHIARA, ESATTA, OPPORTUNA E INASCOLTATA. PURTROPPO!

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