HomeLa RivistaAttualità e AmarcordPER FERMARE IL “DANNO INCENDI” C’E’ UN MISTER CHE INSEGNA A PREVENIRE: APRIAMOGLI LE PORTE DELL’UNIVERSITA’

PER FERMARE IL “DANNO INCENDI” C’E’ UN MISTER CHE INSEGNA A PREVENIRE: APRIAMOGLI LE PORTE DELL’UNIVERSITA’

di Marcello Martelli

C’è un mister in America che può insegnare a salvarci dagl’incendi che stanno distruggendo il nostro patrimonio boschivo e non solo.

Si chiama Michael Bloomberg, miliardario americano che ha pagato di tasca propria per fare dodici anni il sindaco di New York, metropoli fra le più difficili da amministrare nel mondo. Dopo aver rifiutato gli stipendi di primo cittadino, il grande filantropo ha speso oltre 650 milioni per opere pubbliche e di beneficenza. In varie importanti università americane, l’ex sindaco sta finanziando corsi di alta formazione per apprendisti amministratori pubblici, in primis aspiranti sindaci di importanti città americane. Neanche a dirlo, sarebbe una iniziativa davvero eccellente anche nella nostra Università di Colleparco, per aggiungere prestigio e valore alla un po’ obsoleta facoltà di scienze politiche. Un arricchimento dell’offerta accademica d’una città ferita e penalizzata dalle ben note catastrofi naturali e del terremoto. Il rettore magnifico, Dino Mastrocola, avrebbe buone ragioni per affrettarsi ad aprire le porte dell’Ateneo di Colleparco al noto filantropo, con l’obiettivo di dare una opportunità di grande rilancio al territorio e al suo ateneo con tutti i problemi aperti che abbiamo. A cominciare dal rompicapo sul nuovo ospedale che ha acceso una disputa bollente. Serve la formazione di un ceto politico all’altezza, che sappia restituire fiducia e speranza ai cittadini. In America mister Bloomberg ci ha preso gusto e sta varando un nuovo programma da duecento milioni per formare amministratori pubblici impegnati nella tutela ambientale. Proprio ad hoc per governatori, sindaci e assessori impreparati, che qui in questi giorni stanno a guardare (e noi tutti a pagare) gl’ingenti danni dei roghi, che hanno distrutto il patrimonio boschivo della nostra montagna e del verde attorno ai centri abitati. E non basterà un secolo per ricostruirlo. Intanto, urge imparare a prevenire certe catastrofi. Occorre altro per convincere il grande filantropo a correre fra noi? E’ un invito da fargli con tutta urgenza. Tanto più che, se il munifico benefattore accetta, paga tutto lui.

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