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BANKSY A VISUAL PROTEST

   

La mostra si è tenuta a Roma al chiostro del Bramante dall’8 settembre 2020 all’11 aprile 2021, con oltre cento opere, dentro un progettato percorso espositivo, assolutamente rigoroso, narra il mondo di Banksy.

L’artista “sconosciuto” che ha conquistato il mondo grazie a opere pregne di ironia, denuncia, politica, intelligenza, protesta. L’opera di Banksy si concretizza in una comunicazione diretta, con una solo apparente rifiuto del sistema e delle regole e le sue opere sono testi visivi che fanno riflettere mentre informano, così una delle sue tante riflessioni:

l’Arte che ammiriamo è il prodotto di una casta. Un manipolo di pochi che creano, promuovono, acquistano, espongono e decretano il successo dell’Arte. Quelli che hanno voce in capitolo saranno non più di qualche centinaio. Quando si visita una galleria d’arte si è solo dei turisti che osservano la vetrinetta dei trofei di qualche milionario.

L’anonimato che lo circonda è frutto di un insieme di esigenze: la necessità di sfuggire alla polizia e la tutela di se stesso: la prima vista l’illegalità delle sue incursioni pittoriche con la realizzazione di graffiti non legali ; la seconda quella di tutelarsi da ritorsioni di qualsiasi genere visto lo sfondo satirico delle sue opere che trattano argomenti sensibili come l‘etica e la politica; il desiderio di non inquinare la percezione della sua identità e delle sue opere, come afferma l’artista stesso.

Non ho il minimo interesse a rivelare la mia identità. Ci sono già abbastanza stronzi pieni di sé che cercano di schiaffarvi il loro brutto muso davanti.

O ancora

Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della vita privata: l’invisibilità è un superpotere.

  

MA CHI E’ BANKSY?

Si ipotizza sia nato a Bristol all’inizio degli anni Settanta, considerato uno dei maggiori esponenti della street art è stato inserito nel 2019, da ArtReviev al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti nel mondo dell’arte. Ma nessuno, a parte i suoi amici e i suoi collaboratori piщ stretti, conosce la sua identità.

La sua produzione artistica è iniziata a fine anni Novanta. Da que momento in poi, ha iniziato aa svolgere la sua oipera in varie città, da Bristol a Londra, a New York, a Gerusalemme fino a Venezia con graffiti e incursioni.

Da Love is in the Air a Girl with Balloon; da Queen Vic a Napalm, da Toxic Mary a HMV, dalle stampe  realizzate per Barely Legal, una delle piщ note mostre realizzate, ai progetti discografici per le copertine di vinili e CD.

 

   

L’artista: facevo proprio schifo con la bomboletta, così ho cominciato a ritagliare stencil, dalle parole di Banksy l’indicazione sulla tecnica da lui più utilizzata. In mostra, grazie allo stencil: stampe su carta o tela, insieme a una selezione di opere uniche realizzate con tecniche diverse dall’olio o dall’acrilico su tela allo spray su tela, dallo stencil su metallo o su cemento ad alcune sculture di resina polimerica dipinta o di bronzo verniciato.

Immagina una città in cui i graffiti non fossero illegali, una città in cui tutti potessero disegnare dove vogliono. Dove ogni strada fosse inondata di miriadi di colori e brevi espressioni. Dove aspettare in piedi l’autobus alla fermata non fosse mai noioso. Una città che desse l’impressione di una festa aperta a tutti, non solo agli agenti immobiliari e ai magnati del business. Immagina una città così e scostati dal muro – la vernice è fresca.

Ci vuole del fegato, e anche tanto, per levarsi in piedi da perfetti sconosciuti in una democrazia occidentale e invocare cose in cui nessuno altro crede come la pace, la giustizia e la libertà.

Sempre l’artista:

esistono senza il consenso di nessuno. Sono odiati, braccati e perseguitati. Vivono in silenziosa disperazione tra il sudiciume. E tuttavia sono in grado di mettere in ginocchio intere civiltà. Se sei sporco, insignificante e senza amore, allora i ratti saranno il tuo modello.

Esistono senza il consenso di nessuno. Sono odiati, braccati e perseguitati. Vivono in silenziosa disperazione tra il sudiciume. E tuttavia sono in grado di mettere in ginocchio intere civiltà. Se sei sporco, insignificante e senza amore, allora i ratti saranno il tuo modello.

Il percorso espositivo prevede, anche comprendendo più di 20 progetti per copertine di dischi e libri, un arco temporale dal 2001 al 2017. Tutte le opere provengono da collezioni private.

La guerra, la ricchezza e la povertà, gli animali, la globalizzazione, il consumismo, la politica, il potere, l’ecologia, i temi che Banksy affronta sono i temi del mondo.

  

Naturalmente il prodotto di questo artista è diventato oggetto di culto ma anche e sopratutto di commercio; in questa fase Banksy rientra magistralmente nelle regole e se ne serve in maniera piuù che egregia e competente del mondo del commercio internazionale per garantire l’autenticità del suo prodotto cosi Pest Control, dal 2009, è l’ente ufficiale in grado di autentificare le opere di Banksy. Pest Control certifica solo i pezzi prodotti per la vendita, quindi non le opere street art, non essendo state concepite per il mercato (salvo alcune eccezioni). Sul documento di autenticazione è spillata la metà di una banconota da 10 sterline che riporta l’effige di Lady Diana. La banconota ha un numero di identificazione scritto a mano che corrisponde al numero presente sull’altra metà, che rimane alla Pest Control; un falso che serve a dimostrare che si possiede l’originale. Pest Control ha ottenuto risultati radicali nella “pulizia” del mercato ma, allo stesso tempo, ha fatto infuriare quanti possiedono opere di Banksy indubbiamente autentiche ma, che, per varie ragioni, l’artista si rifiuta di autenticare.

Pest Control è di proprietа della Pictures on Walls (POW), prima societа di Banksy fondata nel 2003.

Questo nuovo progetto espositivo di DART – Chiostro del Bramante prosegue nel suo racconto al pubblico, della contemporaneità dell’arte, attraverso coloro che ne sono i protagonisti.

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