HomeEdizioniChietiRinvio della terza corsia sulla A-14, Di Giuseppantonio: “Sarebbe un’occasione persa”

Rinvio della terza corsia sulla A-14, Di Giuseppantonio: “Sarebbe un’occasione persa”

“Si fa davvero fatica a capire le ragioni per le quali nel nuovo Piano industriale 2020-2023 di Autostrade per l’Italia, la realizzazione della terza corsia dalle Marche alla Puglia non è stata inserita, ma rinviata. Velocizzare e potenziare i collegamenti tra nord e sud d’Italia lungo l’asse adriatico avrebbe dovuto essere tra le priorità. Concordo nell’azione promossa dal Presidente della Regione, Marco Marsilio, verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti perché riconsideri il piano e l’opera venga programmata senza alcuna proroga”. E’ quanto afferma il Segretario Regionale dell’UDC e sindaco di una città attraversata dall’autostrada , Enrico Di Giuseppantonio, alla notizia che la concessionaria autostradale ha previsto interventi sulla rete nazionale ma, al momento, ha deciso di aggiornare ogni decisione fra cinque anni per la terza corsia nel tratto Marche-Puglia dell’ A14. “Nella presentazione in queste ore dei suoi progetti, Autostrade per l’Italia li ha definiti come un ‘cambio di paradigma nei trasporti’. Ebbene, se così è nelle intenzioni di ASPI, non si capisce come mai non sia stato considerato come avrebbe dovuto il potenziamento del tratto abruzzese – sottolinea Di Giuseppantonio che è anche sindaco di Fossacesia, da anni in prima fila per riuscire a ottenere da Ministero delle Infrastrutture e Società Autostrade per l’Italia la terza corsia sulla A14. Richieste avanzate da molti anni tanto in veste di Presidente della Provincia di Chieti, che da vice presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. “Innanzitutto esistono motivi di sicurezza, che vanno garantiti. Come posto all’attenzione nei miei precedenti interventi – ricorda Di Giuseppantonio -, in alcuni tratti manca la corsia d’emergenza. Il traffico inoltre è aumentato e continuerà a crescere e difficilmente potrà essere assorbito da un’autostrada realizzata negli anni 70 dell’altro secolo. Si tratta quindi di rendere più agevoli e più celeri i collegamenti commerciali e turistici tra Nord e Sud d’Italia, anche tra Tirreno e Adriatico e con l’est europeo, creando meno inquinamento. Abbiamo tutti negli occhi quanto avviene sulla nostra autostrada in presenza di cantieri di manutenzione. Se davvero si vuol far ripartire il nostro Paese, duramente provato dalla pandemia, non si può non considerare strategica la A14. Mi aspetto che il Governo e la ministra De Micheli raccolgano l’invito del presidente Marsilio e dei sindaci della Costa e convochino al più presto un incontro con Autostrade per l’Italia per rivedere il proprio piano d’interventi”.

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