HomePubblica AmministrazioneTeramo, D’Alberto: “Improrogabile intervenire sui tamponi nelle scuole e nei laboratori privati”

Teramo, D’Alberto: “Improrogabile intervenire sui tamponi nelle scuole e nei laboratori privati”

Sistema scolastico in crisi e laboratori privati senza regole. Il Sindaco Gianguido D’Alberto, principalmente nella veste di Presidente regionale ANCI denuncia la gravità della situazione.

I tempi per l’esecuzione dei tamponi, le procedure per il tracciamento e i protocolli per l’isolamento domiciliare fiduciario, stanno causando una riduzione degli organici nelle scuole, al punto da rendere sempre più complessa l’organizzazione del calendario e dell’orario, specie negli istituti comprensivi dove non è possibile ricorrere alla didattica a distanza. La Regione Abruzzo deve perciò garantire una corsia preferenziale per l’esecuzione dei tamponi nelle scuole. Questa è la strada da percorrere con estrema rapidità per evitare il collasso del sistema, con le conseguenti ripercussioni sul tessuto sanitario, economico e sociale di tutta la regione e scongiurare che i sindaci siano messi nella condizione di dover chiudere le scuole.

Sull’attività dei laboratori privati nell’attuale fase emergenziale, la cui problematicità era stata già rappresentata da D’Alberto al Presidente Marsilio e all’assessore alla Sanità Veri, si perpetua la gravità dello stato dei fatti, con una situazione che non garantisce l’attivazione delle procedure per arginare la diffusione del contagio;  per  questo, Il Presidente regionale dell’ANCI aveva chiesto l’emanazione di una Ordinanza che disciplinasse i rapporti con i laboratori privati.

Per affrontare congiuntamente e individuare una strategia comune e condivisa su questioni così pregnanti e indifferibili, Gianguido D’Alberto chiede formalmente, con una lettera indirizzata a tutte le istituzioni e gli organismi da coinvolgere, la convocazione urgente di un tavolo scolastico regionale, alla presenza della Regione Abruzzo, dei Rappresentanti del Comitato tecnico scientifico, dell’Ufficio scolastico regionale, dei rappresentanti istituzionali di Comuni e Province.

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