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LE TRE REGOLE PER COMPRARE AL RIBASSO

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LE TRE REGOLE PER COMPRARE AL RIBASSO

di Mario Travaglini

 La storia ha dimostrato che quando le notizie sul mercato azionario volgono al peggio è un buon momento per intervenire e acquistare. Questo è qualcosa di cui ci si rende sempre conto in retrospettiva, quasi mai quando i fatti avvengono. Personalmente ho imparato alcune regole che invito a tenere a mente quando una correzione è all’orizzonte. Esse non sono da considerare come verità assolute ma posso essere utili per trarre vantaggio da una flessione del mercato.

Il mio intendimento è quindi di condividerle con voi e consentire che in un momento di correzione dei listini non si perda una opportunità perché non sufficientemente preparati .

La scorsa settimana ho parlato delle cosiddette cinque sorelle che guidano il settore tecnologico e in particolare delle performances  di Meta i cui titoli sono saliti alle stelle. Ciò che sappiamo dei titoli azionari che iniziano a salire molto rapidamente è che la gravità spesso prende il sopravvento ed è probabile che si verifichi un pullback, ossia un temporaneo calo prima che le azioni riprendano a salire. Qualora il quadro dovesse rimanere stabile, penso che nelle prossime sei-otto settimane i mercati azionari vedranno cali dal 5 al 10%. Ciò creerà un’eccellente opportunità di acquisto che molti chiamano “comprare al ribasso”. Ecco quindi le tre regole che vi invito a seguire.

Regola n° 1:  avere un perché

Bisogna avere assolutamente un “perché”, ovvero un motivo molto specifico per cui si intende acquistare azioni. Per chi è stato nelle trincee del mercato azionario per anni, acquistare azioni è  più o meno un’abitudine. Per altri, invece, che sono abituati a gestire il loro stipendio in forma tranquilla, a non avere stress da rendimento, investire i propri risparmi nel mercato azionario può rivelarsi pericoloso. Indubbiamente può essere una buona cosa ma bisogna andare oltre, ossia avere un “perché” molto specifico e porsi qualche domanda: perché voglio acquistare queste azioni? perché voglio acquistare  azioni Meta? Perché voglio comprare Unicredit? Perché voglio comprare Campari in questo momento? Avere obiettivi molto specifici è solo una questione di programmazione. Per esempio, acquisto azioni per quando lascerò il lavoro e cerco di prenderle adesso per avere  tra 25 anni un gruzzolo più grande che mi permetterà di andare in pensione senza dover lavorare tutta la vita ? Oppure voglio acquistare un’azione oggi e aspettare che raggiunga un determinato livello per rivenderla appena aumenterà di prezzo per completare un progetto di miglioramento della casa o per andare in vacanza con tutta la famiglia. Insomma, occorre avere un motivo ben preciso. Questo permetterà al possessore  di concentrarsi sul suo obiettivo e lo aiuterà a prendere decisioni migliori.

Regola numero 2: pianificare in anticipo

Quando il mercato azionario è in forte rialzo tutto va bene. E le cattive notizie scivolano via dalle spalle degli investitori con estrema facilità. Ma quando i mercati iniziano a invertire la rotta, le cattive notizie diventano all’improvviso più evidenti e non si riesce più a ignorare, per esempio, ciò che accade in Medio Oriente, oppure che i tassi di interesse crescono, oppure che il debito nazionale aumenta e il Pil diminuisce, oppure, ancora, che l’occupazione si indebolisce e si perdono posti di lavoro, oppure, infine, che le guerre in atto non trovano soluzioni positive. Insomma, quando il mercato azionario inizia a invertire la rotta, si presta più attenzione alla brutta notizia che inevitabilmente diviene più facile da ascoltare e più difficile da digerire. Quindi è bene assicurarsi di impostare gli obiettivi in anticipo, scegliendoli meticolosamente.

Qui di seguito tenterò di raccontare Come ragiono quando intendo acquistare un titolo azionario il cui corso è di 200 Euro: “procederò all’acquisto quando il prezzo scende a 180 euro. Ne acquisterò subito un lotto da 100. Se il prezzo dovesse scender a 170  o a 160 ne acquisterò gradualmente altre fino ad accumulare 300 pezzi”. La cosa importante di questo processo mentale è di aver pianificato le cose in anticipo perché, come ho detto prima, quando i  mercati cambieranno direzione – e la questione non è se, ma quando – le notizie saranno negative. Che sia sui giornali tradizionali, sui giornali finanziari, su Twitter, su Instagram, su Facebook… Ovunque guardi, le notizie probabilmente non saranno buone. Ma la storia ha dimostrato che quando le notizie e l’entusiasmo intorno al mercato azionario sono peggiori, è spesso uno dei momenti migliori per entrare e acquistare. Hai solo bisogno di un piano d’azione per affrontare le cattive notizie .

Regola numero 3: comprare in periodo di rialzo

La terza regola è probabilmente la più difficile da comprendere per la maggior parte degli investitori. Il modo più semplice per spiegarla è prendere esempio dal settore immobiliare. Supponiamo di essere un investitore immobiliare  a cui non interessa la proprietà come abitazione principale perché non si ha intenzione di vivere lì. L’intento è di acquistare un immobile al miglior prezzo, affittarlo e guadagnare a lungo termine. Comprare un appartamento per  200.000 euro sapendo che ne varrà 150.000 solo un anno dopo costituirebbe  evidentemente una grande perdita. Soldi spesi inutilmente quando con la stessa somma sarebbe stato possibile acquisire titoli obbligazionari o magari un ETF . Dopo due mesi la tipologia di appartamento che si intende comprare scende a 180 mila euro, dopo due mesi scende ancora  fino a 170 mila euro. Passano altri tre mesi ed il prezzo diventa 160 mila euro. Nulla dice  che il valore di questi appartamenti continuerà a scendere o comincerà a risalire presto. La fotografia fino a questo punto è quella di una tendenza al ribasso perché tutti gli acquirenti ufficiali si posizionano su un prezzo sempre inferiore. Se qualche acquirente, invece, dovesse ricominciare a comprare a 165, il mese successivo a 167 o a 170, significherebbe che il trend ridiventa rialzista e ci indicherebbe che quello è il momento per entrare ed acquistare. Con le azioni vale lo stesso discorso. La sola variante è il tempo di intervento: se nell’immobiliare la verifica può essere condotta ogni mese, nel campo azionario deve essere fatta ogni giorno o, al massimo, ogni settimana.

Ricordiamoci tutti che il trend è un nostro amico finché non si inverte. Prestiamogli attenzione, può essere la bussola per coltivare la nostra serenità.

 

 

 

 

 

 

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