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“LOVE TRAIN” CHE PORTA VIA DIVISIONI E POLEMICHE SULL’ALTA VELOCITA

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 “LOVE TRAIN” CHE PORTA VIA

DIVISIONI E POLEMICHE SULL’ALTA VELOCITA’

 di Marcello Martelli

Associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, sono almeno in sedici a scendere in campo, facendo muro, per salvare con fermezza la linea ferroviaria Roma-Pescara, a rischio stralcio dai fondi del Pnrr.

Mentre in Abruzzo si litiga fra chi punta sull’Alta Velocità e chi resta a piedi (in particolare la provincia di Teramo, esclusa dai grandi investimenti delle Fs), a Praga l’azienda dei trasporti urbani ha preso una decisione inconsueta e ‘romantica’, creando il Love Train, ‘metropolitana dell’amore’ (nella foto), che permette ai cuori solitari di incontrarsi a bordo di vagoni “ad hoc”.

L’idea fa parte di una campagna che tenta di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, perché “oggi alla gente mancano le occasioni per conoscersi e qui avranno questa possibilità…”. In treno la gente legge, studia: perché non approfittarne per trovare l’anima gemella? Non resta che copiare l’dea, che farà contenti tutti, visto che il progetto è abbastanza facile e semplice.

Basta trasformare in accoglienti luoghi d’incontro gli ultimi vagoni della nostra ferrovia interprovinciale, per riservarli a uomini e donne alla ricerca di nuove conoscenze e, naturalmente, dell’anima gemella. Single e persone d’ogni età vi avrebbero libero accesso, senza niente di proibito o fuori le righe, mentre i viaggiatori non interessati si accomodano negli altri vagoni. Il nuovo “servizio” è particolarmente gradito a chi, troppo preso dalla vita di tutti i giorni, non riesce a trovare il compagno o la compagna di una stagione o di una vita.

 Ciò che è possibile nei vagoni attrezzati “ad hoc”, per leggere e ascoltare buona musica, con camerieri a disposizione, pronti a servire un drink o l’aperitivo in un ambiente curato ed elegante. L’idea sembra buona e, infatti, ha avuto subito successo a Praga, ma se qualcuno ha interesse a importare il progetto qui, andrebbe ripensato e adattato al territorio. Magari “ottimizzando” l’itinerario, come direbbe un manager esperto, per il treno che quotidianamente trasporta viaggiatori sulla linea Teramo-Pescara-Sulmona.

Perché Sulmona? Presto detto. Non è la città di Ovidio e dei confetti? Quale terminal migliore di arrivo e partenza per un treno che si chiamerà, come a Praga, “Treno dell’Amore”? Poi, lungo il tratto c’è Pescara (dove, una volta perfezionato l’incontro a due, si potrebbe ritagliare una breve visita alla casa di d’Annunzio, maestro di seduzione e poeta sublime).

Sembra l’itinerario ideale per risolvere problemi e affanni, a cominciare da quelli sentimentali. Poi, il turismo con una ipotesi di sviluppo tutta diversa e originale, capace di attirare l’interesse di quanti (e sono milioni) vanno alla ricerca di itinerari originali e romantici. Un bell’aiutino anche per le casse delle Ferrovie e non solo. Da Sulmona, città del poeta dell’amore, a Teramo, capolinea della rinomata cucina tradizionale, dove ogni nuova coppia che ha fatto l’incontro ideale potrebbe scoprire anche i piaceri della buona tavola. Complicità non da poco pure questa, lungo un percorso ricco di sorprese e seduzioni, da entusiasmare persino un raffinato come d’Annunzio.

Non resta che qualcuno si faccia avanti per mettersi all’opera, avviando il business. Basta averne voglia, capacità e i risultati non si faranno attendere. In tanti saranno a prenotare un biglietto per salire a bordo di un treno speciale che, sulle ali dell’amore, porta quanti ci credono fuori dalla solitudine e dalle polemiche, abbracciati alla donna o all’uomo dei loro sogni.

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