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QUEL GIOVANE MANAGER CHE RISCHIO’ LA VITA PER LA “NUOVA POLITICA” E ORA DIMENTICATO DA TUTTI

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QUEL GIOVANE MANAGER ABRUZZESE  CHE RISCHIO LA VITA

 PER LA “NUOVA POLITICA” E ORA DIMENTICATO DA TUTTI

di Marcello Martelli

Quando la politica diventa un pericolo e anche una promozione si trasforma in una punizione. Questa è la brutta storia di un giovane manager arrivato ai vertici dell’Abruzzo post-gaspariano e ora dimenticato da tutti.

Questi i fatti: nominato da poco sottosegretario nel governo Berlusconi, era in visita di Stato in alta Italia quando, scendendo dall’elicottero, il velivolo riprese paurosamente il volo, senza il pilota a bordo, andando a sbattere contro la parete della montagna. Un gravissimo incidente che procurò seri danni di salute al sottosegretario Giovanni Dell’Elce, forse decisivi per una promettente carriera politica, troncata quasi sul nascere. Mentre l’ex premier Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele, si conferma al centro dell’attenzione con l’augurio di pronta guarigione di amici e avversari, vorrei salutare e ricordare un berlusconiano della prima ora. Dimenticato.

Anche se alla politica ha pagato un prezzo altissimo. Giovanni Dell’Elce era un brillante manager della Mondadori, quando il Cavaliere  scese in campo e aveva necessità di un suo “plenipotenziario” pure in Abruzzo. L’ex premier gli propose l’incarico e accettò sia pure un po’ perplesso. Dopo gli anni dell’infanzia nei quartieri popolari di Pescara, a Milano il giovane Dell’Elce aveva frequentato brillantemente la “Bocconi”; poi il grande salto nei prestigiosi ranghi di una rinomata casa editrice.

Alla politica non aveva mai pensato, però ebbe subito l’incoraggiamento di Silvio Berlusconi (“E’ un giovane che esprime i valori della sua terra”) e di Remo Gaspari, da poco fuori dalla scena (“Dell’Elce è il nuovo protagonista per continuare la mia opera”). Appena tornato nella sua terra con la nuova veste e, in tempi di grandi mutamenti, fui tra i primi a conoscerlo.

L’ex ministro in quiescenza Remo Gaspari, come primo consiglio suggerì a Dell’Elce di farsi conoscere dai conterranei e, da professionista della comunicazione, mi fu affidato l’impegnativo incarico. Pensai subito a un “instant-book” (nella foto), con cui raccontare la vita del “nuovo protagonista” della politica e i programmi di sviluppo pronti per la sua regione.

Preziosa fu la collaborazione del mio amico scrittore Luciano Ricci, già sindaco-galantuomo di Isola del Gran Sasso. Insieme creammo un libro con un vivace e interessante “tiro incrociato” fra uno scrittore, un giornalista e un emergente della politica, mentre i giudizi dei due leader Berlusconi e Gaspari erano in premessa.

Il volume bene illustrato piacque molto, soprattutto agli elettori, che portarono in Parlamento l’ex ragazzo di Pescara con migliaia di consensi elettorali.

Un risultato che il fondatore di Forza Italia gradì moltissimo, premiando il suo delfino abruzzese con una nomina che, purtroppo, risultò poco fortunata. Non lo sento da tempo, ma spero di trovarlo in piena forma, confermandogli la mia cordiale vicinanza. Nel ricordare quella importante amicizia, un amico curioso mi ha chiesto perché non ne approfittai per farmi eleggere deputato o senatore. No, in effetti, non ci pensai. Ma se la politica è questa, meglio per il Palazzo e, soprattutto, per me.

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