HomeLa RivistaAttualità e Amarcord“TRAGEDIA MARCHE”: TERAMO-MARE BLOCCATA MA AVANZANO LE RUSPE  

“TRAGEDIA MARCHE”: TERAMO-MARE BLOCCATA MA AVANZANO LE RUSPE  

Attualità&Amarcord / 76

di Marcello Martelli

Abbiamo il record delle opere pubbliche incompiute o da avviare. Il quarto lotto della Teramo-mare è fra queste. Passa il tempo e, fra un rinvio e l’altro, i costi aumentano.

 Dopo la tragedia nelle Marche, si sono accorti che nel territorio in prossimità del fiume Tordino il rischio esondazione è altissimo ed è pericoloso portare oltre il tracciato della Teramo-Mosciano, senza tener conto dei problemi idrogeologici.

Ma la zona non è sempre quella che, in aggiunta agli insediamenti già esistenti (centro commerciale, stadio ed altro), dovrebbe ospitare il nuovo ospedale?

Il problema del dissesto idrogeologico che può provocare morti e danni esiste o no?

Recentemente, il Comune capoluogo ha previsto nuovi incentivi, proprio in quell’area, per favorire gli insediamenti alberghieri, accelerando la fuga verso il mare.

C’è qualcuno che possa dare sul tema risposte veloci ed esaustive? Oppure, dopo i fondi inutilmente stanziati da 34 anni nelle Marche per la messa in sicurezza dei fiumi, anche dalle nostre parti si intende continuare con il vecchio andazzo?

 Chi deve decidere, si sbrighi a trovare le soluzioni giuste per completare la Teramo-mare alla luce della transizione ecologica, per non ripetere ciò che abbiamo già visto in questi anni in Liguria, in Toscana e nelle Marche. Si dia lo stop a nuovi insediamenti nell’area del Tordino e, soprattutto, fermiamo le ruspe ospedaliere. Altrimenti, senza prevenzione e manutenzione, addio climate change!

Prevedibili nuove esondazioni e tragedie, se ci occupiamo delle buche stradali, dimenticando il fiume e i danni idrogeologici delle alluvioni in zone predisposte.

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