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LE DIECI REGOLE PER RIUSCIRE IN BORSA STUDIARE PER GUADAGNARE TEMPO  (Regola n° 10) :

Economia&Finanz / 70

 

LE DIECI REGOLE PER RIUSCIRE IN BORSA:

STUDIARE PER GUADAGNARE TEMPO  (Regola n° 10) 

 

di Mario Travaglini

 

 

 

 

Dopo diversi mesi di sospensione (il Prof. Palmieri vi ha riferito in altra sede), dovuta a noti problemi di salute,  riprendere questo tema  presenta non poche difficoltà. Ecco perché qui unitamente alla decima regola ho inteso ripubblicare, a mero scopo pratico, l’intero ciclo dei precedenti articoli  con l’intento di fornire al lettore uno strumento pratico, facile da consultare ed archiviare ed, eventualmente, riprendere anche a distanza di tempo.  (M.T.)

 

Prima di investire è necessario che comprendiate bene il meccanismo dello strumento (azioni, obbligazioni, fondi, etc.etc.) sul quale intendete convogliare i vostri risparmi. Occorre rendersi conto che nessuno, dall’oggi al domani, può diventare specialista nel campo finanziario  tanto più che non c’è scuola o università che  insegni agli studenti le complesse materie che regolano il settore. Non basta quindi leggere distrattamente un giornale economico per auto attribuirsi la qualifica di esperto ed avventurarsi in spericolate operazioni di borsa senza conoscere i risvolti negativi che quelle operazioni possono nascondere. Non c’è dunque da vergognarsi se all’inizio del vostro percorso qualcuno potrà consideravi come un analfabeta  della finanza. Non fatevene un cruccio. Anzi, considerate le loro esternazioni  come uno stimolo ad  acquisire nozioni e conoscenze ben sapendo che la competenza la si ottiene attraverso  una formazione continua  da consolidare  lungo tutto il corso della vostra vita. Non c’è da meravigliarsi se anche i grandi investitori continuano a studiare  e non hanno alcuna paura di investire tempo per migliorare le loro conoscenze. Quello che fa loro paura è esattamente il contrario : interrompere il loro percorso di crescita e dare per acquisito che nulla possa cambiare, quando, in realtà, la materia che trattano cambia con una velocità impressionate e, a volte, non si riesce neppure a starle dietro. Dobbiamo constatare che l’educazione finanziaria è alla portata di tutti ma quanti sono quelli che prendono veramente il tempo di formarsi ?   Il mio consiglio è di mettere da parte il vostro ego e porvi all’ascolto dei migliori esperti che hanno già dato prova del loro valore e che possono dimostrarvelo ogni giorno sul terreno pratico. Prendete in considerazione i loro consigli, fateli vostri, impregnatevi dello loro strategie, ma, alla fine, formatevi una vostra opinione.E’ frequente il caso di dover constatare che molte persone cercano di fare fortuna nel campo finanziario senza prima investire su stessi. Niente di più sbagliato. Bisogna capire che se si vuole veramente riuscire occorre lavorare molto e avere la volontà di utilizzare tutte quelle risorse facilmente reperibili sul mercato  come  libri, giornali, riviste specifiche, siti internet, corsi formativi a pagamento, contatti con esperti etc.etc. . Mettere a profitto tutte queste opportunità significa creare le basi per diventare un investitore di successo.    Il vero problema per molti neofiti è quello di aver perso tutto o gran parte del loro risparmio nei momenti iniziali perché hanno investito senza rispettare alcuna regola o semplicemente affidandosi al caso. Non c’è bisogno che vi ricordi che esistono regole  e metodi la cui efficacia è provata da anni di applicazione  e che sono molto semplici da mettere in atto.  Leggendo questo decalogo avete già fatto un grande passo in avanti.

Regola n° 9 : NON INVESTIRE NEI TITOLI CHE VANNO DI MODA

La metafora che si adatta bene a questa regola è quella di Ulisse che si fa legare all’albero della nave per non cadere nelle tentazioni delle sirene. Ricorderete che quella delle sirene è la terzultima prova che Ulisse affronta con i suoi compagni. Egli ha combattuto con  Polifemo vincendolo con l’astuzia, si è scontrato con il potere sovrannaturale di Circe, scampando grazie all’aiuto di un Dio, e si trova ora a confronto con un genere di prova molto diversa da tutte le altre: non il canto delle sirene in sé, ma il confronto con se stesso. Cosa gli promettono le Sirene? In che cosa consiste il loro terribile potere di ammaliare gli uomini attirandoli a sé? Quando Ulisse decide di turare le orecchie ai suoi compagni con la cera e di farsi legare all’albero della nave, senza alcuna protezione contro il loro canto, dimostra una sua caratteristica che lo accompagna per tutto il poema: la voglia di conoscere e di sapere, la voglia di provare cose nuove che nessun altro uomo ha mai provato, la voglia di misurare la sua volontà resistendo alle tentazioni più estreme. La morale è la seguente: documentatevi e resistete alle facili illusioni.  Non provate quindi ad anticipare i risultati del mercato basandovi su dei rumors o seguendo in modo  pedissequo le previsioni dei media finanziari. Queste le dovete considerare come puro intrattenimento senza dare loro  la veste di una strategia borsistica. Un grande storico e saggista  era solito ripetere : “ Il più grande ostacolo alla scoperta non è l’ignoranza ma l’illusione  della conoscenza”. Questa frase fa capire come investitori alle prime armi possono essere facilmente indotti a seguire le mode senza neppure rendersene conto. Un investitore strutturato,invece, non cadrà mai nel tranello di investire in titoli che un suo amico o conoscente gli ha consigliato senza alcuna logica.  Ricordo che spesso i mercati sono attraversati da alcuni momenti in cui le azioni vengono acquistate per moda, quando, cioè, il loro prezzo aumenta senza alcuna relazione con il valore reale dell’azienda. Comprare quindi azioni,titoli o fondi seguendo  la moda del momento è una pessima idea .  L’esplosione della bolla internet del 2000 e del 2001 ne è un esempio lampante. L’euforia si era letteralmente impadronita del mercato facendo perdere agli investitori ogni senso logico  tanto che alcuni di essi, pagando somme sbalorditive per azioni che valevano niente,  si ritrovarono con un pugno di mosche in mano ed a conteggiare perdite che mai avrebbero pensato di sostenere, mettendo a repentaglio l’intero salvadanaio dei risparmi.                                                                                                                                     In conclusione, dovete capire che gli investimenti che mettete in cantiere devono essere il frutto  di una riflessione profonda  condotta sulla salute, le prospettive del settore interessato  e le imprese nelle quali avete intenzione di investire.

Regola n° 8 : CONTROLLARE COSTANTEMENTE GLI INVESTIMENTI

Se avete recepito  le regole sin qui sviluppate ricorderete che vi ho consigliato di fissare il vostro orizzonte temporale tra il medio e lungo termine .  Lo confermo ancora una volta! In effetti è perfettamente inutile stare inchiodati davanti al computer e scrutare il movimento dei vostri titoli minuto per minuto. E’ sufficiente che lo facciate almeno una volta al mese o, al massimo, una volta a settimana. E, se rispettate queste consegne, fatelo in modo da variare le fonti di informazione prendendo nello stesso tempo le distanze da chi scrive o da chi parla. Quello che è importante è che vi teniate informati  sulla evoluzione economica e finanziaria    delle imprese sulle quali avete investito perché vi permetterà di prendere  le buone decisioni al momento dovuto.

Facciamo un esempio : se il vostro progetto di investimento non dovesse essere confermato dalle notizie dell’attualità finanziaria, può darsi che sia arrivato il momento di vendere. Ma prima di farlo è bene che controlliate gli indici di ciascun settore  nel quale avete collocato i vostri risparmi. E non dimenticate di seguire l’attualità economica e finanziaria internazionale; questa è una operazione che potrà rivelarsi vincente e risolutiva nel prendere la decisione finale perché essa ha sempre avuto un impatto importante sulla evoluzione dei mercati.

Un altro elemento da tenere sotto controllo e verificare con i tempi sopra citati  il peso di ogni singolo investimento che avete nel vostro portafoglio. E’, per esempio, possibile che uno o più titoli salgano in modo talmente veloce da far vacillare il vostro progetto, tanto da chiedervi :” questa,accidenti, è una buona notizia, ma potrebbe disequilibrare il mio portafoglio. Che faccio ?”  In effetti, se un solo titolo arriva a valere quasi il 30% del vostro intero portafoglio, forse è il caso che esso venga alleggerito con la vendita di una parte di quel titolo, portando a casa un bel profitto. Questa strategia si spiega nel modo seguente :

–        se il titolo perde valore dopo la vostra vendita,cosa molto possibile dopo un periodo di forte crescita, avete realizzato un ottimo affare e potete ricomprarlo quando avrà esaurito la parabola discendente;

–         se il titolo continua a crescere non fatevene un cruccio perché continuerete a guadagnare con la parte residua in portafoglio. Il detto “vendi e pentiti “ è sempre migliore dell’altro “ tieni e pentiti”.

Per concludere : non è il caso di comprare titoli che rivenderete il giorno dopo ma di seguire il vostro investimento e di modificarlo quando ci sono ragioni oggettive che lo impongono.

Regola n° 7 : INVESTIRE SUL MEDIO E LUNGO TERMINE

Warren Buffet,soprannominato «oracolo di Omaha» per la sua sorprendente abilità negli investimenti finanziari e nel predire guadagni e perdite, aveva l’abitudine di ripetere che il periodo migliore per detenere le azioni è quello della “eternità” .  Pensate veramente che i migliori risultati si ottengano restando tutto il giorno davanti ad un computer vendendo e comprando titoli e azioni ? Ebbene non è cosi, non fatevi illusioni.  Temporizzare il mercato, ovvero cogliere l’attimo e indovinare la sua direzione, è estremamente difficile. Comprare e vedere ogni giorno, come se fosse un dogma, può essere assai pericoloso. A meno che non si è un professionista del settore che fa trading giornaliero cavalcando la speculazione. Non è una mia presa di posizione  ma un comportamento sostenuto da molti studi scientifici. Torno a Warren Buffet, sovente considerato il più illuminato investitore del mondo, per ricordare che lui stesso attribuisce il suo successo alla sua colossale pazienza . Per lui, come per tutti gli altri investitori competenti, il mezzo migliore per guadagnare in borsa e quello di scegliere buoni titoli e attendere. Anche qualche anno, se occorre. Nell’immediato non aspettatevi guadagni stratosferici. Quelli veri e solidi li otterrete solo con il passare del tempo. La scelta dei vostri investimenti è dunque un criterio essenziale del vostro successo . Ecco perché vi invito a comprare solo titoli delle migliori aziende e di tenerle il più a lungo possibile. Titoli di quelle società i cui fondamentali sono,per cosi dire, di cemento armato. Quelli, tanto per intenderci, che nel corso degli ultimi 5 o 10 anni hanno raddoppiato o triplicato il loro valore di borsa. Non c’è niente  di meglio che  potreste fare  se non  di scegliere un certo numero di aziende  di alta qualità e tenere a lungo i loro titoli in portafoglio, anche con un orizzonte temporale di qualche lustro, se lo riterrete opportuno. Ricordatevi che il tempo non deve essere un vostro problema perché proprio il tempo è il segreto degli investitori che guadagnano molto. Costoro lo fanno senza essere stressati perché sanno perfettamente che il tempo gioca a loro favore. E se alcuni dei loro  investimenti  volgono al ribasso non vanno nel panico perché sanno perfettamente  che i sobbalzi della borsa sono temporanei e che alla lunga, se hanno scelto le migliori aziende, otterranno lauti profitti che cresceranno negli anni in sintonia con quelli aziendali.

Regola n° 6 : NON LASCIARSI GUIDARE DALLE EMOZIONI

Questa è una regola importantissima. Forse la più importante. Da osservare scrupolosamente per non commettere stupidaggini. Troppi neofiti, non abituati alle tensioni dei mercati, spesso vanno nel pallone quando i corsi borsistici dei  loro titoli calano improvvisamente e pesantemente. Bisogna capire che la volatilità dei titoli azionari è connaturata ai mercati e che, quindi, non ne costituisce una anomalia. La progressione dei titoli che acquistate non sarà mai lineare; ecco perché non c’è da aver paura quando le quotazioni dei vostri titoli volgono al ribasso,  anche per più giorni .  Occorre essere consapevoli che i   momenti di euforia si alterneranno a quelli della paura e che, proprio per questo, dovete apprendere velocemente a padroneggiarla al fine di evitare di prendere decisioni che potreste in futuro rimpiangere. Per capire meglio questo passaggio mi piace portare a supporto un esempio tratto da una sequenza borsistica del titolo LVMH (1) : nell’intervallo di tempo tra maggio e dicembre 2018 il titolo perse 59 euro del suo valore borsistico passando da 309 a 250 euro. Essere spaventati  in un simile frangente è del tutto normale, ma se si è allenati a governare i momenti di panico si è anche nella condizione di superare  la paura prendendo buone  decisioni.  E la buona decisione sarebbe stata quella di mantenere il titolo in portafoglio perché sarebbe risalito nel dicembre 2019 a 430 euro. A puro titolo indicativo segnalo che oggi il titolo quota alla borsa di Parigi ben 617 euro, nonostante abbia perso in queste ultime settimane, per le note vicende legate alla guerra ucraino-russa, oltre il 10% del suo valore.   La razionalità delle vostre decisioni deve dunque prevalere sulla paura di vedere i vostri titoli perdere di valore. Non dovete assolutamente lasciarvi prendere da questo genere di emozioni, molto spesso dettate dal puro istinto e, perciò, del tutto impulsive.   Dovete, al contrario, porvi qualche buona domanda :

–        debbo vendere i miei titoli quando le società sulle quali ho investito godono di ottima salute sia economica che finanziaria?

–        debbo vendere i miei titoli anche quando il mio orizzonte temporale è orientato sul lungo termine ?

–        debbo veramente rimettere in discussione  la mia analisi anche  quando sono  consapevole che quel titolo è estremamente volatile ?

–        In effetti, se avete scelto di investire in una società è perché avevate valutato sia i punti deboli che quelli forti ed avevate creduto in questi ultimi e nei suoi dirigenti. Quando il valore di un titolo scende brutalmente, nella maggior parte dei casi, essendo la conseguenza di un diffuso sentimento di preoccupazione, sono i venditori a prevalere sui compratori proprio perché si è messo in moto l’effetto “paura”.  Esattamente quello che sta accadendo in questi giorni  in tutto il mondo dopo l’invasione russa in Ucraina.

Ecco, voi non dovete assolutamente cedere a questa pressione, ma continuare ad essere freddi e razionali. Se avrete la forza di rimanere sereni non solamente arriverete a prendere le giuste decisioni ma coglierete la vera essenza della borsa che vedrete non più come un lavoro ma come un piacere.                                                   A puro titolo indicativo vi invito a verificare  il comportamento di  Wall Street, Durante i principali conflitti che si sono succeduti dalla I° Guerra Mondiale in poi. Il risultato è significativo: i numeri indicano che la Borsa non “disdegna” la guerra. Il Dow Jones, durante la Prima Guerra Mondiale, è salito del 21,2%. La stessa dinamica al rialzo la si riscontra, poi, nel secondo conflitto mondiale: tra il primo settembre del 1939 (invasione della Polonia da parte dei nazisti) e l’8 maggio 1945 (resa della Germania agli alleati) l’indice Usa ha guadagnato circa il 23%. Un trend replicato anche nell’arco di tempo in cui l’America è stata direttamente coinvolta nella guerra. A ben vedere, risalendo verso i giorni nostri, il consuntivo positivo del Dow Jones non ha smentito il passato, guadagnando il  19,6% durante la  guerra di Corea  e  il 20,5%  durante il conflitto in Vietnam .

Regola n° 5 : INVESTIRE IN MODO COSTANTE

C’è un aspetto  che spesso è dimenticato o sottovalutato : comprare in modo regolare. Poco importa se il mercato sale o scende. Dovete entrare in modalità “macchina”, nel senso che dovete funzionare come una macchina. Ogni mese  o

ogni trimestre dovete acquistare dei titoli. Non saltate un appuntamento. Fatevi un calendario e rispettatelo alla lettera.  Dovete abituarvi a vedere il vostro investimento come un conto corrente sul quale depositate i vostri risparmi dimenticando che siano investiti.  Nei periodi in cui la borsa sale è del tutto normale pagare le azioni ad un prezzo più caro, mentre nei periodi in cui la borsa scende occorre rimanere freddi e non andare nel pallone. Anzi in quel momento potete approfittarne acquistando a prezzi ridotti o addirittura di saldo.

Ricordate che i buoni affari si fanno quando gli altri vendono senza sapere quello che fanno. Questa regola è un passaggio cruciale e non è da prendere alla leggera  perché è facile da comprendere ma assai difficile da mettere in pratica.

Tenete sempre a mente che quando la borsa cresce sarete portati o,meglio, tentati di aspettare  che il mercato viri al ribasso  per acquistare a prezzi ridotti. E quando il prezzo delle azioni  volgerà al ribasso avrete paura di investire perché i giornali e le televisioni, enfatizzando il momento negativo, annunzieranno in tutte le salse l’apocalisse finanziaria e  la fine del mondo capitalista . Vi pongo una domanda forse banale : chi mai avrebbe osato comprare a mani basse nel pieno della crisi dei subprime del 2008 ? Oggi, a posteriori, è facile rispondere.  E’ stata una opportunità colossale e coloro che hanno sfidato il panico generalizzato di quei giorni  hanno realizzato dei profitti enormi, i più alti in assoluto degli  ultimi trent’anni.

Non fatevi tentare dalle eccezioni: l’importante è rimanere rigorosi e rispettare le regole che vi siete dati.

E’ a queste condizioni che farete aumentare il vostro patrimonio mobiliare fino a cifre  mai prima ipotizzate. E’ importante conservare sempre una visione  ottimistica sulle performaces che i mercati possono realizzare nel lungo termine.

Prima investite e più le vostre prospettive di guadagno aumenteranno.

Non aspettate e puntate dritti all’obiettivo, andando a cercare la crescita là dove si trova. Ma soprattutto non fatevi coinvolgere in dubbi o retro pensieri che possono ritardare la vostra azione.

L’importante è che il vostro portafoglio titoli cresca in funzione del tempo che passa. Solo in questo modo avete la possibilità di porvi in una posizione ideale tale, cioè, da assicuravi profitti veramente significativi.

Regola n° 4 :  DIVERSIFICARE IL PORTAFOGLIO

Questa regola è una delle più importanti : non investite tutto il vostro denaro in un solo titolo e neppure in due, tre o quattro. E’ molto frequente il caso dei  cosiddetti investitori fai da te  che provano a scovare sul mercato borsistico piccole imprese, a loro dire sotto quotate e per lo più sconosciute, con la speranza di decuplicare l’investimento iniziale, finendo,poi, inevitabilmente, per perdere la maggior parte dei loro risparmi. Questo è un modo stupido ed infallibile per abbandonare definitivamente il mondo della borsa. E’ buona prassi, in sostanza, avere un portafoglio che comprenda almeno dieci azioni differenti o uno strumento finanziario diverso, come, per esempio, un  fondo, che raccolga un numero sufficiente di azioni. Soprattutto non abbiate fretta, perché non è necessario acquistare simultaneamente tutti i titoli; il portafoglio va costruito lentamente nel corso del tempo e variando i settori di attività nei quali operano le imprese che avete scelto. E’ molto rischioso comprare,per esempio, titoli ricompresi nel solo settore bancario. I vostri investimenti debbono essere rappresentativi delle diversità esistenti nell’economia reale come salute, energia, finanza, lusso, nuove tecnologie, grande distribuzione, metalli preziosi etc. etc. . In tal modo ridurrete il rischio nel caso in cui uno dei settori dovesse entrare in crisi e, di converso, se uno di essi dovesse esplodere, sareste uno dei beneficiari.

Molto spesso accade che i risparmiatori digiuni di cultura finanziaria nel rivolgersi al loro esperto di riferimento ( banca, finanziaria, posta, etc.) chiedano come investire il loro gruzzolo, ricevendo risposte poco professionali con le quali si tende ad indirizzare l’investimento sui prodotti  della “casa”, ossia quelli collocati dall’istituto al quale ci si è rivolti. Ovviamente  non sempre è una scelta saggia, a meno che non si tratti di prodotti al top delle perfomances e che ridistribuiscano il rischio ripartendo la cifra investita su mercati e tipi di titoli tra loro diversi, possibilmente senza interrelazioni o interferenze reciproche.

Nello stesso modo comportatevi con le borse internazionali verso le quali mi sembra logico ed opportuno esporsi, stante lo scarso appeal del nostro FTSE MIB . Non ci sono divieti per operare sulla borsa di New York, Londra, Francoforte o Parigi con commissioni spesso poco onerose . Qualche acquisto sul NASDAQ può fare la differenza tra un portafoglio dormiente ed uno improntato al dinamismo. Un altro modo per dare equilibrio ai vostri investimenti è,  a mio avviso, quello di ripartire il portafoglio in modo tale da contenere sia società molto capitalizzate, che sono in grado di assicurare stabilità, che società medio-piccole ma con forte potenziale di crescita.     Giocare in attacco va bene perché ci si sente dinamici e coinvolti, ma, come ripeteva spesso un grande allenatore di calcio del passato, occorre saper gestire anche la fase difensiva preparandola a dovere. Ebbene, nella nostra ottica finanziaria di un asset allocation ottimale, la fase difensiva è quella che occorre predisporre per proteggersi dai periodi di crisi; per questo sarebbe opportuno inserire nel portafoglio una parte non trascurabile di oro che, a seconda della visione personale di ognuno può essere ricompresa tra il 10 ed il 20% del totale investito.

Regola n° 3 :  STUDIARE  UNA IMPRESA PRIMA DI INVESTIRE

Peter Lynch, la leggenda degli investitori americani, ha l’abitudine di ripetere  che non si deve mai investire in cose che non siamo in grado di disegnare con una matita. Un consiglio eccellente quanto semplice da realizzare. Infatti, se non si è nella condizione di comprendere il business model di una società quotata non è il caso di prendere dei rischi inutili  e conviene, pertanto, restare alla larga dall’investimento. Orientatevi, invece, verso quelle imprese che trattano prodotti e servizi che conoscete bene provando anche ad individuare il profilo degli acquirenti e le ragioni per le quali sarebbero disposti a spendere i loro soldi per  comprare i prodotti di quella società. Se non riuscite a comprendere come questo  possa funzionare, dimenticate quel titolo, anche se la stampa o il vostro consulente bancario ne parlano come “l’affare del secolo” .    Se voi siete nello stesso tempo anche un cliente di quella impresa, ancora meglio: potreste seguire l’evoluzione del vostro business sperimentando direttamente le novità e sapere immediatamente se la società segue un percorso sano per soddisfare la sua clientela e,dunque, è nella condizione di incrementare i profitti. Se poi avete competenze professionali, può valere la pena cercare investimenti in questo settore che conoscete così bene perché saprete certamente quali sono le caratteristiche veramente importanti di tutti i prodotti e servizi venduti. Per contro, tenetevi lontano da quei prodotti che salgono molto velocemente sol perché fanno parte di un settore alla moda ma privi dei giusti fondamentali. Se non riuscite a capire come le aziende rispondono a una reale domanda di mercato e non comprendete da dove arriva il fatturato, è possibile che il core business non sia molto redditizio.  Molti investitori fanno l’errore di acquistare il nome o perché succubi di una pubblicità deviante o perché lo vedono citato nei giornali o in televisione . E’ spesso un errore fatale. E’  fondamentale, invece, conoscere bene la natura del modello di business prima di pensare di spendere un solo euro nella azienda prescelta per l’investimento. Per lo stesso motivo evitate i prodotti finanziari complessi o volutamente strutturati in modo complicato se non  siete in grado di comprenderli perfettamente ed autonomamente, a meno che non vi appoggiate ad un consulente del quale vi fidate ciecamente. Ricordate che intorno alla BORSA si è formata una vera e propria industria che propone prodotti come  futures, call, puts, opzioni binarie,  etc. etc. difficilmente comprensibili da un comune risparmiatore e che il loro uso comporta rischi molto elevati se non vengono maneggiati con con cura e competenza. Diffidate di chi vi propone investimenti con effetto leva (1). Potreste ritrovarvi  in situazioni molto brutte  qualora la leva venisse utilizzata senza sapere quello che fate con il rischio di trasformare le vostre perdite in vere e proprie disfatte .

Ricordate che saper restare semplici rimane il miglio modo di conservare il controllo sui  vostri investimenti e rappresenta una sicura chiave di successo.

(1)  La leva finanziaria è uno strumento che permette di aumentare la resa potenziale di un investimento . Esistono diverse forme di leva : 2-3-5-7 etc. Esempio : se si investe su un titolo con leva 7 e quel titolo guadagna il 5%, il guadagno per l’investitore è pari al 35%. Discorso inverso per le perdite. Riprendendo l’esempio : se il titolo perde il 5% l’investitore perde il 35%

Regola n° 2 :  FISSARE DEGLI OBIETTIVI CHIARI 

Dopo aver messo ordine nella vostra situazione finanziaria, siete pronti per investire. Ma, se veramente volete ottenere risultati brillanti, dovete fissarvi degli obiettivi chiari e precisi, non solo dal punto di vista del rischio che intendete correre ma anche da quello temporale, ossia della durata del vostro investimento. Questi obiettivi vi permetteranno di poter scegliere quei titoli che risultino più in sintonia con la vostra situazione patrimoniale. Lasciate che faccia due esempi forse illuminanti :

1)  Investimento di medio termine su un titolo di crescita (1)

In questo caso il vostro orizzonte temporale è di alcuni mesi o di qualche anno al massimo. L’idea è quella di comprare un’azione o un fondo con lo scopo di venderli appena dopo che il corso borsistico sia esploso. Nella maggioranza dei casi questo tipo di investimento viene fatto in quelle imprese in piena espansione e con forte potenziale di ulteriore crescita (growth) ma che non  hanno raggiunto una stabilità tale da considerale “perenni”. Ne consegue che in tale frangente diventa necessario che seguiate regolarmente l’attività delle imprese nelle quali avete investito e dalle quali vi attendete importanti performances. Vediamo un caso pratico : quello di “Autogrill” . Questo titolo, nel momento in cui è stata conclamata la pandemia  (marzo 2020),  nell’arco di poche sedute è scivolato da 8,07 euro per azione a 3,4, per toccare in ottobre il minimo di 2,91, perdendo il 64% del suo valore. Un investitore arguto, cogliendo i miglioramenti registrati nella gestione della pandemia, avrebbe potuto prendere in considerazione un simile investimento dandosi un orizzonte temporale di 18/24 mesi. Ebbene il titolo in esame dopo soli 12 mesi è riuscito a

risalire fino a 7,65 euro per azione, guadagnando così il 160% per ricollocarsi pressoché a suoi valori pre-pandemia.  La morale è la seguente : occorre sempre  tenere presente che questo tipo di investimento può essere rischioso e prima di procedere è bene studiarlo a fondo.

2) Investimento di lungo termine per massimizzare i dividendi

Qui il vostro orizzonte temporale si conta in anni e potrebbe prolungarsi per lustri o decenni, avendo questa strategia lo scopo di ottenere  dividendi a cadenza regolare e non quello di rivendere i titoli appena dopo aver ottenuto un profitto. I dividendi possono essere reinvestiti con l’acquisto di nuovi titoli oppure utilizzati per creare una fonte di reddito passivo. E’ ovvio che nel momento in cui vendete se fate una plusvalenza  è ancora meglio, ma, in linea di principio, non è da lì che vengono i vostri guadagni. Nella maggior parte dei casi i buoni dividendi provengo  da quelle  imprese che sono considerate veri “pesi  massimi” del listino (ENI-ENEL  etc,etc) . Questo tipo di investimento, lo ripeto, potrà dare belle soddisfazioni solo nel caso in cui vogliate incamerare profitti a lungo termine e non siate predisposti a sopportare il peso dello stress .

L’avrete certamente capito : non esiste un modo per investire migliore di un altro, ma esistono, peraltro, più modi,anche diversi,  che corrispondono meglio ai vostri obiettivi dichiarati.

(1) Un titolo di crescita si distingue da un titolo ciclico o da un titolo difensivo, in particolare, per la rapida e  regolare progressione del suo utile per azione. Tali performances hanno generalmente l’effetto, a livello di valutazione del titolo, di un prezzo più elevato rispetto ai consueti criteri di borsa  .

Regola n° 1 : COSTITUIRE UN CAPITALE DA INVESTIRE

Prima di operare qualsivoglia investimento in borsa è necessario che facciate il punto sulla vostra situazione finanziaria ed assicuravi che sia sana. Il miglior modo per ottenerla è di costituire  una riserva di liquidità che vi potrà essere utile in caso di necessità. Nessuno può ritenersi al sicuro da spese improvvise, anche ingenti, come, per esempio, quelle per una grossa riparazione dell’autovettura o anche della perdita temporanea del lavoro. Questi due esempi sono, tra i tanti altri, indicativi del fatto che ci si può ritrovare ad aver bisogno di denaro in modo inaspettato e, ove ciò dovesse accadere, bisogna essere pronti a reagire  immediatamente. Non esitate dunque ad aprire un conto sul quale conservare la liquidità necessaria a far fronte agli imprevisti . Alimentatelo  costantemente e sufficientemente in modo che esso sia in grado di coprire le necessità almeno per un periodo di tre mesi. In questo modo avrete la sicurezza di poter riposare su un cuscino di sicurezza pronto all’uso.

Il rapporto da avere con la borsa e con i titoli (1) che andrete a comprare è molto semplice : non dovete aver bisogno di venderli nel momento sbagliato per pagare spese come quelle che ho citato poc’anzi. In borsa ci sono inevitabilmente momenti di flessione . Ma se scegliete titoli validi le flessioni momentanee sono spesso seguite da rialzi importanti. Il solo pericolo da evitare è quello di ritrovarvi nella condizione di dover vendere i titoli in un momento in cui la borsa scende perché non siete stati previdenti nel conservare  liquidità sufficiente per coprire i bisogni famigliari. Se vendete in perdita, sapendo che solo poco tempo dopo avreste azzerato la perdita o addirittura avreste ottenuto un profitto, vi garantisco che quella esperienza  vi resterà impressa come il più brutto ricordo  della vostra “carriera” di investitore. In sostanza non dovete assolutamente permettere che un fattore esterno possa perturbare le vostre decisioni perché,in caso contrario, le conseguenze andranno ad influenzare il vostro “capital gain” . Questo fondo di liquidità agendo come un salvadanaio vi darà tre vantaggi supplementari:

1)    Vi stresserete molto meno pensando ai vostri investimenti. Sappiate che la gestione delle emozioni è fondamentale per ottenere profitti a lungo termine.

2)    Il denaro depositato su un conto di risparmio o anche vincolato sarà lontano dai vostri occhi e difficilmente  lo  userete quand’anche siate soggetti a qualche colpo di testa.

3)    Non avrete alcun bisogno di contrarre prestiti in caso di necessità, risparmiando anche gli interessi. Ricordate che i debiti costituiscono il peggior nemico di chi investe in borsa :  evitateli come la peste e se ne avete qualcuno in corso cancellatelo rapidamente.

Alla prossima.

(1) per titoli intendo azioni, obbligazioni, ETF,ETC, Fondi Comuni.

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