HomeCulturaartiFABIO VIALE, UNO DEI VOLTI DELLA CONTEMPORANEITA’

FABIO VIALE, UNO DEI VOLTI DELLA CONTEMPORANEITA’

Una considerazione che condivido, presa a prestito da uno scritto di Giò Ponti e che ci guiderà nel commento all’opera di Fabio Viale: una cosa vivente ha mille forme cioè non ha una forma l’arte è, nella forma, astrazione, sintesi ed estasi d’un movimento e della vita: è l’attimo arrestato per sempre…gli artisti queste cose le sanno già: sono per quelli che vogliono conoscere “ le vie degli artisti” …se però vogliamo almeno considerare le cose con chiarezza, dobbiamo pur riconoscere che il concetto di forma è già come tutti i concetti, una astrazione, e che in conseguenza tutte le forme, e quindi anche quelle naturali considerate come forme, sono astratte.

In questa logica si muove Fabio Viale uno degli artisti, non molti peraltro,  della contemporaneità che, con  attenzione colta guarda alla bellezza contenuta nella storia dell’arte che riguarda l’umanità attraverso la sua forma assorbendo in essa le sensazioni del bello che sono permeate, poiché respirate nei secoli, in ognuno di noi. A proposito di questo artista mi è successo di leggere che il suo lavoro sia lo specchio dei comportamenti degli uomini e delle donne di quest’ultimo ventennio: naturalmente le affermazioni fanno riferimento alla moda ricorrente del tatuaggio ma, l’uso di questa tecnica decorativa del corpo, al di là delle mode, è funzionale all’artista per documentare le relazioni  più colte, profonde, articolate che, la propria opera dal punto di vista estetico, produce.

La costruzione di opere che raccontano in maniera indiscussa questo senso di armoniosa e misteriosa bellezza che, per similitudine e atteggiamento, riflettono in maniera complessiva la sintesi del pensiero tutto italiano di Giò Ponti: ci piace ricreare e circondarci di quel bello che ci fa sentire a casa. Questa affinità si evidenzia nell’artista attraverso una serie di pratiche poco comuni nel panorama artistico nazionale ed internazionale.

La sua riflessione sulla “plastica” prodotta nel passato produce un’estetica del presente nella sua ricollocazione, attualizzata dalle diverse decorazioni che le arricchiscono in forma di articolati tatuaggi, data dalla diversa percezione che gli interventi dell’artista producono sulla forma. Così il passato diventa presente ma anche questo non è appunto scevro dalle influenze che lo hanno prodotto tutto dentro una continuità della storia sorprendente. Quasi sicuramente, stanno a monte dei prodotti scultorei, le analisi percettive rese possibili dallo sviluppo delle tecnologie digitali .Questo sapere, Fabio Viale esplora e riattualizza nel riappropriarsene e restituire alla Comunità, attraverso una visione colta e riflessiva, in senso estetico- sociale.

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