HomeLa RivistaAttualità e AmarcordQUEL GENIO IMMORTALE CHE AFFRONTAVA CON LA RISATA I PROBLEMI DEL MONDO

QUEL GENIO IMMORTALE CHE AFFRONTAVA CON LA RISATA I PROBLEMI DEL MONDO

In Svizzera, a Vevey, incontro straordinario con Charlie Chaplin, grande protagonista entrato nella storia come tra i più importanti personaggi della ribalta. Nella sua casa-museo si diventa spettatore privilegiato della vita di un genio immortale. Dalle origini molto umili di ragazzo con una vita di insicurezze e miseria al sommo Charlot con bombetta e bastone. Insuperabile interprete di scene emotive e comiche che evocano e rappresentano, con sensibilità semplice ed efficace, i grandi temi della povertà, della vanità, dell’alienazione, del narcisismo, dell’ingiustizia. Siamo nella casa dove il grande attore visse gli ultimi suoi 25 anni di vita, dal 1952 al 1977, circondato dalla sua ultima moglie Oona e dagli otto figli nati tutti in questo posto incantevole. Nella casa completamente ristrutturata e sullo splendido parco, tutto evoca il celebre artista. Siamo completamente coinvolti nell’osservare arredi, cimeli, immagini, filmati, sonori e ricordi dell’artista, con Charlot che ci accompagna in un suggestivo viaggio che, indietro nel tempo, racconta la storia del cinema mondiale. Grazie anche alle tecnologie di oggi nel rappresentare eventi di una vita unica e per trasmettere emozioni. Attraverso oggetti personali ed esperienze multimediali che si mescolano ad immagini ad alta definizione ed in 3D, acustica avanzata, effetti speciali e realtà virtuali. Chaplin visse in questa casa durante il Maccartismo, quando all’artista fu negato il permesso di rientrare negli USA. A Vevey trascorse il resto della sua esistenza, dove il giorno di Natale del 1977 morì nel sonno in questa stanza arredata come allora. “Riabilitato” dall’opinione pubblica americana solo all’inizio degli anni Settanta Chaplin era tornato nella sua patria per ritirare l’Oscar alla carriera. Dico grazie agli amici de “Il Giornale” di Milano, con in testa il collega Matteo Sacchi, che hanno promosso questo magnifico “incontro con il genio”. Davvero nella lista degli itinerari “da non perdere”.

A CASA DI CHARLOT  E AL MUSEO SVIZERO DELLO SPORT: La tecnologia esalta i Grandi. 

II- NEL MUSEO OLIMPICO DI LOSANNA DOVE LA TECNOLOGIA FA RIVIVERE I CAMPIONI DEI GRANDI EVENTI DELLO SPORT

Dalla casa-museo di Chaplin al Museo olimpico di Losanna. Il tour in Svizzera continua, con la grande esposizione su tre livelli, 150 schermi, 1500 oggetti, torce olimpiche, medaglie e attrezzature dei giochi più noti e celebrati. Otto anni fa, con il completo rinnovamento, il Museo di Losanna è stato dotato delle tecnologie informatiche e dei mezzi audiovisivi più avanzati, per rivivere gli eventi della storia olimpica, dall’antichità ai giorni nostri, condividendo anche lo spirito agonistico degli atleti. Grazie alla tecnologia dei computer di ultima generazione e ai media audiovisivi, qui si apprende come deve essere un museo per fare la fortuna di un territorio, attirando turisti e visitatori in continuazione. La giovane guida italiana che da anni vive qui, spiega che l’idea di un museo per celebrare l’ideale olimpionico risale a Pierre de Coubertin, che riportò in auge i Giochi Olimpici, fondando il Comitato Internazionale Olimpico (CIO). Inaugurato nel 1993, il Museo di Losanna è “all’insegna dei giochi sportivi per unire le nazioni”.

E’ la “Mecca degli sportivi”, visto che si tratta del maggiore centro di informazioni sui Giochi Olimpici a livello mondiale. Inoltre, il fine settimana nel TOM Café del museo, dove abbiamo gustato un ottimo espresso, servono un prelibato brunch con vista meravigliosa sul Lago di Ginevra e sulle montagne. Ciò che davvero non guasta.

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