HomeAmbienteTrivelle nell’Adriatico, 41 sindaci della provincia di Chieti dicono “No!”

Trivelle nell’Adriatico, 41 sindaci della provincia di Chieti dicono “No!”

Una cordata di sindaci per dire “No” alle trivelle nel mare Adriatico. In testa alla lista di 41 primi cittadini del Chietino, c’è l’avvocato Ernesto Graziani, sindaco di Paglieta, che ha intrapreso l’iniziativa, poi appoggiata dai suoi colleghi, di scrivere un documento indirizzato al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, al Premier, Mario Draghi, oltre che ad altri autorevoli destinatari.

Nella missiva, i firmatari manifestano il loro disappunto e  piena contrarietà al provvedimento del Ministro per la Transazione Ecologica, Roberto Cingolani, che ha dato il via alla concessione di 11(undici) nuovi pozzi per l’estrazione di gas e di petrolio, tre(3) dei quali nel mare Adriatico.

«Il Ministro Cingolani», spiegano  i firmatari, « ha così proceduto alla clamorosa smentita della politica proclamata dal governo ed ha fatto questo calpestando l’Accordo di Parigi del 2015 e l’European Green Deal, varato dallUnione Europea. Egli inoltre ha fatto in modo che si pervenisse all’autorizzazione A.I.A. anche per la contestatissima centrale di compressione SNAM di Sulmona. E tutto questo mentre stiamo attraversando una crisi ecologica e climatica gravissima e mentre incombe minaccioso il surriscaldamento climatico foriero di immani disastri.«Forse il detto Ministro ha inteso approfittare di un periodo in cui la gente ha la preoccupazione della pandemia e deve inoltre obbedire al divieto di assembramenti (che impedirebbe grandi manifestazioni). Se pensa questo commette un clamoroso errore. L’accorato appello dei sindaci al Premier Draghi-« Allo stato, crediamo sia necessario un Suo autorevole intervento che serva a cancellare gli improvvidi provvedimenti assunti dal Ministro per la transizione ecologica».

Paglieta, 19 Aprile 2021

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Ill.mo Signor Presidente della Repubblica Italiana
Chiar.mo Prof. SERGIO MATTARELLA;
Ill.mo Signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. MARIO DRAGHI;
Ill.mo Presidente del Senato della Repubblica
Onorevole Maria Elisabetta Alberti Casellati;
Ill.mo Presidente della Camera dei Deputati
Onorevole Roberto Fico;
Egregio Ministro per la Transizione Ecologica
Prof. Roberto Cingolani;
Ai segretari dei partiti al governo;
Al presidente della Giunta della Regione Abruzzo
Marco Marsilio
Al presidente del Consiglio della Regione Abruzzo
Lorenzo Sospiri
Ai sig.ri Consiglieri regionali abruzzesi
Angelosante Angelo Simone
Bocchino Sabrina
Cardinali Simona
De Renzis Luca
Di Gianvittorio Antonio
Di Matteo Emiliano
D’Incecco Vincenzo
La Porta Antonietta
Marcovecchio Manuele
Montepara Fabrizio
D’Amario Daniele
D’Annuntiis Umberto
Quaglieri Mario
Testa Guerino
Scoccia Marianna
Santangelo Roberto
Cipolletti Marco
Fedele Giorgio
Marcozzi Sara
Pettinari Domenico Zaccardi
Smargiassi Pietro
Stella Barbara
Taglieri Sclocchi Francesco
Blasioli Antonio
Paolucci Silvio
Pepe Dino
Alle Associazioni ambientaliste
WWF

Greenpeace
Legambiente
Marevivo
Nuovo Senso Civico

Egregio Sig. Presidente Mario Draghi,

quando Lei ha istituito il Ministero della transizione ecologica, tutti gli Italiani hanno ritenuto che un nuovo corso di politica industriale si fosse aperto per lItalia. Ma il ministro Cingolani ci ha fatto immediatamente comprendere che così non era, poiché egli si è affrettato ad approvare la compatibilità ambientale (VIA) per 11 nuovi pozzi, per l’estrazione di gas e di greggio in mare e in terraferma, bloccati dal 2014. Degli 11 pozzi autorizzati, 1 è esplorativo per idrocarburi; 6 sono in terraferma in prov. di Modena; 5 in mare: 2 in Adriatico di fronte al delta del Po tra Veneto ed Emilia; 1 in Adriatico di fronte ad Ancona; 1 in Sicilia di fronte a Licata.
Il Ministro Cingolani ha così proceduto alla clamorosa smentita della politica proclamata dal governo ed ha fatto questo calpestando lAccordo di Parigi del 2015 e lEuropean Green Deal, varato dallUnione Europea. Egli inoltre ha fatto in modo che si pervenisse all’autorizzazione A.I.A. anche per la contestatissima centrale di compressione SNAM di Sulmona. E tutto questo mentre stiamo attraversando una crisi ecologica e climatica gravissima e mentre incombe minaccioso il surriscaldamento climatico foriero di immani disastri. Le più recenti evidenze scientifiche, pubblicate sulle migliori riviste internazionali, dimostrano non solo che il metano è un gas clima-alterante molto più potente della CO2 ma che viene immesso in grandi quantità direttamente in atmosfera lungo la filiera (pozzi, gasdotti, stoccaggi e rete di distribuzione), in ragioni di perdite più o meno occulte di cui, nonostante il dibattito internazionale, il Ministero della Transizione Ecologica non tiene conto. Tra l’altro indirizzare le nostre politiche industriali verso una fonte fossile che, sulla base di queste risultanze, presto sarà oggetto di forti vincoli come chiesto anche dall’IPCC, appare anche miope dal punto di vista della sostenibilità economica di lungo periodo.
Senza considerare gli impatti locali visto che l’Adriatico è praticamente un mare chiuso come un lago e che per un ricambio di tutta la sua acqua occorrono ben ottanta anni. La UE nel suo “Rapporto sullo stato dei mari europei” ha rilevato che l’Adriatico soffre già ora di una pressione antropica del tutto insostenibile. Anche in questo caso questi elementi non sono presi in considerazione da chi dovrebbe assicurare il raggiungimento degli standard di qualità obbligatori fissati a livello europeo.
Forse il detto Ministro ha inteso approfittare di un periodo in cui la gente ha la preoccupazione della pandemia e deve inoltre obbedire al divieto di assembramenti (che impedirebbe grandi manifestazioni). Se pensa questo commette un clamoroso errore. Crediamo sia necessario un Suo autorevole intervento che serva a cancellare gli improvvidi provvedimenti assunti dal Ministro per la transizione ecologica. In attesa di un Suo autorevole ed immediato intervento su quanto sopra esposto e auspicando da parte Sua un riscontro alle perplessità espresse da noi quarantuno Sindaci firmatari, cogliamo l’occasione per inviarLe i nostri saluti, augurandole buon lavoro.


I Sindaci
Ernesto Graziani – Paglieta
Giulio Borrelli – Atessa
Alba Loredana Peschi – Civitaluparella
Alfonso Ottaviano – Scerni
Emiliano Bozzelli – San Vito Chietino
Giovanni Enzo Di Rito – Rocca San Giovanni
Enrico Di Giuseppantonio – Fossacesia

Claudio D’emilio – Palena
Domenico Giangiordano – Roccascalegna
Mario Zulli – Gessopalena


Domenico D’angelo – Pennadomo
Massimiliano Berghella – Treglio
Christian Simonetti – Colledimezzo
Vincenzo Muratelli – Altino
Mario Marco Troilo – Archi
Andrea Di Fabrizio – Lama dei Peligni
Raffaele Verratti – Sant’Eusanio del Sangro
Carlo De Vitis – Fara San Martino
Francesco Menna – Vasto
Giuseppe Finamore – Villa Santa Maria
Massimo Tiberini – Casoli
Giovanni Paolo Rosato – Taranta Peligna
Maurizio Bucci – Gamberale
Alessio Monaco – Rosello
Angelo Piccoli – Montenerodomo
Andrea Schina – Colledimacine
Tommaso Schips – Mozzagrogna
Patrizia D’ottavio – Monteferrante
Felice Magnacca – Castiglione Messer Marino
Mario Pupillo – Lanciano
Sabatino Ramondelli – Roio del Sangro
Silvio Di Pietro – Quadri
Alfredo Pierpaolo Salerno – Fallo
Ciro Carpineta – Pietraferrazzana
Nicola Labbrozzi – Frisa
Gianni Bellisario – Perano
Gabriele Dangelo – Castel Frentano
Danilo D’orazio – Civitella Messer Raimondo
Maria Giulia Di Nunzio – Santa Maria Imbaro
Raffaele Nasuti – Bomba

Carmine Ficca-Torricella Peligna

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