HomeCalcioNubi oscure sull’Eccellenza? Incredibile Gravina: “Dobbiamo essere onesti…”

Nubi oscure sull’Eccellenza? Incredibile Gravina: “Dobbiamo essere onesti…”

Parole pesanti da parte del presidente della FIGC da poco rieletto, Gabriele Gravina, al programma “Campioni del Mondo” di Radio2: “La mia rielezione è stata molto importante e premia, a mio avviso, non solo i risultati che abbiamo ottenuto con grande determinazione e dedizione, ma soprattutto riconosce all’attuale governance una capacità di resistere e di rappresentare una guida sicura per il mondo del calcio. Credo che questo sia il messaggio più importante che è emerso da una votazione che mette insieme diverse anime, quella professionistica ed anche quella dilettantistica” ha spiegato il presidente FIGC

La domanda che ha però tenuto, ancora una volta, completamente sulle spine tantissimi appassionati è stata quella relativa alla possibile ripartenza dell’Eccellenza, da poco riconosciuta di interesse nazionale come la Serie D: “Mi preoccupa tantissimo questa situazione, non a caso il prossimo consiglio federale del 5 marzo vedrà un punto all’ordine del giorno specifico su questo tema. Riguarderà sicuramente il campionato di Eccellenza e il campionato di calcio a 5 e Femminile. Sono molte le variabili su cui dobbiamo lavorare per far ripartire i campionati dilettantistici, dobbiamo essere molto seri e responsabili ma anche onesti nei confronti di tanti dirigenti, che in questo momento aspettano comunque una decisione. Il 5 marzo con quel consiglio dobbiamo dare una risposta definitiva: se si può partire e come partire; se non si può partire bisogna essere onesti e coerenti nel dire a tutti che bisogna fermarsi e non mantenerli sulla graticola, senza dare alcun riferimento. Non trascuriamo un altro piccolo dettaglio: ad oggi abbiamo perso tantissimi ragazzi con il tesseramento giovanile scolastico e questo non è un buon segnale”. 

Domanda anche sugli stadi e sul pubblico, attualmente escluso dagli eventi sportivi: “Il nuovo Dpcm non lo permette, è un problema che riguarda diversi settori e non solo il calcio. Dobbiamo prepararci almeno per il campionato Europeo ad avere un pò più di spettatori”.

La situazione resta dunque, incredibilmente ed ancora una volta, appesa ad un filo. E’ difficile capire come ci si sia potuti muovere per il riconoscimento dell’Eccellenza come campionato di interesse nazionale per poi gettare, ancora una volta, tutti questi dubbi sulla ripartenza. Sicuramente il momento, dal punto di vista sanitario, non aiuta con la curva in piena risalita. Ma è anche vero che le decisioni andrebbero prese con alla base una certa progettualità e non certo con l’umoralità che, ormai da mesi, ha preso a governare il nostro Paese.

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