HomeEdizioniChietiChieti, Di Stefano pretende delle “scuse ufficiali” dopo alcuni commenti sui social

Chieti, Di Stefano pretende delle “scuse ufficiali” dopo alcuni commenti sui social

Di seguito, quanto inviato in redazione dal gruppo consiliare “Lega” di Chieti con il senatore Fabrizio Di Stefano:

“Questa mattina abbiamo inteso di indirizzare la lettera riportata qui di seguito, al sindaco Ferrara, in quanto riteniamo assurdo oltre che assolutamente deprecabile, il commento fatto da un assessore su un post (di cui troverete  l’allegato), e riferito alla nostra collega Dottoressa Emma Letta.

Abbiamo raggiunto ormai una misura ampiamente colma, questa amministrazione che non si sta distinguendo per grandi capacità amministrative, sta invece facendosi notare per l’attivismo sui social nelle espressioni che utilizzano sulle piattaforme, e con l’aggressività da parte di molti dei suoi componenti. .

La campagna elettorale è finita da un pezzo, probabilmente l’hanno vinta anche grazie all’uso dei social, ma adesso è bene che comprendano che per amministrare una città si ha bisogno di  idee e capacità amministrative; le mettessero dunque in campo perché questo è il loro compito. In quanto alle offese questo comportamento li autoqualifica.

Gruppo consiliare Lega- Chieti

Egregio Signor Sindaco,

Siamo a scriverLe per uno squallido episodio accaduto ieri e che ha visto protagonista un suo Assessore.

La nostra collega Dottoressa Emma Letta, le ha rivolto un appello per condannare la becera battuta in cui il giornalista Alan Freedman ha definito Melania Trump, Lei potrà anche non condividere, e quindi non raccoglie il suo appello, ma questa è un’altra storia; rimane comunque  intollerabile che una sua consigliera usi i social per criticare questa iniziativa, e ancor di più che un suo Assessore definisca “minorata” – sempre sui social – la su citata Dottoressa.

Per quanto riguarda l’offesa diretta, sarà la Dottoressa se lo vorrà – e noi la sosterremo pienamente – a decidere se agire per vie legali.

Non siamo qui a pretendere da Lei le scuse ufficiali della sua amministrazione, l’allontanamento dell’Assessore in questione in quanto non ci accontenteremo di eventuali scuse; perché  chi è capace di simili atteggiamenti noi non lo riteniamo degno neppure di essere preso in considerazione e quindi di conseguenza non ci interessa neppure la sua eventuale ammenda.

Restiamo in attesa di una sua consequenziale iniziativa, ma dichiariamo fin da adesso che non tollereremo che questo bruttissimo episodio cada nel vuoto senza conseguenze per chi se ne è fatto protagonista.

Le porgiamo distinti saluti”.

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