Difficile situazione in Abruzzo, con il governatore Marsilio che segue le indicazioni del CTS regionale ed “auto-decreta” lo stato di emergenza totale, spostando il colore della Regione sul rosso che indica il lockdown light. Uno sviluppo tutt’altro che piacevole, per una zona che pure due settimane fa era indicata come gialla e dunque positivamente rispetto alla classificazione imposta dal Governo centrale per la gestione della pandemia virale.
Tra dubbi circa la chiusura delle scuole (resteranno aperte fino alla prima media, ndr) ed ordinanza non autentiche in giro dalla serata di ieri sui social, il presidente Marsilio ha fatto chiarezza spiegando che l’idea della zona rossa è quella di “provare a salvare il periodo natalizio” e che è “meglio farla ora che tra una settimana”. Idee che possono essere, ovviamente, condivisibili, solo a patto però di sapere che dalla zona rossa si possa tornare indietro: ad oggi, infatti, è difficile immaginare che la situazione abruzzese possa risolversi entro il 3 Dicembre, termine finale del DPCM attualmente in vigore. Pesa, in particolare, la situazione sanitaria dell’aquilano, della Marsica e del teramano: basterà questa zona rossa per portarci fuori dall’incubo?
