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Dante Capaldi Torna a L’Aquila con il suo Romanzo su Pietro Fontana,
Il roccioso stopper di Canistro professionista esemplare del calcio anni ‘70
| ll 15 dicembre 2022 al Palazzetto Dei Nobili dell’Aquila, la presentazione del libro di Dante Capaldi, decano della stampa abruzzese, dal titolo “La Storia di Pietro Fontana” (APE, 2022), l’ex rossoblù di fine anni’60 e con una carriera importante da calciatore e poi da allenatore girando mezza Italia. |
Nel suo libro Dante Capaldi fornisce uno spaccato della sua esperienza di Educatore, giornalista e dirigente scolastico ma anche con tanti riferimenti ai suo affetti familiari, senza far mancare sottolineature critiche alle “malattie” ,dello sport ed infine e soprattutto a quel Pietro Fontana che da tempo gli aveva inculcato nella mente l’idea di scrivere la sua storia non solo calcistica. Capaldi ricorda di aver deciso di dar corso al romanzo mentre in un momento di relax ascoltava Weightless dei Marconi Union, considerata “in grado di rallentare la frequenza cardiaca, ridurre la pressione sanguigna e abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress”. La musica definita scientificamente più rilassante di sempre, appunto. Relax porta relax e così il decano del giornalismo aquilano ha ricordato “La storia di Pietro Fontana (il grande)” trascritta nelle 110 pagine di un libro scorrevole e intrigante. Mi sembra che si possa tranquillamente affermare che l’appellativo di “grande” non costituisce una esagerazione, perché la storia del Pietro nato a Canistro, sotto il profilo sportivo e anche umano, lo è stato veramente. Ma Capaldi sulla copertina ha giustamente usato il minuscolo per non mettere in ombra lo Zar di Russia che ha regnato a cavallo del XVII e del XVIII secolo. Un libro da non far mancare nella biblioteca degli appassionati di Sport anche perché il ricavato sarà devoluto alla Benemerita associazione San Vincenzo de’ Paoli che assiste le persone meno abbienti in difficoltà. Rimandiamo ovviamente alla lettura del testo per intero, mentre qui di seguito anticipiamo il curriculum di Pietro Fontana e pubblichiamo alcune foto relative alla presentazione del Palazzetto dei Nobili-
| Pietro Fontana, nativo di Canistro l’11 agosto 1944 e scomparso ad Arezzo, il 22 novembre 2020 (il fratello Franco, presidente Carispaq, dal 1994-97 e scomparso di recente), smise di far il carabiniere per il calcio dietro consiglio di Dante Capaldi, da direttore scolastico nella Marsica, scorgendone le doti di roccioso difensore in un torneo di Tagliacozzo, quindi, ne parlò al presidente ed al tecnico rossoblù: l’avvocato Ubaldo Lopardi Dino Fiorini. Fontana, dal 1966-67 al 1967-68, conquista le simpatie del pubblico e dei compagni di squadra aquilana, e, diversi club lo attenzionarono, fra questi la SS. Lazio di “mastro” Umberto Lenzini ed allenatore “don” Juan Carlos Lorenzo; Fontana, pur contribuendo al ritorno in A dei biancocelesti (mentre, di converso, nonostante i cinque giocatori e milioni incassati dalla sua vendita ai laziali, l’AS L’Aquila retrocedeva in D nel 1960-69), era ceduto alla SS. Ternana prima di Luis Vinicio, poi, di mister “gioco corto” Corrado Viciani, anche qui, vincendo il campionato nel 1971-72 e senza poter solcare la massima serie. Il “grande Pietro”, Fontana, prosegue l’attività di calciatore ad Arezzo e Brindisi, fino alla intrapresa del percorso da allenatore a Cava Dei Tirreni, Ancona, Cosenza, Brindisi, Crotone, Massa Carrara, Pagani, Udine, Arezzo, Potenza, e, da menzionare la guida della Pol. C.E.P. Castel Di Sangro, infine, dalla metà degli anni’90, comincia a divulgare la sua enorme esperienza, ai giovani delle scuole calcio, sempre assistito dalla sua famiglia ed apprezzato da tante parti d’Italia, compresa la stessa città che lo lanciò calcisticamente. |
Nelle Foto
- Mauro Lauri ex calciatore del Cagliari di Gigi Rivae amico di Fontana con Dante Capaldi e con L’europarlamentare Elisabetta De Blasis
- Le chitarre del Maestro Guglielmi
- Il Tavolo dell’evento
- Fontana sulla stampa dell’epoca come Pietro il grande
