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UNA SENTENZA STORICA

 Il Limite /151

di Raniero Regni     

   Quando nel numero scorso di questa rubrica si parlava dell’alleanza tra le generazioni più anziane (il grigio) e l’azione politica e l’impegno ambientalista in favore delle generazioni future (il verde), mai ci si sarebbe immaginata una conferma tanto puntale dall’attualità. Invece è successo. La Corte Suprema dei Diritti dell’uomo si è pronunciata contro la Svizzera per l’inerzia di quel paese di fronte al cambiamento climatico. È la prima volta che un paese viene condannato e rappresenta un precedente importante per le 46 nazioni membri del Consiglio d’Europa.

Questa vittoria è stata frutto dell’azione di un gruppo di attiviste, le “Anziane per il clima”, che hanno fatto causa alla Confederazione elvetica. Si tratta di una sentenza inappellabile e irriformabile che costituisce un precedente per azioni future contro governi inadempienti. La condanna costringerà la Svizzera a rivedere le sue politiche per contrastare il riscaldamento globale. Un intero governo di un paese viene sostanzialmente portato davanti ad un tribunale internazionale.

Il clima è un diritto umano ed è colpevole chi non agisce per migliorarlo. Il clima danneggia la salute e quindi attacca un diritto fondamentale e non mediabile come il diritto alla salute. Le “nonne per il clima” avevano denunciato il fatto che il caldo eccessivo impediva loro di uscire di casa e soprattutto aumentava il rischio di mortalità delle fasce più anziane. E il non aver fatto nulla per contenere l’aumento delle temperature era una omissione grave del governo.

Le anziane attiviste ultra ottantenni, che fanno venire in mente un’altra immagine, quella dell’anziana superstite della battaglia di Stalingrado, che fronteggia la polizia di Putin durante una manifestazione, sono la testimonianza di quello che potrebbe-dovrebbe essere il ruolo dei nonni, degli anziani che, pur da pensionati, fuori dell’attività lavorativa, sono presenti nell’attivismo politico. È quella funzione, direbbe Hillmann, che devono avere i vecchi, essere come gli antenati protettori delle comunità dei vivi, protettori delle giovani generazioni.

    

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