Un’atmosfera di silenziosa contemplazione pervade lo spazio che contiene il lavoro di Bruno Walpoth. Figure scolpite nel legno di tiglio, noce e olmo di accolgono il visitatore, immergendolo in un mondo di riflessione e introspezione.
Queste presenze, suggeriscono uno spazio ovattato nel quale esistono ma non interagiscono tra loro, solo assorte nei loro pensieri, nella loro vita interiore. Al visitatore è richiesto di porsi in ascolto, in silenzio, di quel dialogo interno che le sculture instaurano con se stesse e fra di loro. È un invito ad entrare in contatto con l’essenza più profonda dell’essere umano, ad esplorarne i recessi dell’animo attraverso la contemplazione delle forme scolpite nel legno.
Bruno Walpoth, proveniente dalla gloriosa tradizione degli scultori della Val Gardena, porta avanti con maestria e sensibilità l’eredità artistica della sua terra natale. Come i grandi maestri che lo hanno preceduto, Walpoth è un artista silenzioso, che trova ispirazione nella solitudine del suo studio a Ortisei.
Il realismo delle opere di Walpoth si fonde con il silenzio che l’artista ricerca, dando vita a figure che si sostanziano nella rigorosa pulizia della forma. Le sculture vengono spesso collocate su basi colorate o circondate da vuoto assoluto, nel creare un’atmosfera senza tempo, priva di riferimenti spaziali o temporali. Tra le opere “Nadia” e “Valentina” sono esempi straordinari di questa ricerca di bellezza e silenzio.
Il metodo di lavoro di Walpoth è lento ed estremamente accurato, caratterizzato da una fase iniziale di sbozzatura con la motosega, seguita dal lavoro agli scalpelli e infine dalla rifinitura con la raspa. Il leggero strato di colore acrilico bianco che viene applicato sulla superficie delle figure non nasconde la texture del legno, ma anzi accentua la carica espressiva dei lineamenti delle sculture.
