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Massaggio e termalismo per una migliore prestazione sportiva

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Massaggio e termalismo per una migliore prestazione sportiva

di Giuseppe Mazzocco

    L’argomento è stato sviluppato, dettagliatamente, in quattro parti: “attività sportiva e performance”; “medicina sportiva e terapia fisica”; “massoterapia” e “termalismo”, partendo, nell’introduzione, dai concetti fondamentali di sport, atleta e gesto.

  L’Autrice  analizza il significato  di  “attività sportiva e performance”,  attualizzandolo al moderno contesto socioeconomico-culturale ed ambientale.

   Arriva, dopo, a precisare l’idea della prevenzione, che deve essere realizzata attraverso il movimento, introducendo il concetto di “gestualità allenata”.

  Solo un lavoro fatto su basi programmate può portare l’uomo a vivere al meglio la “condizione di atleta” che, però, può ricorrere (per la salvaguardia della propria integrità biomeccanica o per il recupero post-traumatico o per una migliore prestazione sportiva) alla terapia fisica, al massaggio ed al termalismo.

   Esiste uno  stretto rapporto  fra la medicina e lo sport, dal momento che il movimento esasperato (tipico della specializzazione sportiva) può produrre degli stati morbosi, che trovano giovamento nell’uso di particolari forme di fisioterapia.

   Disegnato, così, l’indice generale, la trattazione mette al centro dell’intero percorso tematico il concetto dell’utilizzazione, a scopo terapeutico, di energia fisica, sotto diverse forme applicative.

   Fra queste, sicuramente, un posto di rilievo spetta alla massoterapia ed al termalismo: due “momenti tecnici” che aiutano l’atleta ad avere delle migliori prestazioni (se si realizza la loro valenza preventiva) o a recuperare i danni di un trauma (se vengono applicati come forme terapeutiche).

   La massoterapia viene presentata in tutta la sua complessità tecno-realizzativa, fino al rigoroso esame delle relative indicazioni e controindicazioni.

   L’analisi degli effetti biologici, che vengono attivati con le tecniche massoterapiche, allarga il campo della trattazione, ricordando, inoltre, gli aspetti meccanici e riflessi che si innescano con il trattamento manuale.

   Le principali tecniche massoterapiche vengono dettagliatamente precisate e commentate, accoppiando alla parte descrittiva la “lettura” di chiarissime immagini, ordinate in un atlante iconografico allegato.

   L’Autrice analizza e “fotografa” lo sfioramento, la frizione, la pressione, l’impastamento, la percussione e la vibrazione.

   Per tutte le manovre ricorda gli scopi da raggiungere ed i passaggi tecnici principali. Vengono menzionate, inoltre, le “variazioni sul tema” e le personalizzazioni più usuali e conosciute, che rendono ancora più interessanti le singole manovre.

   Dello sfioramento evidenzia il “piallamento a pettine” (praticato con le nocche e le falangi, a pugno chiuso ed a polso in flessione); della frizione ricorda le pressioni digitali di Cyriax e le varianti proposte da Hoffa; della pressione descrive la fattibilità di realizzarla con delle spinte digitali di tipo circolatorio; dell’impastamento mette in evidenza la possibilità, riferita a zone muscolari voluminose, di eseguire una potente manualità di scollamento con la presa digitale che “solleva” il ventre del muscolo; della percussione vengono riportate le diverse condizioni di usare la mano (dita a coppetta, chiusura a pugno, mano a taglio con dita rigide o con dita libere, ecc.) e delle vibrazioni riporta le difficoltà esecutive.

   U2n capitolo a parte viene dedicato al massaggio strumentale, inteso non come sostituzione della manualità professionale, ma come un prezioso compendio alle attività manipolative, per realizzare azioni specifiche selettive e a frequenze elevate.

   Gli attrezzi sono preziosi sussidi tecnici, scientificamente sicuri e con varie modulazioni di frequenza percussiva e vibratoria, che rendono più incisiva l’azione del massaggio. Fra queste macchine, sicuramente, un posto di rilievo spetta al MAV (Massaggiatore ad Azione Variabile) che l’Autrice ha lungamente provato e di cui riporta una precisa e positiva testimonianza applicativa.

   La quarta parte viene dedicata al termalismo, con un’analisi minuziosa dei limiti e delle possibilità della terapia termale (indicazioni e controindicazioni), dell’origine e della classificazione delle acque, con la descrizione delle caratteristiche distintive dei peloidi, della loro tecnica terapeutica applicativa, della specifica azione biologica e farmacologica e delle positività primarie, secondarie ed accessorie.

   Un preciso passaggio viene riservato, inoltre, alle grotte naturali, al loro uso terapeutico ed alle specifiche tecniche di cura.

  Nelle conclusioni, per dirla con le parole dell’Autrice, viene rimarcato il concetto che “la massoterapia ed il termalismo non devono essere considerati un complemento di lusso nell’assistenza dell’atleta, ma, piuttosto, parte integrante ed indispensabile della medicina sportiva”.

   Un ricco indice bibliografico segue il già menzionato e ben realizzato atlante iconografico.

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