POST 144
Picché stì a magnà sopre le unucchie?
Per una volta la nostra scelta del Post della settimana cade su uno di quelli pubblicati nella pagina che porta il titolo “Se li quadr putess parlà nu stassam zitt”, che alla maggior parte dei lettori potrà sembrare scritto in lingua araba o in una similare. Si tratta invece di un dialetto dell’Abruzzo orientale. Chi scrive non ha mai nascosto la sua passione per i dialetti in generale (l’editoriale della scorsa settimana lo dimostra chiaramente), ma confesso di aver avuto qualche remora ad inserire in rubrica i post comprendenti le simpatica “rilettura” dei dipinti pubblicati dai “vignettisti” che curano la pagina. Quel dialetto si caratterizza infatti per la pronuncia molto stretta e le tante parole tronche e accentate, la cui lettura comporta una metrica molto particolare.
Questa settimana però, lasciando temporaneamente da parte i post ricorrenti di Marino Bartoletti e dei pochi altri “navigatori” degni di nota, che sono riuscito ad individuare nel mare magnum delle banalità dei social,, diamo spazio alla sagacia comunicativa delle foto di “Se i quadri potessero parlare, noi staremmo zitti” (questa la traduzione del simpatico titolo). Speriamo che lettrici e lettori, soprattutto i non abruzzesi, apprezzino la scelta.
(PLP)
(“Se li quadr putess parlà nu stassam zitt” – Facebook 24 febbraio 2024)- Traduzioni di Pierluigi Palmieri