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L’URANIO FARÀ IL BOTTO NEL 2024?

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        L’URANIO FARÀ IL BOTTO NEL 2024?

di Mario Travaglini

 Il prezzo dell’uranio e l’URA ETF da qualche tempo non fanno altro che ripetere un messaggio chiaro ai risparmiatori : è ora di prendere posizione. Sono dell’opinione che per valutare l’evoluzione del prezzo della materia prima sia più concreto studiare le variazioni di un ETF sull’intero settore dell’uranio piuttosto che un grafico sui prezzi della libbra. L’ETF che ho scelto è composto da 45 titoli estremamente diversi (minerario, junior, ingegneria, etc.), il che consente un’esposizione molto ampia e limita i rischi di crisi non sistemiche.                  Quando scrissi l’articolo “Investire nell’uranio ? Si, ma con giudizio” il suo prezzo oscillava intorno ai 20 dollari; oggi, dopo un anno, siamo oltre i 32 $ . Non mi dilungherò sui fondamentali del settore perché sono troppo scontati essendo sotto gli occhi di tutti le necessità di impiego nel settore della  elettrificazione dell’economia, della decarbonizzazione dell’elettricità, della costruzione di reattori e del noto deficit strutturale delle riserve di uranio in natura.    Per spiegare quanto sta accadendo cercherò di fare una analisi utilizzando due strumenti: l’OBV e il Money Flow.

L’OBV, acronimo di “On-Balance Volume”, è un vecchio indicatore di analisi tecnica creato negli anni ’60 utilizzato per  mettere in relazione il prezzo delle azioni o  Etf  con il loro volume nel mercato azionario. L’OBV si basa su un volume totale cumulativo. Il funzionamento è semplice: se la giornata borsistica finisce al rialzo, si aggiunge il volume, se finisce al ribasso, si sottrae il volume della giornata. Questo indicatore mi piace molto perché permette di farsi un’idea dell’accumulo su un titolo. L’esempio che segue risulterà utile per capire il suo funzionamento :  se durante una giornata di contrattazioni il titolo aumenta del  del 2% con un volume di 1 milione di pezzi scanbiati e il giorno successivo si verifica una diminuzione del 2% con 5.000 pezzi scambiati, significa che  Il titolo è ancora allo stesso punto, ma l’OBV è aumentato notevolmente. Possiamo quindi concludere che se molti investitori sono saliti sul treno e pochissimi ne sono scesi la tendenza di fondo è quella del rialzo.

Il Money Flow è un indicatore più recente essendo stato messo a punto negli anni ’80, in un periodo di forte effervescenza borsistica. Anche questo è abbastanza semplice e funziona come segue: occorre prendere il prezzo medio che il titolo evidenzia nel corso di una seduta e moltiplicarlo per il volume giornaliero. Il risultato cosi ottenuto va poi comparato  alla media dei 21 giorni precedenti onde determinare il segno del flusso; esso è positivo se il prezzo medio giornaliero supera quello medio dei 21 giorni, mentre è negatico nel caso contrario. Un esempio potrà essere utile per chiarire il concetto :

  • prezzo medio giornaliero Euro 25,18, prezzo medio a 21 giorni 22,40 = flusso potivo e tendenza a crescere;

  • prezzo medio giornaliero Euro 25,18, prezzo medio a 21 giorni 27,56= flusso negativo e tendenza al ribasso.

E’ consigliabile utilizzare questo indicatore solo come conferma dell’OBV, ma mai da solo. Guardando la movimentazione del prezzo di questo ETF constato che da tre anni si muove in una sorta di canale compreso tra un supporto (1) di 18 dollari e una resistenza (2) di 32 dollari. Il superamento di quest’ultima resistenza sarà un segnale rialzista perché certificherà la divergenza tra il prezzo dell’ETF, rimasto bloccato nel suo canale, e l’OBV e il Money Flow che ne sono usciti già da due anni. Questo costituisce il classico caso di scuola ed è una delle divergenze più belle che ho osservato negli ultimi vent’anni sulle materie prime. Tuttavia c’è una seconda divergenza su cui desidero attrarre l’attenzione dei lettori: quella tra il prezzo della libbra di uranio e il valore dell’ETF. All’inizio del 2011, prima dell’incidente nucleare di Fukushima, il prezzo dell’uranio era di 64 dollari e il valore dell’ETF era di circa 130 dollari. Oggi il prezzo della libbra di uranio è di 90 dollari e il valore dell’ETF è di soli 32 dollari. Tutto questo porta a concludere che l’attenzione deve essere focalizzata sulla rottura della resistenza intorno ai 32-33 dollari ed impostare  un ordine di stop loss (3) intorno ai 29-30 dollari qualora si decida di investire sul titolo.  Ma attenzione, il bel discorso teorico che ho appena fatto è vero che  aumenta le probabilità di rialzo, ma non garantisce in alcun modo un risultato al 100%. Qualsiasi crisi sistemica (crollo del mercato azionario, incidente nucleare, guerra, bancarotta (l’elenco purtroppo è molto lungo), potendo distruggere questo bellissimo castello, ci impone di retsare vigili e non dimenticare mai l’aleatorietà degli eventi e neppure …….gli stop loss impostati.  A puro titolo statistico ricordo che i tre ETF menzionati nell’articolo del dicembre 2023, dopo un anno, hanno avuto una performance del tutto soddisfacente che qui di seguito riporto.

 NorthShore Global Uranium Mining ETF      ISIN US3015057157

prezzo  inizio dicembre 2022 30,46     prezzo  fine    dicembre 2023 50,86                                         performance 67%

– Global X Uranium ETF      ISIN US379 4Y8710

prezzo  inizio dicembre 2022 20,46         prezzo  fine    dicembre 2023 28,73                                         performance 40,1%

 – Horizons Global Uranium ETF        ISIN CA44055K1075     

prezzo  inizio dicembre 2022 20,94      prezzo  fine    dicembre 2023 34,65                                         performance 65,4%

 (1) il supporto è il livello al quale un prezzo al ribasso arresta la propria caduta e potenzialmente”rimbalza” di nuovo verso l’alto                   
(2) la resistenza è l’opposto del supportoovvero è il livello al quale un prezzo in salita trova una resistenza alla crescita e potenzialmente scende;                                                                                               
  (3) lo stop loss è il livello che, se superato dai prezzi, determina la chiusura della posizione prima che il target prefissato venga raggiunto,generando una perdita..
LA FOTO IN EVIDENZA RIPORTA LA FORMULA ELETTRONICA DELL’URANIO
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