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CHINESIOLOGIA SPECIFICA PER PIEDE PIATTO INFANTILE (ultima prte)

Benessere / 134

Chinesiologia specifica per piede piatto infantile (ultima parte)

di Giuseppe Mazzoco

   Il lavoro, che ha il senso di una proposta chinesiologica per piede piatto infantile (come rieducazione post-intervento chirurgico), chiama in causa, in maniera “nominale”, le altre specializzazioni del recupero funzionale (massoterapia, fisioterapia, rieducazione, ortesiologia, podologia), creando, così, il gruppo delle “aree pertenenti”. Sceglie, cioè, le specializzazioni professionali che, in armonia d’interventi, possano aiutare un bambino a crescere in un sano equilibrio posturale statico e dinamico, dopo un “pesante” intervento chirurgico.

   Un “percorso terapeutico” molto ben descritto e precisato, da cui appare estremamente importante il ruolo che il massaggio, con tutte le “sfumature” tecniche che l’Autore individua e propone, riveste nella ripresa funzionale del piede nella fase post-operatoria.

   Una buona parte dell’atlante iconografico è “sfacciatamente” riservata alle illustrazioni delle manovre di sensibilizzazione, di stimolazione riflessa, di drenaggio (in particolare il “milking”) e di tonificazione, che le tecniche manuali riescono a realizzare in maniera precisa.

   Un momento manipolativo riflesso, a cui viene dato grande importanza, è quello del rilassamento, per realizzare degli “intervalli di tensione” fra momenti di lavoro anche dolorosi (si pensi alle fasi dello scollamento interfasciale o a quello dello sbloccaggio articolare). Le tecniche di rilassamento vengono messe in atto, quindi, prima di “accendere” le piene manovre di massaggio meccanico o fra una tecnica e l’altra o fra un’azione di chinesiologia passiva ed un esercizio muscolare di ripristino tonico-trofico.

   L’Autore, nel rispetto dell’unità psico-fisica, tiene a precisare che per la realizzazione di queste tecniche manuali, per la ricerca del rilassamento, il soggetto debba trovarsi in posizione comoda, senza incrociare braccia e gambe; senza avere le mani unite e, nel rispetto di una generale indicazione di riflessologia, le manovre di massaggio debbano iniziare (per la legge della polarità) dal piede sinistro.

   L’Autore affida, in buona parte, alle tecniche riflesse anche il compito terapeutico della stimolazione e dell’azione tonificante, nella ricerca di una completa ricostruzione del “senso tonico e funzionale” di piedi che hanno “subito” un intervento e sono appena usciti da stivaletti gessati di contenzione post-operatoria.

   Il lavoro, così, riporta in successione gli interventi chinesiologici (esercizi attivi, di tonificazione e di propriocezione, e passivi, di sbloccaggio e di fragilizzazione), di massaggio meccanico (azione iperemizzante) e di massaggio riflesso (stimolazione dei punti riflessi, rilassamento, drenaggio ed azione tonificante), che sono stati scelti per il recupero post-operatorio.

   L’Autore, comunque, non guarda al solo recupero funzionale del segmento piede, ma intende riferirsi ad una completa azione educativa di tutta l’unità psico-fisica del soggetto, con particolare riguardo all’educazione della postura ed alla coordinazione di tutta la motricità dell’intero apparato locomotore.

   Riporta, inoltre, dei consigli di ordine generale per il controllo degli indici ponderali, per l’uso ortesiologico dei plantari e delle scarpe correttive e per la realizzazione di momenti calibrati di attività motoria.

   Il lavoro, ottimamente presentato e dalle proposte molto chiare, si completa con un significativo atlante iconografico e con una completa bibliografia essenziale di riferimento.

 

 

 

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