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La prevenzione e la rieducazione di alcune tecnopatie della pallavolo (Prima parte)

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La prevenzione e la rieducazione di alcune tecnopatie della pallavolo (Prima parte)

 

   Il lavoro in esame presenta un’evidente completezza tematica e le caratteristiche della scientificità espositiva e di riferimento.

   Una ricerca che non ha lasciato niente al caso e che possiede tutte le sfaccettature della precisione di un’antologia tecnica.

   L’opera riporta, oltre alla bibliografia di supporto (76 libri citati), quella degli articoli (85 riferimenti) e l’elenco dei “momenti di formazione” a cui l’Autore ha partecipato, per integrare la parte teorica con le conoscenze pratiche.

   A fondo lavoro è stato, inoltre, composto l’indice delle immagini: l’elenco di tutte le figure inserite nel testo, con delle brevi didascalie di commento. Si trovano, ancora, l’indice dei grafici, delle tabelle e quello analitico. Tutte queste “preziosità” rendono il lavoro ancora più completo e ne permettono una consultazione veloce e precisa.   Un altro aspetto apprezzabile è l’atlante iconografico: una “esposizione visiva” che parla il linguaggio delle immagini, ma che ha la stessa incisività comunicativa del testo scritto. L’Autore affida alle foto, molto chiare e fatte con l’intento preciso di esplicare concetti tecnici, il compito rigoroso del messaggio didattico, quasi un “manuale d’uso” della maniera di rieducare e di applicare le fasce per le contenzioni articolari.

   Il titolo racchiude l’area tematica attorno alla quale si è costruito il percorso della ricerca e l’indice indica, chiaramente, la strada seguita. Nell’elenco riassuntivo si riportano capitoli d’apertura (perché la scelta della pallavolo e le origini storiche della stessa), di selezione tecnica dell’area sportiva indicata (l’atleta della pallavolo ed i rischi soggettivi), di aggancio alla tecnica di gioco (i fondamentali ed i traumi nell’evoluzione della pallavolo), di cultura scientifica generale (cenni di anatomia e di biomeccanica funzionale della caviglia e della mano, con chiarissimi riferimenti anatomo-funzionali), di argomentazioni specifiche (le generalità sui traumi e gli esami clinici specifici), di informazione infortunistica (la casistica storica ovvero le lesioni in percentuale, con la diversa incidenza dei traumi nel corso degli anni), di interesse preventivo (i rischi nello sport e la prevenzione: sistemi di applicazione, il riposo attivo e lo stretching, con le modalità e gli esercizi).

   Il capitolo centrale è, naturalmente, sulla rieducazione funzionale, con i riferimenti metodologici alla chinesiologia, al bendaggio ed al massaggio.

   Un indice così dettagliato presenta tutti gli aspetti che interessano l’area tematica della prevenzione e della rieducazione di ben precisi settori tecnopatici della pallavolo.

   Un “passaggio” interessante, prezioso perché completa tutta l’area espositiva, è quello dedicato all’esame clinico di una caviglia che ha subito un trauma. Questa, ricorda l’Autore, dovrà essere comparata con l’altra (sana) e lo “studio clinico” avverrà: “in eversione (per accertare l’integrità o meno del legamento deltoideo), in latero-laterale (sul perone, in modo da poter osservare eventuali lesioni alla sindesmosi tibio-peroneale), sul piano sagittale (si effettuerà la prova del cassetto anteriore, per verificare l’integrità del legamento peroneo-astragalico anteriore), in inversione (si esamineranno i legamenti collaterali esterni”.

Il test del cassetto anteriore di caviglia (per verificare lo stato di tenuta del legamento peroneo-astragalico anteriore) viene effettuato con il piede in leggera flessione plantare e con le mani dell’esaminatore che (una appoggiata nella porzione anteriore distale della tibia e l’altra sulla superficie posteriore del calcagno) esercitano due spinte contemporanee, ma in direzioni opposte, tentando di “scollare” anteriormente il piede dalla tibia. In caso di movimento scivolato a cassetto, si sospetta la rottura del legamento peroneo-astragalico anteriore.

Il test dell’inversione viene effettuato con le prese descritte per il test del cassetto anteriore, ma producendo un forte movimento d’inversione. Nel caso di assenza della fisiologica resistenza di fine corsa articolare” e di estrema lassità articolare della caviglia “stressata” si è autorizzati a credere ad una rottura dei legamenti peroneo-astragalico anteriore e peroneo-calcaneare.

Il lavoro offre una lettura incrociata delle tecniche di prevenzione e di recupero post traumatico, permettendo, però e nel contempo, il massaggio ed il bendaggio. Ogni settore indicato ha lo sviluppo completo degli aspetti che più possono interessare l’area della pallavolo.

Per il bendaggio delle dita, per esempio, di difficile riscontro sulla letteratura abituale della contenzione, vengono riportate delle tecniche molto precise, con gli aspetti iconografici assolutamente chiari ed indicativi.

(Continua con la seconda parte).

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