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Salto impossibile? Non per la Biles

Editoriale / 125

Salto impossibile? Non per Simone Biles  

                                                                                                                      di Pierluigi Palmieri

SIMONE BILIS TORNA IN PISTA, E DA OGGI ANCHE NELLA LEGENDA

AI MONSIALI DI GINNASTICA ARTISTICA DI ANVERSA, LA GRANDE CAMPIONESSA AMERICANA-CHE SI RITIRO’ DAI GIOCHI DI TOKIO- IMPRIME NUOVAMENTE IL SUO MARCHIO NELLA STORIA DELLA DISCIPLINA. LO FA CIN UN VOLTEGGIO CHE PER LA SUA DIFFICOLTA’ ERA STATO ESEGUITO SOLO DA UOMINI: Lo “Yurschenko doppio carpio”, CHE QUALCUNO CHIAMA “il salto impossibile” e che da oggi prende il suo nome perché è l’unica donna capace di realizzarlo

                                                                                                                              RAI NEWS 2/10/23

Dopo aver scelto il titolo di questo editoriale ed averlo passato al   Maestro Puzzu, per il consueto inserimento nella locandina della nostra Rivista, che lui compone, magistralmente appunto, ogni domenica, mi è venuto il dubbio che a qualcuno potesse apparire alquanto enigmatico. Di che salto si tratta? Dove e quando è avvenuto il fatto? Chi è questa Biles?. Per rispondere doverosamente a queste domande ho inserito un incipit  esplicativo in testa all’articolo e un link in fondo allo stesso, scegliendo, tra i tanti commenti , quello di Rai News, perché la Rai ha trasmesso in diretta l’evento durante il quale l’impresa è stata realizzata e per questo merita il plauso di chi non annovera la Ginnastica Artistica, tra gli “sport minori”. Tra questi c’è ovviamente chi scrive che nella settimana appena conclusa nello scegliere i programmi da vedere in TV ha dato la priorità ai mondiali di Ginnastica appunto e a quelli di Rugby. Se dal punto di vista del “tifoso azzurro” i due eventi sono stati avari di soddisfazioni, viste con la lucidità e la dovuta obiettività  le prestazioni delle nostre nazionali, anche se per motivazioni opposte, hanno offerto indicazioni molto significative. I nostri, pur dotati rugbisti hanno dovuto prendere atto della schiacciante superiorità degli avversari con i quali hanno perso le ultime due partite dei Mondiali  della Nuova Zelanda e della Francia. I punteggi parlano chiaro (17-96 e 7- 60) ma un onesto feedback e l’analisi delle varie fasi in cui la superiorità si è manifestata saranno paradossalmente di prezioso insegnamento. Al contrario  il quinto posto ottenuto dalla nostra nazionale ad Anversa, pur nella delusione del momento ,legata alla “manciata”  di decimi che l’ha distanziata dalla medaglia di bronzo, ha dato alla squadra azzurra la certezza di poter competere con le più forti al mondo. Tra queste, in ordine inverso di classifica, Cina, Francia, Brasile e…Stati Uniti. Il team USA è arrivato a conseguire per la settima volta consecutiva il titolo mondiale a squadre, superando il record di 6 detenuto dalla squadra maschile cinese. Non è per caso che il “salto impossibile”  di cui al titolo e all’incipit, fino ad oggi prerogativa di soli uomini, abbia contribuito in maniera determinante alla vittoria e al record della squadra femminile statunitense,  Il gesto  di Simone Biles merita una considerazione che va oltre la prestazione sportiva. È straordinario perché viene da una ragazza oggi ventiseinne,  che dopo aver vinto decine di ori ( il primo mondiale a sedici anni) ha avuto il coraggio di denunciare gli abusi sessuali subiti dal medico  della nazionale USA Larry Nazzar. Alla sua denuncia seguirono quelle di altre tre ginnaste. Dopo pochi mesi tutte le ragazze furono insignite dell’Arthur Ashe Courage Award, mentre il medico porcone fu condannato ad un minimo di 40 ed un massimo di 175 anni di prigione.  Insieme alle altre vittime degli abusi ha dimostrato di aver meritato il premio “Coraggio” andando due anni fa a testimoniare presso il Senato Americano contro le omissioni dell’FBI nell’indagine sui reati sessuali di Nasser. Simone, dopo la denuncia; ha pagato un prezzo molto caro in termini di salute mentale, tanto da interrompere l’attività agonistica per un anno e sottoporsi a cure con ansiolitici. Dal 2 ottobre 2023 il salto Yurchenko ovvero il “doppio carpio al volteggio” che facevano solo gli uomini si chiamerà SALTO BILES. Simone considerata tra le 100 donne più influenti  al mondo, dopo  i mondiali di Anversa, dove si è aggiudicata nelle successive giornate l’oro individuale “All around” ha certamente fatto un bel “salto” in avanti anche  in quella classifica.

ECCO IL LINK DI RAI NEWS con il filmato del salto da oggi  “possibile”

Simone Biles firma l’ennesimo prodigio e fa la storia (rainews.it)

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