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UNO SPELEOLOGO E’ ENTRATO NELLA TESTA DELLA SIGNORA LAGARDE E…….

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UNO SPELEOLOGO E’ ENTRATO NELLA TESTA DELLA SIGNORA LAGARDE E…….

di Mario Travaglini

 L’incertezza che regna nella economia globalizzata, specie nei paesi  che fanno da traino a tutti gli altri, sembra molto sconcertare gli economisti  che sono sempre più convinti di un soft landing, ovvero che se ci sarà un recessione gli effetti non saranno devastanti o, anzi, forse, non ci sarà nemmeno una recessione. Di conseguenza gli esperti di finanza  non sanno che pesci prendere quando sono sollecitati a formulare previsioni di investimento. Nessuno sa niente di cosa succede sui mercati, tanto che alcuni, per rendersi interessanti, si sono spinti  a farfugliare tesi del tutto irrealistiche, mentre altri hanno avuto il coraggio di dire che neppure Powell, il capo della FED, sappia veramente dove sta portando il mondo. Costoro hanno  ipotizzato tre scenari:

-Non sa niente di cosa succederà in futuro;

-Lo sa ma non lo vuole dire;

-Non sa niente ma fa finta di sapere tutto.

Se volessi partecipare a questo giochino potrei aggregarmi a quei pochi che propendono per la terza ipotesi, essendo chiaro, almeno per quel che riesco a capire,  che le decisioni assunte sino ad oggi hanno inquinato a tal punto le sorgenti economiche classiche  che i rimedi utilizzati per guarire le anomalie del sistema non riescono a produrre effetti concreti. Succede un po’ come in medicina quando si vuole curare un virus sconosciuto o modificato con un antibiotico tradizionale o con la tachipirina. Al di là delle metafore, che poi lasciano il tempo che trovano, ciò che mi preoccupa è che la nostra Europa non ha una guida all’altezza della situazione, una guida  che oggi intendo mettere ancora una volta in discussione per le decisioni che la BCE prende curvandosi unicamente sugli interessi tedeschi. So di non essere l’unico ad avere preconcetti sulla signora Lagarde. La sua persona, dritta, seria, sempre vestita in modo impeccabile con il suo foulard Hermes di ordinanza, una donna dignitosa in mezzo agli squali finanziari in cravatta, capo del FMI poi prima donna alla guida della BCEI, incarna un certo tipo di successo. Ma se guardiamo più da vicino scopriamo che la Lagarde è soprattutto una bestia politica e una comunicatrice che gioca con i nostri interessi per fare carriera. È diventata direttrice del FMI senza avere alcuna esperienza come economista (una grande novità). Fu reclutata lì solo per il suo inglese impeccabile e le sue capacità comunicative e per la sua docilità verso i potenti. Il suo mandato è quindi quello di portare avanti un piano che altri hanno deciso per noi. Per applicare questo piano, si permette di dire cose completamente false. Perché, come tutti i comunicatori al potere, è fermamente convinta che per raggiungere il bene comune si può anche mentire ai cittadini. Un bell’esempio lo troviamo il 9 aprile, quando cerca di ripristinare la nostra fiducia nello stato delle banche europee affermando: “La loro quota patrimoniale è praticamente raddoppiata, il loro quadro normativo è stato rafforzato e i loro supervisori sono molto più vigili e scrupolosi di quanto lo fossero allora. Il settore bancario è solido quanto si potrebbe desiderare”.  Come saprete dal mio precedente articolo, questa è un’incredibile bugia che va contro i rapporti pubblicati dai suoi stessi team! Perché rassicurare i mercati, rassicurare gli Stati, rassicurare di tanto in tanto i cittadini fa parte del piano della signora Lagarde, anche a costo di mentire non appena necessario. Ma la cosa più preoccupante è il suo “piano” per il futuro che può essere riassunto come segue : “come uccidere la propensione al risparmio e sterilizzare quello già accumulato”. Se  riavvolgiamo il nastro e riascoltiamo con attenzione l’incipit della intervista radiofonica rilasciata nel 2019 al momento del suo insediamento capiremo che ciò che sta accadendo oggi con l’abnorme ed esagerato rialzo dei tassi, l’ultimo dei quali deciso appena giovedì scorso, è la conseguenza di quel progetto :“Ciascuno dei tuoi ascoltatori è allo stesso tempo un dipendente, un risparmiatore, un mutuatario. Gli impatti dei tassi di interesse influenzeranno ciascuna delle loro dimensioni. Penso che saremo più felici di avere un lavoro piuttosto che un risparmio protetto.” Il mandato che le è stato affidato è dunque quello di tentare di raggiungere la felicità degli occupati anche a costo di falciare i risparmiatori cosi come i mutuatari (1)

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Dal 2019 gli effetti sono stati tangibili: abbiamo perso soldi senza peraltro rendercene conto,con i depositi a rendimento zero ed i costi in continuo aumento,tanto da generare extra profitti mostruosi per tutte le banche di sistema che, peraltro, la signora Lagarde difende bacchettando il Governo italiano quando intende ridistribuire quegli extra profitti tra tutti coloro che hanno avuto l’ardire di chiedere un mutuo.

La BCE, poi,come se nulla fosse spinge sempre di più in alto l’inflazione con una politica monetaria fuori dal tempo, con l’euro che perde lentamente e gradualmente il suo valore portando operai, impiegati, pensionati e quelle piccole imprese che non riescono a trasferire i maggiori costi sui committenti, ad una graduale perdita di potere d’acquisto.

Ma Perché i nostri risparmi danno così tanto fastidio alla signora Lagarde ? Presumo perché essi interferiscono con il suo piano  per rilanciare la crescita, ovvero rendere inaccessibile il denaro e quindi rendere impossibile stimolare gli investimenti.

Dopo anni ed anni di denaro facile durante i quali Banche e Stati si sono indebitati sino al collo o forse più, ora che tutti sono in modalità difensiva si castrano gli investimenti e quindi si impedisce la ripresa e la crescita. Se non c’è entusiasmo, se non ci sono opportunità o nuovi sviluppi nell’economia reale, allora nessuno investe e l’occupazione stagna mentre i risparmiatori perdono denaro ogni anno.

L’Europa condivide con gli Stati Uniti ed il Giappone,ovvero con la prima e la terza economia del mondo, una situazione pericolosissima: il sovra indebitamento. E nonostante che gli Stati manifestino platealmente le loro difficoltà a mantenere il loro gigantesco debito pubblico la BCE ci dice che “la crescita tornerà grazie alla politica monetaria messa in campo” –  Nessuno ci crede più – Non ci credono neppure i suoi vertici.

Ciononostante  abbiamo diritto a un bellissimo doppio discorso: la Lagarde dice “crescita”, “occupazione”, “poveri risparmiatori”, ma il vero problema non è la crescita, che è sempre più debole, ma è lo stato dei nostri debiti pubblici a bloccare tutto.

La BCE non ha scelta a causa del sovra-indebitamento degli Stati, nel continuare  ad alimentarlo. Quindi  i nostri risparmi possono essere annientati, senza che questo sacrificio  abbia alcuna reale speranza di servire alla crescita  con il solo obiettivo primario di evitare la bancarotta degli Stati.

La signora Lagarde e lì per questo motivo: deve comunicare, rassicurare, fare di tutto perché non si parli dei problemi. reali ed evitare il panico diffuso.

Spero di sbagliarmi, ma per il futuro vedo solo temporali.

1)  Il mutuatario è il soggetto che riceve la somma di denaro dal mutuante, sia esso una banca o un altro tipo di istituto di credito, e si impegna a rimborsarla nei tempi e alle condizioni stabilite.
Oltre a restituire la quantità di denaro ricevuta in prestito, il mutuatario si assumerà l’obbligo di rimborsare anche gli interessi applicati dalla banca secondo il piano di ammortamento definito in fase di stipula.
In sintesi il mutuatario è il debitore principale, cioè colui a cui l’istituto di credito si rivolge legittimamente per la restituzione del finanziamento concesso con i relativi interessi.

Il finanziamento richiesto dal mutuatario può essere finalizzato all’acquisto, alla costruzione o alla ristrutturazione di un immobile.

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