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GIBELLINA E LA RICOSTRUZIONE DI UNA IDENTITA’

Ritorno su uno degli argomenti che più mi stanno a cuore ovvero l’uso improprio della decorazione di fuori di qualsiasi conoscenza e contestualizzazione dei processi storico architettonici che nel farsi abbruttiscono città e paesi , qualche anno fa “MURALES” ora “GRAFFITTISMO” o meglio ancora” WRITING e STREET ART”… che fa più figo!

Intendiamoci: non ho assolutamente niente in contrario a che questa metodologia di lavoro venga usata purché rispettosa, nel suo progetto, degli spazi architettonici e delle loro identità troppo spesso violate da concessine di spazi per decorazioni che. assolutamente irrispettose, ne snaturano il vissuto locale.

Gli amministratori del nostro Paese dovrebbero obbligatoriamente fare un corso accelerato, stabilendosi per qualche mese a Gibellina, dove comprendere cosa si intende per sviluppo culturale e identitario di una comunità ed, in questo contesto, quale ruolo deve avere l’Arte e il fare artistico.

La storia di Gibellina è un esempio straordinario di come- appunto- una comunità possa scegliere di ricostruire non solo le sue case, ma anche la propria identità. La città ha abbracciato il suo passato doloroso e lo ha trasformato in una fonte di ispirazione per l’arte e la cultura. Gibellina ci insegna che anche nelle situazioni più difficili è possibile trovare la forza di ricostruire non solo le mura delle case, ma anche il proprio spirito e la propria identità. È un messaggio di speranza e resilienza che continua a ispirare persone in tutto il mondo. Gibellina è diventata un simbolo di come l’arte e la cultura possano illuminare persino i momenti più bui della storia umana, trasformando la devastazione in bellezza e rinascita. Dopo la catastrofe, Gibellina si trovò di fronte a una decisione cruciale: abbandonare la città devastata o impegnarsi nella ricostruzione. In un gesto di coraggio e determinazione, Gibellina optò non solo per la ricostruzione ma per farlo in modo straordinario. Questa decisione si rivelò fondamentale nel plasmare la nuova identità per la città.

 

Ma l’eredità artistica di Gibellina non si limita a “Grande Cretto.” è solo una delle innumerevoli opera d’arte che la città contiene, diventata un centro culturale e artistico in cui si tengono mostre d’arte, eventi e atelier per artisti provenienti da tutto il mondo. Questa rinascita artistica ha contribuito a ridefinire l’identità della città, trasformandola da luogo di distruzione a centro di creatività e innovazione, nella sua opera salvifica di guarigione e ricostruzione identitaria di una comunità a cui il terremoto aveva sotratto  tutto.

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