
Benessere / 118
Chinesiologia termale ( ultima parte )
di Giuseppe Mazzocco
L’indice sviluppato ha messo a confronto le argomentazioni di base del termalismo. Dopo i primi capitoli sulla storia delle “Terme di Abano e Montegrotto” e sulla tipologia del bacino idrogeologico della zona termale, sono stati affrontati, come enunciato in precedenza, gli argomenti tipici di un lavoro che parla di termalismo: il fango e le acque minerali.
L’Autore, quindi e come già riportato, compila la classificazione dei mezzi termali” e le patologie che sono oggetto di terapia.
Con il capitolo sesto, invece, entra nel vivo del discorso affrontando le terapie termali nel loro insieme.
Riferisce, in generale, della fangoterapia, della balneoterapia, della massoterapia e della chinesiologa. Successivamente, organizza delle schede tecniche dettagliate sia della fangoterapia (tecnica di applicazione, grotte sudatorie) e sia della massoterapia (della quale ripete, ancora, le norme generali per il massaggiatore, le posizioni del paziente massaggiato, le indicazioni e controindicazioni del massaggio, affinché siano molto chiare le regole dei trattamenti) per arrivare alle tecniche specifiche delle manipolazioni, che tratta in maniera molto particolareggiata. Descrive, minuziosamente, lo sfioramento, la frizione, l’impastamento, la percussione e la vibrazione.
Lo sfioramento, per esempio, viene diviso per pertinenza tecnica in:
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sfioramento d’introduzione o di collegamento (serve per prendere contatto col soggetto; si realizza tenendo le due mani parallele l’una con l’altra; la sensazione che deve dare sarà di lieve tepore);
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sfioramento decongestionante (dalla periferia al centro, ma incominciando dai segmenti anatomici prossimali, seguendo il corso venoso e linfatico; può essere fatto anche con una sola mano; la mano che lavora deve appoggiarsi molto bene su tutta la parte del muscolo trattato; l’azione sarà leggera o forte se fatta o per gli strati superficiali o per quelli profondi);
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sfioramento calmante (eseguito con tutte e due le mani, con le dita aperte e con pressione uniforme);
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sfioramento a pressione intermittente (marcata azione fatta per i disturbi circolatori periferici; può essere eseguita, in zone coperte da fasci muscolari resistenti, col pugno chiuso).
Il lavoro riserva la stessa precisione descrittiva per le altre manovre massoterapiche: frizione, pressione, impastamento percussione e vibrazione.
Alla fine, viene realizzato un riassunto, con le indicazioni del ritmo e degli effetti delle varie manovre:
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decongestionante: ritmo lento e calmo. Manovre: sfioramenti centripeti, pressioni intermittenti, impastamenti lenti verso il centro;
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stimolante: ritmo celere (eccitante su cute, nervi e muscoli). Manovre: percussioni forti, impastamenti, frizioni longitudinali;
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iperemizzante: ritmo abbastanza celere. Manovre: frizioni a mano piatta, frizioni longitudinali, a zig-zag, a fisarmonica, con le nocche e frizioni intorno alle articolazioni, impastamenti centripeti e centrifughi. Sono da evitare, nel massaggio terapeutico, ogni forma di percussione;
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rilassante: ritmo lento e manovre leggere. Manovre: vibrazioni impastatorie, vibrazioni di tutto l’arto, rapidi sfioramenti con leggeri impastamenti.