
Valore & Valori /117
INVESTIRE NELL’IA ? SI, MA CON GIUDIZIO
di Mario Travaglini
Diversi amici, dopo aver letto l’articolo della scorsa settimana, sono rimasti delusi. Mi hanno garbatamente fatto notare che il testo pur attualissimo risulterebbe apodittico in quanto nella parte finale non viene data alcuna indicazione pratica in ordine ai titoli su cui puntare. Questa sollecitazione ha confermato che molti investitori si sono fatti prendere dalla febbre dell’IA e possono a giusto titolo essere paragonati, seppure in un ambito diverso, a quelle aziende che nell’articolo chiamavo “adottanti”, ossia quelle che pur di investire in questo settore sono disposte a perdere il controllo delle proprie azioni (questo termine cade proprio a “fagiolo”). Con riluttanza esaudisco la richiesta ricordando, come d’altra parte ho già fatto in passato, di essere prudenti e di rapportare l’investimento alle proprie condizioni economiche lasciando nel salvadanaio una buona dose di liquidità alla quale attingere nel caso di necessità improvvise. Insomma rispettare sempre la regola secondo la quale occorre vendere solo per scelta e non per una improvvisa emergenza. Ricordo, infine, che le mie considerazioni non sono affatto dogmatiche e non costituisco un incentivo all’acquisto dei titoli che di seguito andrò ad analizzare. Metto da parte NVIDIA Corporation sulla quale mi sono soffermato la settimana scorsa per tre ordini di motivi : troppo grande, troppo cara e, avendo corso troppo negli ultimi 7 mesi con un guadagno del 200%, ha poco spazio per andare al di là del suo target price di 480 dollari (prezzo attuale 474 dollari). Mi soffermerò, invece, su tre small cap che a mio avviso presentano un potenziale di crescita significativo rispetto ad altre società consolidate perché hanno dimostrato di avere dei dati finanziari solidi e sono ben posizionate per trarre vantaggio dal boom di questo settore. Mi riferisco a Remark Holdings, BigBearai Holdings e Innodata. Ma andiamo per ordine:
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Remark Holdings : intelligenza artificiale e blockchain sono i campi esclusivi in cui opera. I prodotti ed i servizi offerti alla propria clientela riguardano le tecnologie per il riconoscimento facciale e degli oggetti, chatbot basati sull’IA, servizi finanziari basati su blockchain e strumenti per l’analisi dei dati. La sua sede è a Las Vegas ma ha anche una succursale in Cina, dove presenta un forte trend di crescita. Ha anche una divisione media digitali, attraverso cui fornisce servizi di marketing esclusivi . In borsa oggi quota 1 dollaro, dopo aver perso lo scorso anno il 73,67% e dopo essere risalito dall’inizio dell’anno del 10% . Le azioni sono da tenere sotto osservazione perché essendo il settore in cui opera la società molto all’avanguardia devono ancora beneficiare pienamente del boom dell’IA.
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BigBearai Holdings è un’azienda tecnologica specializzata nello sviluppo e integrazione di soluzioni per un corretto uso della intelligenza artificiale (IA) e machine learning (ML) per vari governi e clienti commerciali. La compagnia fornisce strumenti e piattaforme di analisi avanzata che integrano i dati da varie fonti per generare informazioni utili per i clienti. Le soluzioni proposte dalla società vengono usate in aree come quadri situazionali, analisi predittive e supporto decisionale soprattutto nel campo della difesa. La società ha sede in Virginia con 142 milioni di azioni che corrispondono ad una valorizzazione di circa 300 milioni di dollari; il corso borsistico di oggi oscilla intorno ad un valore di 2,15 dollari dopo aver perso il 67% nell’ultimo anno e guadagnato il 210% dall’inizio dell’anno.