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Chinesiologia termale ( parte prima)

Benessere / 115

Chinesiologia termale ( parte prima)

di Giuseppe Mazzocco

   Il lavoro in esame compie una panoramica completa sul termalismo dal momento che sviluppa, in capitoli autonomi, le caratteristiche dei fanghi e delle acque, le patologie dell’apparato locomotore soggette alle cure termali, le terapie termali, le specifiche controindicazioni, la riabilitazione termale in età geriatrica ed il mezzo termale come proposta per migliorare la performance sportiva.

   A questi concetti basilari, l’Autore associa un chiarissimo supporto iconografico, soprattutto per quel che riguarda le tecniche di massaggio termale e quelle relative ai movimenti (attivi e passivi) da farsi in acqua ed in palestra. Affida, inoltre, alle immagini un grosso compito esplicativo: riesce a “far parlare le mani” attraverso foto molto chiare e con angoli di ripresa ben individuati. Le tecniche dell’intervento termale (massaggio e movimento) appaiono, in questo modo, più “vive” e la descrizione scritta, così, non è mai oscura, ma, dal punto di vista concettuale, perfettamente “leggibile”.

   Un altro “messaggio” del lavoro in oggetto riguarda la validità delle “postura da tavolo”, ovvero il positivo “significato” delle particolari posizioni che si fanno assumere, sul tavolo da massaggio, ai soggetti da trattare. È importante che il massaggiatore conosca benissimo il valore delle posizioni nelle quali far disporre il soggetto, per ottenere il risultato più marcato. Un decubito laterale, piuttosto che un decubito supino; una posizione raccolta degli arti inferiori, piuttosto che una ad arti distesi; un braccio posizionato in un modo, invece che in un altro, sono determinanti per raggiungere, prima e meglio, degli stati di rilassamento muscolare o di “riaggiustamento” contratturale o di riequilibrio tonico-sensoriale.

   Il titolo del lavoro, così, risulta incredibilmente coerente con le tematiche sviluppate. “Chinesiologia termale” significa tutto quello che, riguardo al movimento (sia attivo che passivo), viene organizzato come momento terapeutico all’interno del “percorso del termalismo”.

   L’indice dedica due brevi, ma esaustivi, capitoli introduttivi al bacino idrogeologico di Abano e di Montegrotto ed il terzo, corposo e dettagliato, al fango ed alle acque (con le caratteristiche e le composizioni).

   Giustamente, non è possibile parlare di termalismo se non sono ben ricordati i concetti di “acqua minerale e fango”, con una chiara classificazione dei peloidi e le loro caratteristiche, l’utilizzazione corretta dei mezzi, le manifestazioni locali, conseguenti ad applicazioni di fango, e gli effetti generali.

   Naturalmente, l’Autore dedica un capitolo all’anatomia dell’apparato locomotore ed uno alle patologie che sono trattabili con il termalismo (le malattie reumatiche, infiammatorie e degenerative; l’artrosi e le rispettive classificazioni; l’osteoporosi; le affezioni rinofaringee e broncopneumoniche e le malattie ginecologiche).

   Vi è, poi, un successivo capitolo che si occupa, facendo corpo autonomo, delle terapie termali. Si parla, quindi, ed in maniera specifica, di massoterapia e di chinesiologia, riportando non solo i concetti metodologici e le norme generali del termalismo, ma descrivendone, dettagliatamente, i mezzi, le manovre, i tempi applicativi e, in un certo senso, i codici d’intervento.

   Questa parte rappresenta il cuore del lavoro sulla chinesiologia termale dell’Autore che, per completezza, compone un successivo capitolo sulle controindicazioni (il settimo), mentre dedica l’ottavo alla riabilitazione termale dell’età geriatrica. È, questo, un capitolo significativo, per il concetto stesso di chinesiologia, dal momento che si sofferma, volutamente, sul ruolo “educativo” del movimento in ambiente termale, per soggetti in età geriatrica.

   Il lavoro riporta gli aspetti psicologici del trattamento termale (fango-acqua-massaggio-movimento), fatto in un ambiente “protetto” e proverbialmente tranquillo, per il “senso soft” che avvolge chiunque lo frequenti.

   È giusto sottolineare, infine, come la chiusura del lavoro sia dedicata (parlando di chinesiologia termale) alle terme, come mezzo per migliorare la performance, riportando il concetto di stress e annotando i miglioramenti che, in generale, gli atleti hanno avuto con le cure termali.

(Continua con la seconda parte).

 

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