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Fango e miopia:Chiude la scuola Montessori di Cortina d’Ampezzo!

Il Limite / 109

Fango e miopia:Chiude la scuola Montessori di Cortina d’Ampezzo!

di Raniero Regni   

 Ma chi abbiamo mandato al governo? La domanda sorge spontanea di fronte a certe scelte e a certi commenti sia del governo nazionale che di quello locale. Forse non è neanche una domanda, è un’esclamazione. Tutt’altro che qualunquista, essa sorge spontanea ed è carica di stupore ed amarezza. Di fronte all’alluvione che ha devastato l’Emilia Romagna, qualcuno ha detto che la colpa è degli ambientalisti. Senza pudore, si è detto che la menzogna è verità, si è affermato che la colpa della malattia è del medico! Come ha osservato il Corriere della sera del 19 maggio, dietro al disastro c’è sì la pioggia ma c’è soprattutto l’effetto del cemento. La cementificazione, che oggi si chiama consumo di suolo, ha fatto sì che l’Emilia Romagna sia la terza regione per incremento di suolo consumato tra il 2020 e 2021. “Nel 2021 in Italia c’è stato il più alto consumo di suolo degli ultimi dieci anni. Una tendenza che trasforma in miraggio quell’obiettivo del consumo zero che secondo l’Unione europea dovremmo raggiungere entro il 2050”. Il consumo di suolo marcia assieme allo sviluppo dell’economia regionale. Non è un caso che l’Emilia Romagna è tornata ai livelli pre-Covid. “Segno che in attesa di diventare davvero circolare, l’economia continua a procedere in modalità lineare, cioè bruciando risorse, terreni compresi!”. Fine del primo esempio.

Veniano al secondo esempio di barbari al potere. Dal 1997, a Cortina d’Ampezzo è sorta una delle più belle scuole montessoriane d’Italia. Nata prima come un asilo nido rilevato da un gruppo di genitori, è poi cresciuta con la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. Un centro di eccellenza con un corso bilingue in inglese. Un centro visitato da mezza Italia e sostenuto da numerosissime personalità della pedagogia e della cultura proprio per la sua eccezionale cura dell’educazione. Non solo, in ossequio al principio di sussidiarietà, e a dimostrazione di quanto la società civile sia avanti rispetto alla politica, i genitori che hanno gestito questa scuola, godendo ovviamente di finanziamenti pubblici, ha svolto la supplenza nei confronti di più di 500 bambini che sono passati nei suoi ambienti. Praticamente quasi tutti i nuovi nati, da venticinque anni a questa parte, hanno potuto usufruire dell’unico asilo nido della valle ampezzana. Questo fino a ieri. Oggi, la nuova amministrazione, sotto la pressione anche delle scelte per le olimpiadi invernali del 2026 (un sogno di arricchimento che si preannuncia già catastrofico!), hanno pensato di ritirare ogni finanziamento, hanno fatto causa alla scuola e l’anno sfrattata.

Dappertutto in Italia si cercano scuole Montessori, c’è un boom culturale montessoriano testimoniato dalle pubblicazioni che a decine escono con i più importanti quotidiani italiani e dal rinnovato interesse accademico per questo geniale approccio educativo. Sempre più speso i genitori non ne trovano e, talvolta, quelle esistenti non sono all’altezza del loro nome il cui credito scientifico cresce in tutto il mondo. A Cortina una realtà di eccellenza, sia dal punto di vista educativo che esemplare dal punto di vista gestionale, dove diverse generazioni di genitori hanno investito tempo e soldi in maniera gratuita, generosa e disinteressata, vengono ripagate dall’amministrazione locale con uno sfratto. Non ci sarebbe una sola ragione per la chiusura, mentre ve ne sarebbero moltissime perché l’amministrazione cortinese sostenesse la scuola di Zuel. Ai miei straordinari amici cortinesi, che conosco dall’inizio della loro avventura, non ho potuto far altro che mandare, oltre alla mia personale vicinanza, un pensiero di V. Havel, relativo alla speranza e al coraggio, richiamato già una volta in questa rubrica, che vale sia per la solidarietà romagnola che per la generosità ampezzana: “la speranza non è la certezza che una cosa andrà a finire bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso, comunque vada a finire”.  Quello che si vede, purtroppo però, alla fine, è fango e miopia.

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