HomeCulturaartiPARMA 360. UNA POLITICA CULTURALE INTELLIGENTE.

PARMA 360. UNA POLITICA CULTURALE INTELLIGENTE.

PARMA 360. UNA POLITICA CULTURALE INTELLIGENTE.

Bisognerebbe guardare con attenzione alle buone pratiche quando si manifestano. E’ il caso di Parma che per il tramite dell’associazioni cittadine 360  Creativity Events ed Art Company con il patrocinio ed il contributo del Comune di Parma, il Patrocinio della Regione Emilia Romagna ed un ampio cerchio di sostenitori e partner pubblici e privati, dopo il successo della Città quale capitale della Cultura 2020-2021 ha promosso la propria città con PARMA 360 FESTIVAL DELLA CREATIVITA’ CONTEMPORANEA, dal 1 aprile al 31 maggio 2023. Parma si conferma uno dei luoghi italiani fulcro della produzione culturale attraverso una rassegna di mostre che dialogano con gli spazi espositivi della città, con l’obiettivo di promuovere e incoraggiare l’arte contemporanea ed i suoi protagonisti ed al contempo valorizzare il suo patrimonio artistico.

Il tema scelto per questa edizione ha come titolo CROSSOVER (INCROCIO), che risponde alla contaminazione fra forme, stili, simbologie prese a prestito da epoche storiche diverse – come dichiara Salvatore Settis:”Tra l’antico ed il contemporaneo c’è una tensione perpetua che continuamente si riarticola nel fluire dei linguaggi critici e del gusto, nei meccanismi di mercato, nel funzionamento delle istituzioni”. Così anche Nicolas Bourriad nel suo notissimo testo”Postproduction”– “a partire dagli anni 80, molti artisti esprimono la loro creatività attraverso un’attenzione a opere d’arte già esistenti, selezionandone idee, concettualizzandole ed elementi culturali del passato da includere in nuovi contesti estetici e semantici.”

Sei sono le manifestazioni programmate.

La prima: mostra fotografica PIRANESI ROMA BASILICO, dedicata al grande fotografo Gabriele Basilico scomparso una decina di anni fa, allestita presso il PALAZZO DEL GOVERNATORE mette a confronto le incisioni di Piranesi e la città contemporanea ritratta nelle sue fotografie.Nel 1748, il veneziano Piranesi giunge a Roma e realizza la serie di incisioni più celebri Vedute di Roma, che diventeranno non solo una testimonianza della città, ma anche una sua proiezione: Roma si trasforma attraverso gli occhi dell’artista, che si dichiara innamorato ed abbagliato dalla città eterna. Il fotografo Gabriele Basilico viene invitato dalla Fondazione Giorgio Cini, in occasione della grande mostra veneziana dedicata a Piranesi nel 2010, a ripercorrere l’opera piranesiana, fotografando quegli stessi scorci che l’artista, prima di lui, aveva inciso nella città eterna. Basilico, ispirato dalle  pagine che la scrittrice Marguerite Yourcenar aveva dedicato a Giambattista Piranesi agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso, ha ripercorso con la macchina fotografica tutti i luoghi delle vedute piranesiane restituendone l’attualità. Il visitatore potrà ammirare alcuni dei luoghi più simbolici di Roma rappresentati dalle stampe originali calcografiche realizzate nel ’700 dall’incisore veneziano e dalle altrettante vedute della Città del fotografo milanese, realizzate con le stesse angolazioni delle incisioni di Piranesi. La mostra è accompagnata inoltre da un progetto di ricerca e ricostruzione digitale 3D dove una serie di vedute piranesiane raccolte nella collezione Wellington prendono una dimensione 3d, grazie al lavoro  dell’artista  di Piacenza Cristian Boiardi.che interpreta concettualmente l’esperienza piranesiana e di chi, all’epoca, visse le atmosfere di quei paesaggi e ne veicolò successivamente, attraverso il racconto scritto dei propri viaggi,  valori e memorie.

 

La seconda: a cura di Rischa Paterlini,  sempre nella disponibilità del Palazzo del Governatore  si inaugura la mostra PASSENGERS dellartista Luca Piola (Genova, 1964). “un percorso immersivo in cui visitatore, spazio e opera diventano interconnessi da un’intima relazione”.
L’esposizione riflette il desiderio del fotografo di indagare il rapporto tra l’uomo e alcuni spazi particolari, che definisce “Spazi-Soglia in quanto immergono chi vi entra in una realtà differente, fisica e mentale”. In questo progetto, l’artista esamina lo spazio-museo con il proposito di restituire fotograficamente  le emozioni provate nell’istante in cui ci si trova dinanzi ad un capolavoro e, nel contemplarlo, è trasportato in un profondo viaggio interiore. “Quando si attraversano le porte di un museo si entra in un’altra dimensione di quella realtà che è la propria vita. Ogni cosa fuori diventa lontana, quasi scompare – afferma Luca Piola – Mi interessa cosa le persone sentono e percepiscono in questo spazio. Entrano in un museo ed è come se salissero su di un treno, diventano passeggeri, Passengers, di un viaggio verso altri luoghi della mente. Li racconto in questo liquido fluire. Raccolgo tracce di viaggi mentali in mezzo a brandelli di memorie.”
Da questa ricerca è nato anche un libro di artista, in edizione di 100 copie, presentato al Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce a Genova da Ilaria Bonacossa e Adriana Polveroni, a Off Print London alla Tate Modern e alla NY Art Book Fair al MoMA PS1s.

La terza:

 

La quarta: a cura di Paola Marucci ed Emanuela Venturini ed in collaborazione con Oblong Contemporary Art Gallery. Bombardieri è noto in tutto il mondo per le sue sculture di animali selvatici e grandi pachiderma, come rinoceronti, elefanti, gorilla, spesso sospesi, intrappolati o schiacciati da montagne di bagagli. Per Parma Bombardieri realizzerà una mostra costruita appositamente per gli spazi di Palazzo Marchi, la cui considerevole preziosità e bellezza rimarranno al centro del dialogo che l’artista creerà tra le sue opere, alternate tra le più iconiche e quelle a connotazione strettamente concettuale, e i saloni storici e riccamente decorati che le accolgono. Un percorso tra passato e presente che traccia una linea di continuità nel nome dell’arte. La mostra è costituita da opere monumentali ed inedite, tutte incentrate sul rapporto tra l’uomo e natura, dove l’animale rappresenta non soltanto l’anello di congiunzione, ma anche lo specchio attraverso il quale riflettersi e riflettere sull’eredità che il nostro tempo lascerà al futuro. Una costante nella ricerca artistica di Stefano Bombardieri

   

 

La quinta: a cura di Cinzia Lampariello Ranzi in collaborazione con Agostino Art Gallery Italia Veloce di via Dalmazia 3/a, storica officina di Parma all’avanguardia nella realizzazione di biciclette di lusso e design, ospita la mostra collettiva “LILIBET. The Queen”. Monarca dei record, sovrana di stile, ultima vera icona pop del nostro tempo che ha ispirato serie televisive, film, canzoni e opere d’arte, Sua Maestà la Regina Elisabetta II è protagonista delle opere di alcuni dei più affermati artisti e street artists internazionali come Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy.Tra queste, una grande tela di Endless, artista londinese che coniuga arte contemporanea e arte di strada. La Regina risplende in una scultura luminosa di Marco Lodola, tra i cui soggetti ricorrono spesso icone mondiali, da Marilyn Monroe a Mao Tse-tung. Seguono tre ritratti ironici e irreverenti di Sua Maestà firmati da Mr. Brainwash, allo stato Thierry Guetta, artista francese noto al grande pubblico per il celebre film “Exit Through the Gift shop” diretto da Banksy, che da oltre vent’anni veicola attraverso pop e street art messaggi di amore e di libertà. Segue “God Save The Queen” di Luigi Maria Muratore, aka Raptuz, classe 1968, tra i pioneri del writing italiano e fondatore, assieme a J Ax, della storica Spaghetti Funk. Jamie Reid (Londra, 1947) è un artista britannico, noto soprattutto per aver curato l’immagine punk dei Sex Pistols. Alcune delle litografie in mostra sono basate su una famosa fotografia scattata da Cecil Beaton alla regina Elisabetta II. TVboy, infine, rappresenta la Regina in abiti punk. Alle sue spalle è riprodotta con graffiti e colature di colore l’Union Jack, la bandiera del Regno Unito, mentre sulla sua maglietta compare la scritta “Punk’s not dead”.

 

La sesta: a cura di Paolo Lampugnani in collaborazione con Associazione Musei d’Ossola.Nella Galleria San Ludovico (l’ex Chiesa di San Paolo, poi Cappella Ducale di Maria Luigia) è protagonista Elisa Seitzinger, illustratrice contemporanea tra i dieci autori più influenti d’Italia, che negli ultimi anni ha raggiunto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali.
Dopo aver realizzato le locandine delle opere liriche del XXII Festival Verdi 2022, la Seitzinger torna a Parma con una personale intitolata “AGIOGRAFIE PROFANE”. La sua narrazione poetica scaturisce da suggestioni composite e molteplici crocevia dell’arte medievale sacra e cortese ai bestiari antichi, dagli ex-voto al mondo dei tarocchi, per arrivare alle iconografie della tradizione cristiana dove le figure di santi perdono la loro connotazione “devozionale”, per divenire icone contemporanee cariche di nuovi simboli e significati, mentre al contempo prendono vita le figure mitologiche  delle Sibille e di Melusina. La Seitzinger nel creare veri e propri oggetti, sempre a loro modo devozionali , nei quali va oltre l’immagine pittorica  come nella produzione della serie dei tarocchi o dei numerosi lavori su commissione per noti marchi in cui l’illustrazione si trasforma in design.

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