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LA FINE DELL’EMERGENZA

Il Limite / 85

LA FINE DELL’EMERGENZA

di Raniero Regni

 Un grande scrittore austrico, K. Kraus, geniale redattore unico di una straordinaria rivista che era famosa nella Grande Vienna, ha detto riferendosi ai mass media del suo tempo, che la nostra epoca diventerà sorda a furia di accenti. Il sensazionalismo è una struttura profonda dei mezzi di comunicazioni di massa che hanno bisogno continuamente di eventi eccezionali. Ora è il tempo degli eventi atmosferici estremi. Ed ogni settimana ce ne è uno, e tra poco anche ogni giorno ce ne saranno altri. Il cambiamento climatico non è una invenzione degli scienziati e Gaia, il pianeta che vive, quando impazzisce presenta un volto terrificante.

È successo di nuovo anche a Ischia. Come ha scritto recentemente un autore italiano, quando arrivi in quell’isola pensi che sia uno di quei luoghi dove vorresti vivere per sempre. Una specie di paradiso che sai che è però sede di un gigantesco vulcano, che può essere soggetta a terremoti così come ad alluvioni. E questo è accaduto, una pioggia intensa ha innescato un fiume di fango che ha travolto case e persone, seminando la morte e la disperazione.

Eppure i furbi avevano costruito o permesso di costruire e i furbi avevano condonato. È la fine del tempo dei furbi, abbiamo bisogno non dei furbi profittatori di ogni parte e di ogni livello. Abbiamo bisogno invece di intelligenti, anch’essi ad ogni livello. Se fosse ministro dell’ambiente e della transizione ecologica Mario Tozzi sapremo come mettere in sicurezza il nostro territorio, sapremmo come invertire la rotta della cementificazione e del consumo di suolo, cominceremmo davvero una transizione ecologica. Ma il noto geologo fa splendidi programmi di divulgazione mentre altri prendono decisioni che incidono tragicamente sul nostro paese. e come ha detto sempre Tozzi, non è che adesso si costruiranno enormi muri di contenimento per proteggere le abitazioni che non possono stare dove sono ora. Eppure credo che sarà esattamente quello che accadrà. Si correggeranno errori con altri errori, senza invertire davvero la rotta.

Il linguaggio emergenziale è divenuto insopportabile e ovviamente non innesca nessun tipo di cambiamento del modo di pensare e di vivere, finché non arriverà la vera emergenza della fine ma allora potrebbe essere troppo tardi.  Rimane un interrogativo: perché chi deve controllare non lo può fare? La legge lo permette. Ma la legge e il diritto: non sono la stessa cosa. Il primo è Creonte, il secondo Antigone. Il primo è la discriminazione razziale, il secondo è Rosa Parks, che non si alza sull’autobus. La legge è costituita, il diritto è costituente. Rispettare la legge non sempre porta a rispettare il diritto. Come ha osservato, non un estremista, ma Papa Francesco, “c’è bisogno di sincerità e verità nelle discussioni scientifiche e politiche, senza limitarsi a considerare che cosa sia permesso o meno dalla legislazione”.

 

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