HomeAttualitàMonopattini a Teramo per il “tira a campare”

Monopattini a Teramo per il “tira a campare”

di Marcello Martelli

A proposito di monopattini, vorrei chiedere scusa per la figuracciadel guastafeste e del rompiscatole che ho fatto . Pensavo   non ci fossero e invece ci sono persino coloro che desiderano rinviare le cose serie…Tanto “a pensare ai guai” c’è sempre tempo. Anzi, qualcuno addirittura ha persino aperto gli occhi a certi orbi come noi, affermando che “i monopattini daranno un impulso fondamentale per rendere la nostra città più moderna e saranno trainanti per altri interventi collaterali di recupero del patrimonio architettonico e di rivitalizzazione culturale…”. Accipicchia! Insomma, siamo rompiscatole e anche ciechi! Come noi, lo sono anche i tre rappresentanti dei sindacati e i due qualificati politici dello stesso colore della maggioranza comunale che, rompiballe più di noi, proprio in questi giorni hanno tirato la giacca alle istituzioni locali, ricordando gli urgenti pressanti “disagi economici” del territorio e “i ritardi patologici” per il ricupero dell’ex manicomio, unica grande opera strategica per il futuro della città, cui hanno sottratto persino il finanziamento e non si decidono mai a restituirlo. Insomma, tra finanziamenti negati e tolti, istituzioni depotenziate o cancellate (vedi Provincia e Camera di Commercio), siamo ormai alla frutta. Ma è meglio non pensarci. Adesso che in città sono arrivati i monopattini e anche i rompiscatole farebbero bene a divertirsi un po’… La nuova filosofia del saper vivere dice che, se hai fame e coloro che dovrebbero provvedere ti regalano un pacco di biscotti sotto forma di scattanti monopattini elettrici, gusta quelli allegramente e stai zitto. Tanto a combattere la fame vera…c’è sempre tempo. Alla faccia di coloro che, da maledetti guastafeste, pensano il contrario, rendendo tutto più complicato, persino il “tira a campare” dei buontemponi. Ma per uscire dal tunnel una soluzione, forse, c’è… Sentite come una signora ha ben fotografato il pantano in cui stiamo annegando: “Il commento entusiasta degli amministratori all’avvento dei monopattini la dice lunga su tanti perché: perché Teramo non si risolleverà mai, perché Teramo è arrivata a questo livello di degrado e di ‘”inesistenza”, perché dobbiamo abbandonare ogni speranza di rinascita e “rigenerazione”. Si conferma l’amara consapevolezza che chi ci amministra non sa cosa vogliano dire rinascita, rigenerazione e….nemmeno citta!!!”. Dal che si deduce chiaramente che, forse, dobbiamo tornare al sano realismo di una donna-leader, ormai assente dalla scena fin dai tempi di Giannina Milli. Pensiamoci un po’ e, dopo i monopattini, potrebbe arrivare anche un promettente uovo di colombo.

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