HomeAttualitàQUANDO IL MINISTRO LAVORAVA PER L’ABRUZZO ANDANDO AL MARE AL SABRINA DI VASTO

QUANDO IL MINISTRO LAVORAVA PER L’ABRUZZO ANDANDO AL MARE AL SABRINA DI VASTO

 di Marcello Martelli

Nel centenario della nascita, tornano in mente le immagini del vecchio “Zio Remo” sul lido dell’hotel Sabrina di Vasto, dove nel mese di luglio il popolare notabile della Dc passava le ferie. ”Vacanze” per modo di dire, visto che il pluriministro riceveva tutti e bastava mettersi in fila per parlarci. Ogni estate, puntualmente, la processione si ripeteva e aveva per meta fissa l’ombrellone dell’uomo più potente d’Abruzzo.

“Leggenda vuole –annota un attento cronista- che in un solo giorno Gaspari sia riuscito a ricevere un numero impressionante di elettori, prendendo nota di altrettante richieste di interessamento. Naturalmente, l’attenzione non era uguale per tutti e, per non lasciare nel dubbio il suo fedele segretario Francesco Tilli, il noto politico usava il sistema delle croci, segnate in fretta sotto ogni appunto. Una croce: routine. Due croci: fare il possibile. Tre croci: darsi da fare. Quattro croci: ci tengo. Cinque croci: imperativo assoluto…”. Lo hanno chiamato “il clientelismo dal volto umano”, ma era così che “Zio Remo” aiutava tutti e gli abruzzesi non lo hanno mai dimenticato. “Zio Remo” resta inimitabile, con la sua “agenda della speranza” in mano e il rassicurante panama bianco a larghe falde in testa. Quando gli mostrai il manoscritto del mio libro biografico “Abruzzo Tradito. Gaspari accusa” (Carabba Editore) gli chiesi consiglio su chi potesse scrivere la prefazione. Subito mi indicò l’ex presidente della Repubblica suo amico, Francesco Cossiga, un gentiluomo che subito inviò il testo. Appena il mio volume fu diffuso nelle librerie, Remo Gaspari volle accompagnarmi in quasi tutto l’Abruzzo per le presentazioni. Anche a L’Aquila, con Vittorio Sgarbi e Dante Capaldi, fu un bagno di folla per il popolare personaggio, mai dimenticato dai suoi conterranei

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