HomeEdizioniChietiFormazione, Quaresimale: “Creare personale per gestire emergenze”

Formazione, Quaresimale: “Creare personale per gestire emergenze”

 L’assessorato alle Politiche formative sta lavorando per dare profilo e contenuto normativo ad una nuova figura professionale in grado di gestire le emergenze legate a disastri naturali. Ad annunciarlo è l’assessore alla Formazione professionale, Pietro Quaresimale, che parla di “necessità di creare le giuste professionalità in grado di dare risposte immediati ed efficienti in caso di emergenza”. La creazione di una figura professionale ad hoc, prevista nel Repertorio regionale, si rende necessario alla luce delle ultime esperienze che hanno interessato l’Abruzzo per disastri naturali, perché “in quei momenti – spiega l’assessore – mantenere uno standard elevato della professionalità degli operatori impegnati in calamità naturali è fondamentale anche per gestire la difficile macchina dei soccorsi. Da qui l’idea di mettere sul campo queste professionalità con un Master universitario di II livello, legato dunque ad alta professionalità”.

Il progetto è solo all’inizio e per essere realizzato richiede il contributo di diverse istituzioni. A partire dalla Regione Abruzzo, chiamata a qualificare secondo le linee normative la figura professionale del manager che gestisce le fasi di emergenza successiva al disastro naturale e a indicare, con l’ausilio dell’assessorato alla Sanità, gli indirizzi sanitari da seguire in ragione dei Livelli essenziali di assistenza, fino all’Università che dovrà dare forma e contenuto didattico al Master. “Le linee di intervento possono dirsi tracciate – aggiunge l’assessore Quaresimale – e sotto questo punto di vista la recente storia di questa regione in tema di calamità naturali aiuta a capire come bisogna muoversi e quali siano le priorità che una figura professionale così altamente specializzata deve stabilire in caso di emergenza. C’è invece da lavorare – continua l’assessore – sulle fonti e i criteri di finanziamento del Master che potrebbero essere inseriti nella programmazione europea 2021-2027 nella parte in cui si prevede la formazione di nuove figure professionali”.

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