Di seguito, il comunicato stampa giunto in redazione dal dott. Cuscusa relativo alle affermazioni dell’Assesore regionale Mauro Febbo sul sondaggio commissionato dal Candidato Sindaco Sen. Fabrizio Di Stefano e realizzato dallo stesso dott. Cuscusa.
“Con grandissimo stupore leggo le dichiarazioni rilasciate da un rappresentante istituzionale. In primis, mette in forte dubbio una professionalità che vanta oltre 1.800 sondaggi politici diretti, (supponendo inoltre erroneamente che la partita IVA non sia attiva da due anni). Allego documento di variazione di aprile 2020 e screenshot di oggi. Inoltre si evince che non conosce il quadro e le competenze istituzionali, in quanto il controllo dovrebbe farlo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e non al Ministero dell’Interno. Questo dichiarato da un assessore regionale non è un errore di poco conto. Aggiungo che confonde il dibattito politico con la metodologia delle scienze sociali: il fatto che sino a qualche giorno fa fosse un esponente di Forza Italia mi stupisce, visto che il Presidente del suo partito è colui che ne conosce meglio la differenza nella nostra Nazione, ed inoltre parliamo della Forza politica per cui ho diretto più sondaggi nella mia esperienza quasi trentennale. Concludo spiegandogli una questione legislativa ed una statistica: ovvero che la normativa sulla diffusione dei sondaggi politico elettorali obbliga gli istituti di ricerca a segnalare la % di non rispondenti nel caso di ponderazioni, ovvero di redistribuzione del numero dei rispondenti al 100% degli intervistati. Fornisco in allegato una pubblicazione di un sondaggio della Euromedia Research di Alessandra Ghisleri che da come si evince, arriva al 139,5% (secondo i calcoli matematici dell’assessore, che non conosce le metodologie statistiche). Attendo che l’assessore riporti le sue critiche sul livello politico, si scusi sul piano professionale, e si discosti dall’affrontare un argomento tecnico dove in poche affermazioni ha mostrato tutta la sua ignoranza in materia”. Dott. Giuseppe Cuscusa
