HomePoliticaElezioni Chieti, la posizione di Ferrara (Pd) sulle richieste dell’arcigay: “Città aperta, fermati 6 punti”

Elezioni Chieti, la posizione di Ferrara (Pd) sulle richieste dell’arcigay: “Città aperta, fermati 6 punti”

A Piazza San Pietro la bandiera arcobaleno, due uomini mano nella mano e il loro grido di aiuto rivolto al Papa: “Di fronte a quell’immagine che ci racconta una situazione al limite in Polonia, ma che purtroppo non riguarda solo la Polonia, ma tanta parte di Europa e del mondo intero, davanti a quell’immagine che ci riferisce il ritorno di un’omofobia incattivita, nessuno può girarsi dall’altra parte, ma tutti noi dobbiamo agire per sostenere, condividere e agevolare il riconoscimento di diritti che chiamano in causa la libertà e rivendicano l’uguaglianza”. A rimarcare questi valori, il candidato a sindaco di Chieti per il centrosinistra, Diego Ferrara, che ha scelto di sottoscrivere le richieste presentate agli aspiranti amministratori comunali dall’Arcigay teatino. Si tratta di sei punti che corrispondono ad altrettanti impegni promossi per favorire la cultura dell’uguaglianza.

“Agli importanti passi avanti che pure sono stati fatti in questi anni, dobbiamo assicurare la possibilità di ulteriori conquiste mirate a rafforzare questo processo di crescita sociale e culturale che ci coinvolge tutti, perché ancora nulla si può dare per scontato – dichiara Ferrara –. Fortemente convinto che questo sia un percorso possibile, oltre che dovuto, ho accolto subito e con interesse l’appello lanciato dall’Arcigay di Chieti. La nostra città è pronta a offrire il suo contributo di crescita e apertura, a mostrare tutto il suo impegno alla lotta alle discriminazioni e all’omofobia”.

Nel dettaglio, il candidato a sindaco del centrosinistra ha sottoscritto:

1)      l’adesione alla rete ReAdy (adesione già prevista nel programma di mandato di Diego Ferrara),

2)      l’adozione di norme contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere,

3)      l’adozione della neutralità di genere nel linguaggio usato dal comune di Chieti,

4)      la costituzione del comune come parte civile nei casi di omobitransfobia,

5)      il patrocinio gratuito per gli eventi della comunità Lgbti+

6)       la concessione di una sede per le associazioni Lgbti+ .

“Questo impegno, che mi coinvolge tanto sul piano umano che politico, lo ritroviamo anche nella nostra Costituzione che ci ricorda che la solidarietà politica, economica e sociale è un dovere”, evidenzia Ferrara.

“Ancora attorno a noi – prosegue –, troppi esempi di odio insensato, troppi casi di violenza inaudita e ingiustificata verso chi esprime semplicemente se stesso. Nessuno deve più accettarli, nessuno deve sottostare a una prepotenza brutale e immotivata: noi siamo qui pronti a costruire una realtà libera da ogni forma di chiusura e discriminazioni”.

“L’Arcigay teatino ha dato una grande opportunità a noi candidati in gara per amministrare la città che tutti amiamo: firmare è il minimo da fare per accompagnare Chieti verso un futuro migliore”, conclude con motivata convinzione Diego Ferrara.

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