a.J e p.J: il Basket che… non c’era

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a.J e p.J: il Basket che… non c’era

Potrei cavarmela dicendo che per me è stato come un padre. Ma resterebbe un’affermazione – per quanto autentica e sincera – troppo riduttiva per far comprendere a chi non lo sapesse le dimensioni umane, professionali e “storiche” di Aldo Giordani che oggi compirebbe 100 anni e che da più di 30 purtroppo non c’è più

Senza tanti giri di parole, se in Italia è nato e oggi esiste un basket allineato con la contemporaneità lo si deve anche, se non soprattutto (mi mordo la lingua per non dire “soltanto”) a lui: alla sua tenacia, alla sua modernità (lui che era… così “antico” in tutto), alla sua passione, alla sua capacità divulgativa, al suo entusiasmo, alla sua grinta, al suo rigore, alla sua intelligenza, forse persino alla sua lucida follia.

 E’ stato il primo telecronista italiano di pallacanestro (parliamo di 65 anni fa e già questo basterebbe); ha creato inserti (“Guerin Basket”) e riviste (“Superbasket”) fondamentali per la divulgazione di questo sport; è stato autore di libri che hanno fatto giurisprudenza. Critico, caustico, ma sempre costruttivo all’”interno” del movimento: generoso ed entusiasta quando lo doveva promuovere all’”esterno”.

Con lui, per dire, la pallacanestro aveva uno spazio fisso e molto ampio dentro – non “dopo” – la “Domenica Sportiva”.

Fu un missionario, un divulgatore: un padre della “nostra” Patria (dico “nostra” per chi non conoscesse la mia estrazione professionale: che poi fu quella grazie a cui mi “scoprì” e mi portò con sé a Milano dove mi insegnò il mestiere).

Siamo in tanti a dovergli dire grazie (credo di essere il suo più vecchio “allievo” vivente): a cominciare da quelli che non sanno di doverlo fare per scarsa conoscenza della storia, per un po’ di ingratitudine, o forse semplicemente per anagrafe (che comunque non può sempre assolvere tutto).
Per quanto mi riguarda c’è un basket a.J e un basket p.J: cioè ante Jordan e post Jordan. E sia chiaro che il Jordan a cui tutti pensano è arrivato molto, ma molto dopo di lui

Un abbraccio a Claudia, Valeria e Marco

(Marino Bartoletti– Facebook, “Zio Jordan”, 28/02/ 2024)