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EUGENIA PINNA: LA RICERCA DI UNA TEXILE DESIGNER- NUORO, SPAZIO ILLISSO DAL 20 GENNAIO 2024

Il percorso artistico di Eugenia Pinna è una testimonianza tangibile della rinascita della ricerca tessile in Sardegna, iniziata negli anni cinquanta grazie al potente impulso di Eugenio Tavolara, artista e progettista per l’Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano (ISOLA). Tavolara sviluppò un alfabeto segnico, formale e cromatico finalizzato all’abitare contemporaneo, dentro una dimensione che vide il progetto diventare strumento e strada per quella tipologia di linguaggio dove, sempre attento e rispettoso del sapere artigianale del luogo prescelto, si costruiva una nuova possibilità di sviluppo  per la tessitura. Uno dei compagni di viaggio, nella condivisione del progetto di Tavolara, fu sicuramente Mauro Manca e con lui tutto l’Istituto d’Arte di Sassari, istituzione scolastica della quale Manca era il direttore e Tavolara docente di scultura decorativa. Così nella scia, dentro la svolta artistica rispetto alla precedente scuola di Figari,  prepotentemente voluta dallo stesso Manca, si sviluppò una didattica fortemente connotata alla comprensione della contemporaneità artistica di allora, con particolare attenzione alle Arti applicate  sviluppate anche in paternariato con le botteghe artigiane. Per numerosi anni fu strettissima la collaborazione dello stesso Manca e dell’Istituto da lui diretto con l’ISOLA per la quale vennero pensati progetti e manufatti che negli anni videro coinvolti, per il settore tessile ,Giuliana Fanelli, Giovanna Secchi, Bruno Contieri, Aldo Contini, Angelino Fiori, Salvatore Coradduzza, Paola Dessy, Roberto Puzzu e molti altri artisti isolani ai quali si accompagna, per la natura del suo incarico quale responsabile artistico dell’ISOLA, nonché finissimo progettista nelle varie modalità di tessitura, Piero Zedde che fu, inoltre, l’ideatore e  progettista di una notevole esposizione di manufatti tessili in forma di arazzo, a cavallo degli anni ’90 del secolo scorso, nel PADIGLIONE ISOLA di Sassari, intitolata “FIRMATO” .

Il lavoro di Eugenia Pinna si concentra sullo studio delle tessiture tradizionali di Nule, in particolare sulle coperte, fressadas. La sua carriera ha segnato un’importante transizione: da artigiana agli esordi, ora progettista tessile. Nella Sardegna degli anni Ottanta e Novanta, Pinna ha affrontato sfide significative, operando in un contesto dominato da piccole imprese tessili artigiane, principalmente familiari, dedite alla ripetizione di motivi e modelli tradizionali richiesti dal mercato turistico. La mostra, composta da 31 progetti tessili concepiti da Pinna esclusivamente per Spazio Ilisso, offre un affascinante viaggio attraverso la sua trentennale ricerca espressiva. I grandi tappeti inediti, realizzati tra il 2019 e il 2022, consentono ai visitatori l’esplorazione dei diversi filoni di indagine che caratterizzano il lavoro della designer di Nule.

Le opere esposte non solo mostrano l’estro creativo di Pinna ma offrono anche un’approfondita comprensione della prassi progettuale e tecnica della designer. Il telaio verticale, tipico di Nule, diventa uno strumento fondamentale nel connubio tra l’articolato lavoro di design e la specializzazione artigiana del Paese. Un aspetto distintivo della mostra è l’uso di materie prime locali con  colorazioni naturali che enfatizzano, nella loro rivisitazione segnica, le magistrali abilità acquisite nei secoli dalle tessitrici nulesi. Il percorso della mostra si articola inizialmente con i progetti che Eugenia Pinna considera le origini della sua ricerca, ovvero la rielaborazione dei motivi decorativi della tessitura nulese, uno dei quali s’ambisùe (‘la sanguisuga’), diventerà la sua cifra personale.

Le serie più recenti di tappeti presentano geometrie irregolari, con la designer che introduce modifiche che accentuano le pratiche delle tessitrici del passato, utilizzando lana filata a mano per generare linee mosse verticali e orizzontali. Opere come Frullato, Coloras, Inverno e Chesò suggeriscono all’occhio un senso vibrante di movimento, una costante nel percorso progettuale di Pinna. L’artigianato raffinato di Pinna, caratterizzato da un processo manuale complesso, si distingue e si ripropone in un’epoca in cui la produzione industriale ha spesso soppiantato il “fatto a mano”.

Il catalogo della mostra è arricchito dai contributi del critico e storico del design Anty Pansera, premiata con il Compasso d’Oro alla Carriera nel 2020, e dell’antropologo Cosimo Zene, professore emerito per lo studio delle Religioni e delle Filosofie del Mondo, all’Università di Londra. Questi contributi forniscono una prospettiva approfondita sulla portata e l’importanza del lavoro di Pinna nel contesto artistico e culturale.

La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì al venerdì, con orari di visita dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00, mentre sarà chiusa il lunedì e il martedì mattina. Un’opportunità unica per immergersi nella maestria e nell’innovazione di Eugenia Pinna, una textile designer di fama internazionale che ha saputo coniugare, nella sua opera, tradizione e modernità.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare Spazio Ilisso al numero 0784 31551 o via email all’indirizzo spazioilisso@spazioilisso.it.

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