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LE AZIONI DI BIG PHARMA HANNO VERAMENTE I GIORNI CONTATI?

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LE AZIONI DI  BIG PHARMA HANNO VERAMENTE I GIORNI CONTATI?

di Mario Travaglini

Un miliardario americano, Mark Cuban, e la più grande catena di supermercati degli Stati Uniti, Kroger Co., hanno appena annunciato che stanno collaborando per sconvolgere il business legato all’industria farmaceutica. Il primo ha lanciato nel gennaio 2022 un modello di business chiamato Cost Plus Drugs con il quale, in modo semplice semplice, intende vendere farmaci generici con un margine fisso del 15% sul prezzo di costo. Fino ad ora, gli acquirenti dovevano accontentarsi di acquistare direttamente online da Cost Plus Drugs. Ma grazie alla partnership con Kroger, i suoi farmaci generici a prezzi stracciati potrebbero arrivare in più di 2.000 supermercati. L’operazione ha tutta l’aria di essere un avvertimento all’intera industria farmaceutica che produce e vende farmaci generici. Ne parlo oggi perché le conseguenze possono essere importanti sia che ci consideriamo semplici consumatori o che ci caliamo nei panni di investitori. Vediamo la questione più da vicino.

 I farmaci generici sono ben noti per essere meno costosi rispetto ai loro omologhi di marca. Ma anche in questo caso la parte più consistente del prezzo di vendita è quella che viene incassata dagli intermediari e dalle farmacie. Secondo recenti ricerche economiche di una ben nota Università per ogni cento euro spesi in farmacia 41 vanno al produttore, 41 alla farmacia e agli altri intermediari mentre i restanti 18 vengono divisi tra i restanti operatori del sistema (trasporti, provvigioni, regalie etc; etc) . In altre parole, se spendiamo 100 euro  presso il nostro farmacista locale per acquistare la versione generica di un farmaco necessario per migliorare la nostra salute, quel farmacista riceverà quasi il 40% del prezzo di vendita certificato dallo scontrino di cassa. E’ prassi comune pensare di fare un buon affare  quando acquistiamo farmaci generici in farmacia ma, almeno a quanto è dato sapere, Cost Plus Drugs ci mostra che potrebbe essere molto meglio. Infatti, questa società acquistando i prodotti farmaceutici direttamente dai produttori ed evitando la ragnatela degli intermediari che si appropriano di circa il 60% di ogni euro speso in farmacia è nella condizione di rivendere gli stessi ad una frazione del prezzo, con un margine di solo il 15%. Questa idea che a prima vista sembra banale sarà veramente in grado di arrivare ad un livello operativo mondiale ?  E molto presto per dirlo con certezza, ma è ormai sicuro che  l’impianto di produzione di Cost Plus Drugs sarà operativo e verosimilmente consentirà loro di trattenere una quota ancora maggiore dei profitti mantenendo i prezzi ben al di sotto degli standard del settore.

“Il tuo margine è la mia opportunità”  era solito ripetere  Jeff  Bezos, fondatore di Amazon. Con questo chiodo fisso in mente egli si mise a competere con gli operatori storici del settore, come Sears e Walmart, costruendo un business basato sui margini più bassi dei suoi competitors. Il suo obiettivo finale era quello di conquistare una quota sempre maggiore del mercato. E come sappiamo, questo è esattamente ciò che ha fatto Amazon nel corso del tempo, tanto che l’anno scorso era arrivata a detenere ben  il 37,8% della quota di mercato dell’e-commerce. Non sarei sorpreso se Cost Plus Drugs riuscisse a  realizzare lo stesso successo per il mercato farmaceutico negli anni a venire. Questa partnership dimostra che tutto è possibile e che verosimilmente consentirà a Cost Plus Drugs di accedere a milioni di clienti che altrimenti non sarebbe stata in grado di raggiungere, aprendo forse una strada ad altre iniziative fino ad oggi non attenzionate. A mio modo di vedere si tratta di una  innovazione dirompente che penetra silenziosamente in un settore e ne ribalta completamente lo status quo. Ecco perché i settori che hanno poco e male  innovato nel corso degli ultimi decenni, accontentandosi di fare affidamento sull’inerzia e sulla quota di mercato dominante, debbono fare molta attenzione e prepararsi ad essere aggrediti da società più dinamiche. L’industria farmaceutica è un esempio perfetto. E’  un settore gonfio che aspetta solo di essere stravolto. Tutto accadrà molto velocemente, senza far rumore. Cost Plus Drugs è una società privata, e ciò significa che al momento non possiamo investire direttamente  comprando le sue azioni o altri strumenti che la coinvolgano. Occorre essere pazienti e restare “in campana”. Tuttavia, eviterei i produttori di farmaci generici come Teva Pharmaceuticals o come titoli buy-and-hold a lungo termine. Saranno destinati inevitabilmente a soccombere.

 

 

 

 

 

 

 

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