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BERLUSCONI VINSE CON IL “METODO GASPARI” E SCOPRI’ UN GIOVANE LEADER PER CONTINUARLO IN ABRUZZO

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BERLUSCONI VINSE CON IL “METODO GASPARI” E SCOPRI’

 UN GIOVANE LEADER PER CONTINUARLO IN ABRUZZO

di Marcello Martelli

Venne eletto in Abruzzo alla Camera dei Deputati nelle elezioni per la XIII legislatura (1996) e rieletto in quelle successive (2001). Fu un visionario chiamato Silvio Berlusconi a spianare la strada al giovane successore di Remo Gaspari, il pluriministro che per anni aveva dominato la scena nella sua terra. Sono passati più di vent’anni, ma resta un significativo evento politico il ritorno in Abruzzo di Giovanni Dell’Elce, giovane manager eletto per riempire il vuoto lasciato da Remo Gaspari. La consonanza di obiettivi e valori di Berlusconi e Gaspari, protagonisti di due diverse stagioni politiche, fu determinante per l’affermazione della nuova leaderchip, motore per un territorio orfano e bloccato. Erano tempi di profondi cambiamenti e non ci volle molto per capire cosa c’era da fare in un territorio che aveva perso il sicuro punto di riferimento, dopo che l’autorevole e popolare notabile di Gissi aveva lasciato la scena, senza un erede suo sostituto. Ma a trovarglielo fu Silvio Berlusconi, indicando l’uomo giusto nella persona di Giovanni Dell’Elce, un ragazzo che qualche anno prima, dai quartieri popolari di Pescara, era sbarcato al Nord, per realizzarvi il suo sogno manageriale. Pratico e creativo come sempre, il Cav di Arcore pensò di restituirlo al suo Abruzzo, trasformandolo in politico per seguire il solco, sotto il prestigioso apprendistato vincente di Remo Gaspari. Un incontro indovinato e di reciproco interesse, per dare continuità alla felice stagione targata Dc. Così il manager sposò la politica e, per l’Abruzzo, il risultato immediato fu duplice: entrò nel nuovo corso e indicò un erede/successore al potente leader del passato. Un mix che aveva già dato i suoi riscontri vantaggiosi e altri ne avrebbe dati sicuramente, se dietro l’angolo non ci fosse stato l’appuntamento con un destino avverso. Si verificò l’8 marzo 2002 con Dell’Elce già sottosegretario di Stato, quando in elicottero andò a Courmayeur per un convegno del partito. Dopo l’atterraggio i passeggeri scesero a uno a uno e il rappresentante del governo rimasto solo a bordo, quando il velivolo si rimise in volo impazzito, per poi schiantarsi paurosamente al suolo. Errore umano o guasto tecnico? Sulle cause del disastro si intrecciarono ipotesi e accuse, ma Dell’Elce restò a lungo in coma. Al culmine di una prestigiosa carriera, si trovò improvvisamente a lottare tra la vita e la morte, affrontando un durissimo percorso di recupero. Vinse la sfida salvando la vita, ma molte cose non furono più come prima. E purtroppo cambiò anche il corso politico del suo Abruzzo. Condoglianze alla famiglia di Silvio Berrlusconi, grande leader internazionale lungimirante e rimpianto.

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