HomeEditoriali40 anni “Special”: in campo con la mente e con il cuore

40 anni “Special”: in campo con la mente e con il cuore

Editoriale / 104

40 anni “Special”: in campo con la mente e con il cuore

                                                                                                                                      di Pierluigi Palmieri

Buon compleanno Special Olympics Italia che oggi compi 40 anni e per fortuna io ne ho solo 21 e quando sono nata già c’eri. Grazie a te ho viaggiato l’Italia e il mondo e ho una vita piena di amici. Buon compleanno Special Olympics Italia e quello che auguro a tutti noi è che sia solo l’inizio!

Veronica Paccagnella- Atleta speciale

 

 Iniziare! Un verbo che  all’infinito ha un significato su cui nessuno nutre dubbi, ma nel caso  in questione, evolvendo in sostantivo, mostra mille sfaccettature in cui si alternano semplicità e complessità, buio e luce, paura ed entusiasmo, debolezza e forza d’animo. Stiamo parlando di quel caleidoscopio di sentimenti che il, 27 Aprile nella Sala Autorità della Tribuna Monte Mario dello Stadio Olimpico di Roma,  ha messo a fuoco l’impareggiabile immagine di coraggio multicolore dei quarant’anni di duro lavoro di Special Olympic in Italia. Eh SI, il coraggio che permea il lavoro dei tanti volontari che ha avuto inizio nel 1983, venticinque anni dopo che Eunice Kennedy Shriver aveva pronunciato il suo discorso inaugurale allo Stadio Soldier Field di Chicago, mentre la fiaccola portata dal diciassettenne Philip Weber accendeva, nel rispetto della tradizione olimpica, il braciere alto 12 metri, segnando l’inizio dei Primi Giochi di Special Olympics.

Il fuoco fu chiamato la “Fiamma della Speranza di Jhon Fitzgerald Kennedy” . La sorella del Presidente ucciso a Dallas nel 1963 aveva, profeticamente, invitato gli spettatori, presenti non in gran numero per la verità, ad immaginare il FUTURO di Special Olympics quando dalle migliaia di atleti riuniti quel giorno a Chicago si sarebbe passati a più di un milione e mezzo di concorrenti “che si affronteranno in gare simili a questa in tutta l’America”.  Così è stato: all’insegna del motto “ Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze” il movimento, anche se con grandi difficoltà, ha attecchito in tutto il mondo. In Italia ha trovato ottima sponda in Alessandro Palazzotti, personaggio poliedrico e caparbio, la cui intelligenza pedagogica lo aveva portato, già all’inizio della sua carriera, a far partecipare i disabili intellettivi,  contro la prassi dell’epoca che li pretendeva “esonerati”, alle sue lezioni di Educazione Fisica. Il suo coraggio ha contagiato Alessandra, vertice tecnico, brillante e determinata nell’interpretare lo spirito dell’Associazione presieduta da Angelo Moratti, “ Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”, “parole esaltanti”- scrive Timothy Shriver  nel suo libro  dal titolo pregnante Pienamente vivi- “ma anche dure da mandar giù, che descrivevano con nettezza i termini della sfida: ciascun individuo su quel campo correva realmente il pericolo di essere sconfitto dalla ferocia della vita”, Qui vale la pena ribadire la lettura fatta da  Timothy del significato profondo del motto coniato da sua madre Eunice per i disabili intellettivi, tra cui i Kennedy avevano annoverato  la sorella Rosemary: c’era solo un consiglio da dare “siate coraggiosi. Anche se non fossero riusciti a salire sul podio del vincitore nella gara della vita, potevano lottare con coraggio. Il coraggio è premio a sé stesso. E in fatto di coraggio, quegli atleti erano imbattibili”.

A questo principio si sono attenuti gli atleti di Special Olympycs Italia nel corso della cerimonia del 27 aprile, di cui in calce a questo articolo riportiamo lo svolgimento  nei dettagli.

Infatti Veronica Paccagnella ha voluto il coraggio di prendere il microfono e pronunciare il discorso di apertura (che abbiamo scelto come incipit di questo editoriale) prima di passarlo alla giornalista della Rai Simona Rolandi che ha poi condotto brillantemente la serata.

Altrettanto coraggio e simpatia al limite dell’autoironia abbiamo riscontrato negli interventi dei tre atleti “storici” premiati, Alfredo Scarlata e Lelia Bellesini, membri storici del board di Special Olympics Italia e Serena Silvi che dal 2002 è International Global Messengers nel mondo gli Atleti Europei di Special Olympics, hanno peraltro precedenti “accademici”, avendo testimoniato più volte, la loro esperienza sportiva nel Laboratorio di Metodi e didattiche dele Attività Motorie e sportive del Corso di Specializzazione per docenti di Sostegno alla Lumsa di Roma. 

I loro interventi hanno raccolto gli applausi delle autorità e dei numerosi atleti di fama mondiale presenti nella sala della Tribuna Monte Mario. Quello del rugbysta  Martìn Castrogiovanni, per l’occasione seduto affianco a chi scrive,  ha battuto in decibel quello di tutti gli altri. Bellissime le immagini del pilone azzurro che ha fatto “franare” le mischie delle più forti nazionali del mondo che abbraccia e sostiene i ragazzi “Special”. Altrettanto dicasi per Stefano Pantano, pluricampione del mondo di Scherma maestro nel “toccare” con la punta della sua spada corpo/bersaglio dell’avversario e Massimiliano Rosolino, specialista nel toccare per primo il bordo delle vasche delle piscine mondiali e olimpiche. 

Il tutto nella splendida cornice del “confronto” tra gli chef  blasonati e i ragazzi speciali ,

La ciliegina sulla torta ce l’hanno posta Camilla Fascina e Giovanni Signorato, musicista e cantante con la sindrome di Asperger.

La tenera disponibilità di questi personaggi è il catalizzatore giusto per ricaricare le batterie per tanti nuovi inizi  e ,come afferma il sottotitolodiPIENAMENTE VIVI, arrivare a …La scoperta più importante

 

LA CERIMONIA NEI DETTAGLI

Roma, 27 Aprile 2023 – Special Olympics Italia ha celebrato oggi i quarant’anni di attività in una cornice sportiva d’eccezione: negli spazi della Sala Autorità della Tribuna Monte Mario dello Stadio Olimpico di Roma. Sono intervenuti rappresentanti del mondo istituzionale, partner di Special Olympics Italia, i Testimonial, storici e nuovi, e, non ultimi, gli Atleti, i familiari, i tecnici, i volontari, parte del cuore pulsante del Movimento Special Olympics, proveniente da tutta la penisola.

La serata, moderata dalla giornalista e conduttrice Rai Simona Rolandi, è stata inaugurata dalla testimonianza di un’atleta Special Olympics: Veronica Paccagnella: “Buon compleanno Special Olympics Italia che oggi compi 40 anni e per fortuna io ne ho solo 21 e quando sono nata già c’eri. Grazie a te ho viaggiato l’Italia e il mondo e ho una vita piena di amici. Buon compleanno compleanno Special Olympics Italia e quello che auguro a tutti noi è che sia solo l’inizio!”

Vito Cozzoli, Presidente di Sport e Salute, ha dichiarato in una lettera: “La vostra è una storia bellissima. Un percorso virtuoso e lodevole iniziato nel lontano 1983. Un Movimento che attraverso lo sport e i suoi valori, ha favorito la promozione dell’inclusione, della solidarietà e dell’integrazione. I vostri progetti e le attività sportive, condite da un entusiasmo inesauribile, testimoniato dal rapporto tra atleti con e senza disabilità intellettive sono da sempre un punto di riferimento per il sistema sportivo. Per i traguardi, le vittorie e le gioie raggiunte, ma soprattutto per le storie che si celano dietro ogni medaglia o competizione. E questa è la vera essenza dello sport. E voi ne siete l’esempio. In bocca al lupo per il futuro.” e dai saluti di Giovanni Malagò, Presidente del CONI: “40 anni e non sentirli, e come recita il claim di oggi…è solo l’inizio. Special Olympics è un’associazione benemerita ed un unicum nel panorama sportivo mondiale ed italiano, in grado di donare un grande valore aggiunto. Voglio dirvi in anteprima che oggi, alle 18, mi hanno consegnato delle note da leggere e posso anticiparvi che il Presidente Angelo Moratti è stato insignito della stella d’oro al merito sportivo del CONI per avere contribuito fortemente a diffondere la cultura dell’inclusività nel paese attraverso lo sport”“.

Angelo Moratti, Presidente di Special Olympics Italia: “Un grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato a far crescere il Movimento nel nostro Paese. Grazie a Franco e Sandra Carraro per il contributo all’inizio di questa avventura, attraverso tutti gli eventi organizzati con i  tanti amici ci hanno sostenuto.  Un ricordo su tutti: con gli Smart Games, i Giochi organizzati all’interno delle case nel corso della lunga e drammatica pandemia di Covid-19  abbiamo voluto e potuto sdrammatizzare una tragedia mondiale, tanto più per i nostri atleti. Tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa. Io incontrai Eunice Kennedy Shriver, la nostra fondatrice,  nel 2003 e alla sua richiesta sul perchè non sentirsi in dover di aiutare Special Olympics  mi suggestionai  al punto di impegnarmi subito nel supportare , in Italia, un Movimento che ha milioni di qualità positive. In fondo anche il Presidente Bill Clinton ebbe a dire un giorno di Eunice Kennedy: se Eunice fosse nata trenta anni dopo sarebbe, stata lei il Presidente degli Stati Uniti!”

Kryzstov Krukowsk, Direttore dello Sviluppo Organizzativo di Special Olympics Europa Eurasia: “La location di questa sera, lo Stadio Olimpico, è la sede ideale alla celebrazione degli atleti eroi. E  i nostri atleti sono degli eroi. Ed un infinito grazie ad Eunice Kennedy che diceva sempre che niente è impossibile. Questi 40 anni hanno dimostrato che nulla lo è. Grazie al potere delle famiglie. Sono loro che rendono possibile il successo del movimento. Loro ne sono il cuore. Grazie per esserci sempre e per rappresentarne la forza”

La celebrazione di questo anniversario è stata l’occasione per  mettere in luce, ancora una volta, le capacità ed il talento delle persone con disabilità intellettive anche oltre il momento sportivo e, al contempo, ringraziare, con la consegna di un riconoscimento, chi, in questo ampio spazio di tempo, si è distinto per averci creduto fermamente e per aver sostenuto con forza una prospettiva che solo 40 anni fa era inimmaginabile.

La Cerimonia di Premiazione ha  visto chiamare sul palco:

gli atleti Special Olympics,  Serena Silvi che si è detta felice di essere stata nominata, nel 2002,  International Global Messengers rappresentando nel mondo gli Atleti Europei di Special Olympics, Alfredo Scarlata e Lelia Bellesini membri storici del board di Special Olympics Italia.

 

In collegamento i Testimonial, Alessandro Del Piero  che, durante la pandemia dovuta al Covid, ha prontamente risposto all’appello di Special Olympics Italia incontrando per primo gli Atleti in modalità on-line donandogli un’esperienza indimenticabile in un momento storico tanto difficile per tutti ed in particolare per le persone con disabilità intellettive e le loro famiglie

 e Valeria Mazza che, nel 2001 a Fiuggi, è stata la prima madrina dei Giochi Nazionali Estivi:

Dal mondo istituzionale e della politica: Sandra Carraro, da sempre vicina agli atleti, è stata membro del board di Special Olympics fin dagli albori dell’attività del Movimento. Antonino Di Liberto per aver creduto fermamente nel Progetto Scuola, “Educare all’inclusione a 360°” dedicato alle iniziative di Special Olympics nelle scuole di ogni ordine e grado.

Dal mondo dello spettacolo, media e tv: Il Trio Medusa, Furio Corsetti, Gabriele Corsi e Giorgio Daviddi, per aver ospitato, nel 2007, per la prima volta in diretta un Atleta di Special Olympics, in un’emittente radiofonica nazionale, Radio Deejay. Da allora di atleti ne hanno ospitati tantissimi sostenendo con sempre grande entusiasmo tutte le iniziative del Movimento.

Le Iene, Nina Palmieri e Nicola Barraco nel 2015 hanno seguito la delegazione italiana ai Giochi Mondiali di Los Angeles realizzando un meraviglioso servizio di circa mezz’ora, mai accaduto prima d’allora, per il celebre programma tv d’inchiesta.

Sandro Fioravanti e Massimo Caputi. Tre professionisti della comunicazione, che per primi hanno saputo percepire e raccontare sulla carta stampata e per immagini la bellezza e l’opportunità del mondo Special Olympics e quanto i nostri Atleti siano in grado di essere d’ esempio per affermare e diffondere i valori dello sport.

Dal mondo Special Olympics Italia: Alessandro Palazzotti colui che per primo ha creduto nelle potenzialità delle persone con disabilità intellettive attraverso lo sportPaola Mengoni, coinvolta dal Prof. Palazzotti in qualità di Direttore Sportivo. Ha dato grande impulso al programma, oggi riconosciuto ed apprezzato a livello mondiale, allineando l’attività a Special Olympics International. Renato Spagnuoli nel 2006 ha realizzato la Cerimonia di Apertura dei Giochi Europei Special Olympics del 2006 a Roma: il più grande evento sportivo mai realizzato nella capitale per le persone con disabilità intellettive.

Dal mondo delle aziende partner: Otis, la prima, oltre 25 anni fa, a costituire un team aziendale facendo partecipare i propri dipendenti come volontari ai Giochi Nazionali. Ha ritirato il premio Antonella Arpinati –  Ethics & Compliance Program Lead, EMEA di Otis italia. Coca-Cola,  partner fondatore di Special Olympics Inc. dal 1968, anno della sua fondazione è al fianco di Special Olympics Italia da oltre 20 anni. Il loro sostegno passa da un grandissimo coinvolgimento diretto dei dipendenti. Ha ritirato il premio Sara Bonfiglio, Communication Manager di Coca Cola Italia. Mitsubishi Electric che ha affiancato con grande forza e continuo entusiasmo, Special Olympics da tantissimi anni. Il capitano di questo team è stata Elena Tagliani che a piccoli ma continui passi è riuscita a coinvolgere i sui colleghi, prima di tutte le sedi italiane, poi ampliando la collaborazione con Special Olympics UK. Ha supportato gli Atleti italiani ai Giochi Mondiali di Abu Dhabi ed ha voluto allargare la partecipazione anche ai figli dei dipendenti, come le sue figlie  Anita, Gita Ram e Dinesh  che hanno ritirato il premio.

L’unire le forze per un mondo migliore è la

formula vincente per raggiungere l’ambizioso obiettivo della piena inclusione attraverso lo sport,  così come “Play Unified”, il giocare insieme, l’unire sullo stesso campo Atleti con e senza disabilità intellettive per Special Olympics è da sempre la formula più efficace per “allenare” anche la mente, per dissipare stereotipi e pregiudizi, a beneficio dei giovani in particolare. Play Unified è un claim, una call to action che ben si adatta ad ogni aspetto della vita. Inclusione, sport e salute, che passa anche per una corretta alimentazione, sono i motori fondamentali per il benessere di tutti, ciò vale ancor di più per le persone con disabilità intellettive.

Con tali premesse, alla festa dei 40 anni di Special Olympics Italia il gioco di squadra Play Unified ha unito le abilità di noti chef influencer e di atleti Special Olympics, esperti e appassionati di ristorazione,  per realizzare un avvincente e prelibato “Unified Showcooking”: Un ringraziamento particolare va a Chef Ruben BondiLuca PappagalloValentina Leporati e “Malati di Pizza in collaborazione con Mirko Rizzo delle pizzerie di Roma “Nando” e “l’elementare“. 

La formula unificata è valsa anche per lo spettacolo e la musica con la partecipazione di Camilla Fascina Giovanni Signorato, musicista e cantante con la sindrome di Asperger.

Special Olympics è un Movimento che ha sempre combattuto in tutto il mondo per un mondo migliore e pienamente inclusivo. In Italia, negli ultimi 40 anni e per 365 giorni l’anno, Special Olympics  ha scelto proprio lo sport unificato come strumento privilegiato per favorire l’inclusione che dalla palestra arrivi a toccare ogni ambito della vita quotidiana. È sotto gli occhi tutti, oggi più che mai: tanta strada è stata fatta dal 1983. Alle persone con disabilità intellettive ed alle loro famiglie oggi sono offerte diverse preziose opportunità nate dal riconoscimento di diritti inalienabili, che solo qualche tempo fa gli erano negati, come quello allo sport, alla salute, all’educazione ed al lavoro. D’altra parte un’importante opportunità è offerta anche a tutto il resto del mondo: quella di scoprire, osservare ed apprezzare talenti e capacità in ogni atleta in gara. Nuovi punti di vista…Ed è solo l’inizio.

 

Nessun Commento

Inserisci un commento