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A ROMA RILANCIANO IL VECCHIO FATEBENEFRATELLI CONIUGANDO TRADIZIONE E INNOVAZIONE

 

Attualità / 98

A ROMA RILANCIANO IL VECCHIO FATEBENEFRATELLI CONIUGANDO TRADIZIONE E INNOVAZIONE

di Marcello Martelli

Gli amici delle ruspe in marcia verso Piano d’Accio vogliono il nuovo ospedale in quella zona, per trasformare la struttura di Villa Mosca in una cattedrale nel deserto? A Roma, nell’Isola Tiberina, lo storico ospedale Fatebenefratelli è ora sottoposto a importanti lavori di restauro dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, creata pochi mesi fa. Un evento epocale, che ha lo scopo di trasformare il vecchio complesso in un polo di eccellenza per la sanità, “valorizzando la tradizione dell’ospedale e le competenze del Gemelli, assicurandone nel tempo sostenibilità e crescita”. Ma innanzitutto l’obiettivo è di salvare il nosocomio dai debiti accumulati principalmente con le banche da chi ne teneva le redini. Una missione di salvataggio da 100 milioni di euro che, come raccontava “Repubblica”, è stata voluta da Papa Francesco in persona e affidata alla presidente del Bambin Gesù, con il coinvolgimento finanziario di Luxottica del benemerito Leonardo Del Vecchio e della sede apostolica. L’accordo pone le basi per l’avvio di un nuovo capitolo per la Sanità Cattolica, che porterà nei prossimi cinque anni il Fatebenefratelli Isola Tiberina “ad affermarsi come una rinnovata eccellenza del panorama sanitario nazionale”. Pronti via, la nuova proprietà ristrutturerà i posti letto dedicati al servizio sanitario nazionale, aprirà nuove sale operatorie e rinnoverà l’area dedicata ai pazienti paganti, migliorerà gli spazi comuni e i percorsi di accoglienza e di cura dei malati. “Con tale operazione intendiamo qualificare l’istituto come ospedale al servizio di tutti – dichiara Marco Elefanti, Dg della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS – rendendolo un centro di innovazione organizzativa e tecnologica, in grado di attrarre e sviluppare le migliori risorse professionali e gestionali da mettere al servizio dei pazienti e dei loro familiari, con l’umanità e l’attenzione che i Fondatori delle due strutture sanitarie coinvolte hanno insegnato e di cui sono stati esempio”. Ecco: la strada è già tracciata per fermare le “talpe” che vorrebbero aprire un epocale cantiere che porterà a Teramocapoluogo disordine urbanistico, consumo di suolo e spreco di soldi pubblici. Fatebenefratelli diventerà polo di eccellenza nazionale al Centro di Roma, facendo leva su tradizione e innovazione. Invece, a Teramo no? A Roma sono “l’innovazione e la tradizione a rappresentare le due linee di indirizzo del progetto. Perfettamente integrato con il territorio in cui ricerca, formazione e innovazione tecnologica si fondono per lanciare un nuovo servizio sanitario di qualità, a disposizione di tutti, anche dei più bisognosi”. “Siamo nel più antico ospedale d’Europa. Oggi è un nuovo inizio, un nuovo assetto organizzativo, una nuova governance fortemente sostenuta dalla Regione, al servizio dei cittadini e della comunità. Questa è una struttura che serve soprattutto alla popolazione anziana e femminile”. Così Alessio D’Amato, Assessore alla Sanità e integrazione Socio Sanitaria della Regione Lazio. “Lavoriamo per dare risposte tempestive ed efficaci e colmare le criticità che il settore sanitario ha dovuto affrontare durante la pandemia – commenta Sergio Alfieri, Direttore dell’Area Clinica – Scientifica -“. Perché tutto questo a Villa Mosca e dintorni non è possibile? Lo chiediamo ai nostri “rottamatori” e aspetteremo invano una risposta.

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