HomeCulturaartiSommersi dagli applausi  il violinista Alogna e la pianista Costantini a palazzo Chigi dopo la  “Brahms Marathon” di Incontri tra Maestri

Sommersi dagli applausi  il violinista Alogna e la pianista Costantini a palazzo Chigi dopo la  “Brahms Marathon” di Incontri tra Maestri

                           

Sommersi dagli applausi il violinista Alogna e la pianista Costantini a palazzo Chigi dopo la “Brahms Marathon” di Incontri tra Maestri

di Pierluigi Palmieri

 In sede di presentazione del concerto di Ariccia dedicato a Brahms, voluto dal Centro Sperimentale per il Teatro musicale e la Musica (CESTEM) avevamo promesso un resoconto ai nostri lettori amanti della musica. Ebbene. 

Il programma prometteva bene, ma tutte le aspettative sono state superate.  Abbiamo assistito infatti ad un concerto intenso e partecipato grazie ai  due artisti che, senza risparmiarsi,   hanno messo in campo tutta la passione e la classe che li contraddistingue. Il violino di Davide Alogna ha vibrato in modo principesco in perfetta sintonia con il canto del pianoforte  di Luna Costantini.

 Il celebre Maestro perfezionatosi a Conservatorio Superiore di Parigi e la più giovane pianista a diplomarsi in Alto Perfezionamento all’Accademia di Imola, hanno fatto sì che l’archetto teso sulle corde del Violino   e le dita sinuose sulla tastiera  del pianoforte si fondessero in perfetta sintonia interpretando l’ostico spartito brahmsiano. Lo stesso maestro ci ha confermato che il programma eseguito con Lu

na è molto impegnativo, al punto che in precedenti occasioni aveva al massimo eseguito solo due delle tre sonate di Brahms ( clic qui per intervista. intervista ). Una “mezza maratona” quindi  quella di domenica 27, corsa dai due “atleti dello spartito” di categoria élite  (non a caso la durata totale del concerto di  1 ora e 10’, coincide con i tempi fatti segnare dai migliori atleti a livello mondiale . Il crescendo di emozioni e di partecipazione del pubblico che ha riempito la sala Maestra di Palazzo Chigi  è andato di pari passo con quello, in ter

mini musicali, del concerto che, a questo punto,  ci piace definire come “Brahms’s Marathon  (dal Vivace ma non troppo della 1 al Presto agitato della 3, passando per l’allegretto della 2). Applausi scroscianti hanno richiamato sul palco i due artisti al termine di ogni esecuzione  e si sono moltiplicati nel finale, quando il  Maestro  Alogna ha annunciato che il duo avrebbe regalato  “Songs my mother taught me” di Antonín Dvořák con l’arrangiamento per violino e pianoforte di Fritz Kreisler. Una ciliegina gustata con entusiasmo dai presenti. Davide Alogna e Luna Costantini, sono stati reclamati ripetutamente sul proscenio per la conclusione in bellezza.

Non senza complimentarci per l’organizzazione con l’Accademia degli Sfaccendati, con il CESTEM dl Presidente Fasola e con Giovanna Manci per l’impeccabile  Direzione Artistica, ricordiamo che  Johannes Brahms compose le Sonate op.78, op.100 e op.108, nella sua piena  maturità artistica, tra il1879 e il 1888, e che la loro poetica, soprattutto la prima, si richiama alle atmosfere del Lied. La  loro complessità, e deducibile anche dai dettagli sui “movimenti”:

Sonata 1, op 78:

  1. Vivace ma non troppo(in 6/4).

  2. Adagio(in mi bémolle maggiore, in 2/4)

  3. Allegro molto moderato(in sol maggiore, in 4/4)

(durata circa 28 minuti)

Sonata 2, op 100:

  1. Allegro amabileLa maggiore

  2. Andante tranquillo — Vivace — Andante — Vivace di più — Andante — VivaceFa maggiore

  3. Allegretto grazioso (quasi andante)La maggiore

( durata circa 20 minuti)

Sonata 3, op 108:

  1. Allegro( 2/2)

  2. Adagio(in re maggiore, in 3/8)

  3. Un poco presto e con sentimento(in fa diesis minore, in 2/4)

  4. Presto agitato(in re minore, in 6/8)

( durata circa 22  minuti).

 

 

 

 

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