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La discesa degli Dei

I POST della settimana / 78

La discesa degli Dei

Ebbene, il dado è tratto!

 La Casa Editrice mi ha autorizzato a pubblicare in anticipo la copertina de “La discesa degli Dei”, il terzo (credo molto atteso) romanzo della serie iniziata con “La cena degli Dei” e proseguita con “Il ritorno degli Dei”. Dopo lo straordinario successo dei due “fratellini”, mi auguro che anche questa creatura possa incontrare tanta fortuna e tanto affetto.

L’uscita ufficiale nelle librerie tradizionali e nei negozi on line è prevista per il 31 ottobre. Ma fin da ora – seguendo il link in calce al post – si possono prenotare le copie autografate in prevendita.

Ci sarà tempo per i ringraziamenti, ma non posso non abbracciare subito e per primo Maurizio de Giovanni per avermi donato l’ennesima prova di un’amicizia che è riduttivo definire preziosa e impagabile!

La prima presentazione ufficiale è prevista per il 28 ottobre alle ore 18 presso la Libreria Feltrinelli a Bologna

Sergio Brighenti se n’è andato a novant’anni

Sergio Brighenti, che se n’è andato oggi a 90 anni, è stato un grande dal calcio italiano. Noi (ex) giovani cronisti che seguivano la Nazionale cominciammo ad apprezzarlo per il suo buon senso, per la sua competenza e per la sua capacità di sdrammatizzare qualsiasi situazione: insieme ad Azeglio Vicini (di cui fu compagno di squadra alla Sampdoria e poi “spalla” tecnica per una vita) costituì la più amabile coppia che il panorama azzurro abbia mai conosciuto: dalla Under 21, fino alla selezione maggiore ricostruita dopo i Mondiali dell’86 e portata al terzo posto degli Europei dell’88 e poi al Mondiale sfiorato del ‘90.

Per noi (ex) bambini degli anni ’50-’60 fu soprattutto un ottimo attaccante che raggiunse anche il titolo di capocannoniere con la Sampdoria e, seppur da comprimario, conquistò due scudetti consecutivi con l’Inter. Ma quello che resta – appunto – negli occhi di un (ex) bimbo fu il gol che segnò a Wembley il 6 maggio 1959 iniziando la rimonta che ci portò al primo risultato positivo della storia azzurra in Inghilterra. Finì 2 a 2: la seconda rete la segnò Amos Mariani, l’altra punta presa a prestito dal – si fa per dire – “catenacciaro” Padova di Nereo Rocco. Prima della partita la banda inglese invece del nostro inno nazionale repubblicano suonò la marcia reale. Con tanto di successivo incidente diplomatico. A Wembley ne azzeccassero mai una…

Ciao Sergione. E’ stato bello conoscerti. E’ stato bello godere della tua bontà

(Marino Bartoletti– Facebook  – 12 ottobre 2022)

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