HomeCalcioMister Di Mascio racconta il momento dei più piccini del Tollo: “Sono loro la fonte di ispirazione”

Mister Di Mascio racconta il momento dei più piccini del Tollo: “Sono loro la fonte di ispirazione”

Abbiamo incontrato Alessio Di Mascio, responsabile del xx del Tollo. La nostra chiacchierata, a fronte dello stop definitivo dei campionati dalla Promozione in giù, non può che iniziare dal momento terribile che lo sport sta vivendo:

Sono laureato in scienze motore e le palestre sono chiuse da un anno… vedete che momento stiamo vivendo” scherza subito Di Mascio, che poi spiega meglio: “Battute a parte, sono ormai 12 mesi che lottiamo con questa maledetta pandemia, iniziamo a sentire un po’ la fatica dovuta al distanziamento sociale e le restrizioni in termini lavorativi. Gli antichi greci intendevano la crisi come una scelta, quindi ho scelto di non fermarmi ma ho continuato a studiare per migliorare professionalmente e progettare nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita della nostra comunità attraverso l’ esercizio fisico, con l’obiettivo di proporle una volta usciti dall’emergenza pandemica”.

Difficile la situazione, ovviamente, anche per i più piccoli di cui Di Mascio si occupa direttamente e che ora non possono svolgere attività come prima: “Tutti i giorni penso ai bambini dei miei gruppi attuali e di quelli che ho allenato in passato, sono un’ inesauribile fonte di ispirazione. Hanno capito da subito la gravità del momento e sono loro i primi a rispettare le regole. Hanno imparato a igienizzarsi le mani nelle pause, giocare distanziati, non fare le partitelle in allenamento. Sono uno spettacolo! Se anche i grandi avessero rispettato i protocolli di comportamento cosi come hanno fatto loro, oggi, dopo un anno, non saremmo ancora punto e a capo”. 

Sempre sui più piccoli, Di Mascio continua così: “Quando vado in campagna spesso li vedo giocare davanti casa da soli con qualche vicino di casa. Voglio invitarli a sfruttare queste ore di sole in più per giocare in giardino o farsi accompagnare dai genitori o dai fratelli maggiori a fare lunghe passeggiate e giocare liberamente in campagna. Anche per le famiglie questo deve essere un momento di riflessione e abbracciare nuove abitudini che magari all’ inizio della pandemia non venivano coltivate. Dobbiamo tenere bene a mente che la natura offre un bagaglio di esperienze motorie estremamente variegato e serve sia alla crescita del bambino sia a compensare le ore passate al computer. La scuola calcio per quello che ho studiato è un aspetto importante nella crescita del bambino ma deve far parte di uno stile di vita attivo per offrire i vantaggi migliori”.

Un ringraziamento va poi ai genitori dei ragazzi: “Voglio cogliere l’occasione per ringraziare ogni genitore, gli abbiamo chiesto di tutto: di assistere i figli nelle challenge on-line e di compilare decine di moduli, la temperatura all’ ingresso e le autocertificazioni ogni quindici giorni, non sono mancati in nulla. Sappiamo tutti che è un periodo in cui le famiglie sono veramente sotto pressione noi lo comprendiamo perfettamente e ci auguriamo che con la riapertura delle scuole possiamo sentirci maggiormente al riparo e riaprire anche noi, stavolta senza chiudere almeno fino alla fine di Giugno”.

Uno sguardo in vista del prossimo futuro: “Per la prossima stagione confidiamo fortemente in una campagna vaccinale estiva molto efficace e soprattutto molto rapida, vorrei che a settembre fossimo tutti vaccinati per poter dire addio a tutte le norme restrittive e tornare a fare le partitelle in allenamento e tornare a fare i raggruppamenti, dove si organizzava sempre un piccolo rinfresco con i genitori. Un vero “terzo tempo”, come nel rugby, un’occasione ulteriore per far vivere il calcio come un momento di aggregazione e condivisione. Mi mancano come l’aria questi momenti, Calamandrei lo diceva che la libertà è come l’ aria… ed aveva ragione!
Nei momenti tristi mi affido alle belle parole degli scrittori o dei cantautori e visto che siamo nella settimana dedicata a dante Alighieri voglio dire che mai come oggi le sue parole ci sono di conforto e ci ispirano ci auguro vivamente che al più anche noi “uscimmo a rimirar le stelle””.

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