HomeEdizioniChietiAtessa, il sindaco scrive alla Asl per l’assenza di vaccini ai “suoi” anziani

Atessa, il sindaco scrive alla Asl per l’assenza di vaccini ai “suoi” anziani

Una lettera al direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, e al direttore sanitario, Angelo Muraglia, per chiedere quando inizieranno le vaccinazioni, almeno per gli anziani e le fasce più deboli, in Atessa e nei comuni che ruotano nell’area dell’ospedale “San Camillo de Lellis”. La nota è stata inviata dal sindaco di Atessa, Giulio Borrelli. Ed è l’interrogativo che, da giorni, pongono numerosi sindaci del Sangro-Aventino, denunciando una situazione di ristagno e di assoluto silenzio da parte della Asl. “Anche se l’indice di prevalenza, nel nostro Comune è nettamente migliorato, tanto da farci passare, da “zona rossa” ad “arancione” – scrive Borrelli – la situazione resta difficile, nella nostra cittadina e in tutto il comprensorio. La vaccinazione – aggiunge – argine fondamentale per contrastare il contagio, è iniziata in altri centri della provincia, ma non nel nostro territorio. Il “San Camillo de Lellis” – rimarca – è al servizio, come noto, di un’area particolarmente disagiata, dove vivono molti anziani e persone con patologie gravi . Ci sono paesi, secondo i dati forniti dall’Agenzia sanitaria regionale, che già in “tempi normali” fanno registrare una mortalità del 40 per cento superiore a quella di altre zone dell’Abruzzo”. Ad Atessa, finora, il vaccino è stato somministrato agli ospiti della residenza “Santa Maria”, che hanno ricevuto  la prima dose. “Ma lì vive solo una piccolissima parte dei nostri anziani”. A metà febbraio scorso – si ricorda – in una nota la Asl si diceva “pronta a vaccinare quattro giorni a settimana, e dal primo marzo” anche presso “l’Uccp di Chieti, il poliambulatorio di San Vito Chietino, l’ospedale di Atessa e l’ospedale di Ortona”. Ma ad Atessa al momento non è stata avviata alcuna attività in tal senso. L’invito, quindi, alle autorità sanitarie, “è di avviare le vaccinazioni, per  Atessa e per le popolazioni interne, rispettando la precedenza per gli anziani e per le persone affette da gravi patologie”.

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