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“UIA- Chieti Open Heritage”. De Cesare:”Nessuno ha presentato progetto”

“UIA-Chieti Open Heritage”, progetto non presentato. Il vicesindaco De Cesare:”Agiremo a tutela dell’Ente”

Azioni a tutela dell’immagine dell’Ente sono
quelle annunciate stamane durante la conferenza stampa dedicata al progetto
UIA- Chieti Open Heritage” inerente la presunta riqualificazione e di
valorizzazione culturale del palazzo Massangioli e dell’ex cinema Eden, per
un ammontare di 6 milioni di euro in fondi europei. A illustrare documenti
e fatti il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare, con i
capigruppo Silvia Di Pasquale, Vincenzo Ginefra e il consigliere Valerio
Giannini.

Il Comune di Chieti non riceverà i fondi annunciati da mesi dal
centrodestra, perché non ha mai presentato il progetto sulla piattaforma
del segretariato della Commissione europea, che ha chiuso ufficialmente il
bando a luglio, assegnando i fondi a due sole città italiane, Ferrara e
Verona – così il vicesindaco Paolo De Cesare – è quanto si legge nella
risposta ufficiale avuta da Nasko Vangelov, responsabile del progetto per
l’UIA, contattato per verificare lo stato delle procedure.

*I fatti.* Il 24 ottobre 2019 una delibera della Giunta Di Primio decideva
di rispondere al bando Cultura e Patrimonio culturale dell’UIA,
segretariato distaccato della Commissione Europea. A seguito della delibera
si è delineato un team di professionisti ed enti per lavorare al progetto,
fra cui: Studiomec Srl, Associazione suoni del Sud, l’Università di Chieti,
la società Enginery e Municipia Spa, che ha addirittura anche vincolato
200.000 euro come quota di compartecipazione. Il 12 dicembre del 2019
scadono i termini di presentazione e, teoricamente, il Comune avrebbe
dovuto partecipare, ma in luglio fra le città italiane prescelte Chieti non
c’è. Cominciano corrispondenze e relazioni con la project manager delegata
dal sindaco Di Primio, Imma Scognamiglio, che ha prodotto una serie di
documentazioni al Comune circa l’imminente arrivo dei fondi, che ad oggi
non hanno avuto riscontro alcuno. Una pressione continuata anche il giorno
dopo il nostro insediamento, quando siamo stati contattati anche dall’oggi
consigliere Di Stefano, che non si capisce a che titolo fosse parte del
progetto su cui ha incentrato tutta la sua campagna su questa vicenda, lui
ci annunciò che sarebbe stato necessario firmare una serie di documenti
alla Scognamiglio.

*Il danno.* Prima di farlo le abbiamo chiesto una relazione sullo stato
dell’arte, arrivata il 2 dicembre 2020, la nota parlava dell’imminente
arrivo dei fondi in virtù di un extra budget e una stella di eccellenza da
parte dell’UIA e che entro 48 ore ci sarebbe stata notificata agli
indirizzi ufficiali del Comune una mail recante procedure e notizie in
merito a tale finanziamento. Inutile dire che abbiamo atteso invano, perché
nulla è arrivato, così ho invitato gli uffici a interfacciarsi direttamente
con l’UIA, mandando una richiesta ufficiale a firma dei nostri dirigenti
per avere informazioni. Frattanto, fra i tanti documenti prodotti dalla
europrogettista alla nostra struttura, c’è una lettera con carta intestata
dell’Unione europea, a firma del direttore del Secretariato Tim Caulfield,
in cui questi le comunicava che la stella di eccellenza era confermata e
sarebbero arrivati i fondi. Una lettera che, effettuate le verifiche,
risulta un documento palesemente falso, come ho potuto verificare
contattando il dottor Raffaele Barbato, il coordinatore del progetto, che
mi ha confermato che Chieti non ha mai partecipato, che dopo la
registrazione il progetto non è stato caricato in piattaforma, che non
esiste alcuna stella di eccellenza perché non è stato nemmeno mai nemmeno
oggetto di valutazione, cosa che ci viene confermata tramite mail, da
Vangelov il 3 dicembre, perché dopo la registrazione non è stato caricato
alcun foglio di conferma in piattaforma, come chiesto dal bando.

*La beffa.* Dunque siamo di fronte a una grave truffa che ha danneggiato il
Comune, che ha attivato personale e servizi a fare un lavoro inutile,
coinvolgendo anche partner importanti. Una storia che squalifica di fatto
l’Ente e che ci priva di una chanche oltre a danneggiare l’immagine della
città, perché le negligenze di chi avrebbe dovuto caricare il progetto, ci
hanno escluso dall’opportunità di attingere ai finanziamenti. A fronte di
tutto questo agiremo a tutela del Comune, procedendo anche per le vie
penali, faremo un esposto alla Procura per individuare danni e responsabili.

Non osiamo credere che Di Stefano, che ha imperniato la sua campagna
elettorale su questo progetto presentandolo in convegni, incontri,
interviste, pagine di giornali peraltro in giorni in cui l’Uia aveva
ufficialmente escluso Chieti per le ragioni esposte, abbia voluto ingannare
la cittadinanza, illudendola sull’arrivo dei fondi e sulla realizzazione di
recuperi che comunque ci saranno, perché l’Amministrazione Ferrara
provvederà a farlo reperendo risorse e con procedure cristalline e
verificabili. Lo ha messo anche per iscritto. Ma dobbiamo prendere atto che
lui continua a dire che i fondi arriveranno, l’ultima volta lo ha fatto in
Consiglio comunale e poi durante la conferenza dove peraltro stigmatizzava
la nostra azione sul fronte progetti europei. Sono convinto che anche lui
sia stato oggetto di raggiro e lo invito a tutelarsi e a procedere per le
vie penali mettendo la parola fine a una storia che ha ingannato 54.000
cittadini e ha esposto la città a una figuraccia internazionale”.

FONTE: Ufficio Stampa Comune di Chieti

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