HomeAttualitàDamiano Zappone: “Così rilanciamo lo sport a Chieti!”

Damiano Zappone: “Così rilanciamo lo sport a Chieti!”

Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Damiano Zappone, candidato consigliere alle prossime elezioni amministrative a Chieti con la lista “Chieti c’è”. Tema di riferimento? Sport ed impianti sportivi. Di seguito l’intervista:

Ciao Damiamo. Lo sport al centro del tuo programma elettorale?
Sì, il rilancio dello sport è un punto chiave del mio programma e della coalizione tutta ed il perché è sotto gli occhi di tutti. Da troppo tempo ormai le società di calcio e delle altre discipline sono costrette a peregrinare nel circondario per poter giocare e/o allenarsi a causa della carenza di impianti sportivi e di adeguatezza di quelli esistenti (vedi Chieti Calcio e in ultimo la Pallavolo Teatina).
La pratica dello sport presuppone che vi siano degli spazi da destinarvi, altrimenti ogni tutela dello sport come valore fondamentale viene meno.

Entriamo più nello specifico: qual è la situazione degli impianti sportivi a Chieti?
Tranne in rari casi di fiore all’occhiello (es. Palatricalle), la situazione in città è piuttosto disastrosa. Purtroppo ciò non rappresenta altro che lo specchio dell’amministrazione uscente. Essa, infatti, si è totalmente disinteressata persino di vigilare sullo stato degli appalti in essere ed ha contribuito a gettare nel degrado e nell’incuria più totale diverse strutture, in primis lo stadio Angelini.

Che strategie adottare per risaltare l’immagine degli impianti e garantirne una piena usufruibilità?
Le azioni da mettere in campo sin da subito sono diverse, partendo da un censimento anche energetico degli impianti sportivi sul territorio. Occorre poi programmare, tramite un dialogo concreto con imprenditori locali e non, investimenti che vadano in due direzioni: cogliere le opportunità, aumentate grazie al covid, offerte dai fondi pubblici attraverso il credito sportivo nella ristrutturazione degli impianti (c.d. Sport bonus) e sfruttare gli sgravi fiscali messi a disposizione dal governo come l’ecobonus al 110%.
Bisognerà poi vigilare costantemente sullo stato degli appalti istituendo un apposito organo con funzione di controllo (almeno a cadenza mensile) degli adempimenti previsti nella gestione. Infine andranno allungati i tempi di concessione degli impianti almeno a 10/15 anni per garantire una maggiore economicità e utilità di investimento per il privato.

Capitolo a parte merita lo stadio Angelini. Qual è lo stato delle cose? Più opportuno ristrutturare o creare le condizioni per la costruzione di un nuovo stadio?
Ad oggi la situazione dello stadio Angelini è semplicemente imbarazzante, con un immobilismo da parte dell’amministrazione che suscita soltanto rabbia.
Personalmente, però, ritengo obsoleto l’impianto al punto tale da non destare neanche più l’interesse di alcun privato. Troppi sarebbero i costi di gestione di uno stadio non più al passo con la sostenibilità economico finanziaria di un club che milita nei dilettanti.
Ritengo che se c’è un progetto per la costruzione di una nuova casa per il Chieti, che sia di proprietà esclusiva del club, vada soltanto avallato in tempi rapidi per non perdere un’opportunità così importante. È fondamentale per tornare a vedere il Chieti giocare in palcoscenici ben più importanti.

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